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Un taglio dopo l’altro


Un taglio dopo l’altro. Polemiche e prese di posizione contro la legge di Stabilità presentata dal governo. Per il 31 ottobre a Roma è in programma una giornata di mobilitazione promossa dalla rete “Cresce il welfare, cresce l’Italia” che riunisce oltre 40 organizzazioni. Paola Menetti, presidente Legacoopsociali: “quello che ci sembra davvero davvero preoccupante e francamente non accettabile è il fatto che si perdura nel continuare nella politica di rigore e che questo implichi e si associ necessariamente allo smantellamento del welfare italiano”. 

In ginocchio


In ginocchio. Sopra i 15mila euro, pensioni di invalidità e di guerra assoggettate all’imposta sui redditi. C’è anche questo nella legge di Stabilità presentata dal governo. Ma non solo, a far discutere anche la proposta di far pagare metà giornata al lavoratore che usufruisce dei permessi per assistere i disabili. Molte associazioni parlano di “carneficina sociale” e promettono giornate di mobilitazione.
 

Monti ha detto sì


Monti ha detto sì. Grande soddisfazione nel mondo del non profit per la decisione che anche l’Italia adotterà la Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. Il commento di Andrea Baranes del Comitato Zerozerocinque “ottimo passo in avanti nella giusta direzione. Ora bisogna monitorare e vigilare e continuare a fare pressione sui tempi, sulla destinazione del gettito, sulla base imponibile. Diverse le questioni ancora aperte. È sicuramente un primo passo in avanti fondamentale, ma continuiamo a tenere alta la guardia, ad informarci e a lavorare per l’approvazione”.    

Volontari nella rete


Volontari nella rete. A Pisa, internet diventa al servizio della collettività. Il servizio è di Andrea Cardoni “alla prima edizione dell’Internet Festival di Pisa c’erano anche le storie dei volontari dell’Anpas e quelle delle popolazioni colpite dai terremoti dell’Aquila e dell’Emilia. Suv – Sono un Volontario è stato uno dei 200 eventi che a Pisa hanno visto confrontarsi esperti, scrittori, politici e imprenditori provenienti da tutto il mondo. La narrazione delle storie dei volontari è una forma di cultura popolare, resa contemporanea dalla rete. Le storie possono ridurre la vulnerabilità delle popolazioni colpite e allo stesso tempo incidere sulla ricostruzione della memoria collettiva. Internet e la credibilità delle associazioni che intervengono sul posto contribuiscono spesso a disintossicare il racconto dalle spettacolarizzazioni del dolore e della tragedia. Le storie dei volontari sono quelle semplici e quotidiane, le storie di tutti”. 

Trivelle d’Italia.


Trivelle d’Italia. È partita la nuova corsa al petrolio: una scelta azzardata per l’economia e per l’ambiente. Stefano Ciafani, vicepresidente Legambiente “ci sono 11 milioni di tonnellate di riserve certe di petrolio nei fondali italiani, gli attuali tassi di consumo li consumeremmo in sette settimane, quindi alla faccia dell’indipendenza petrolifera e energetica che va raccontando il Ministro Passera da qualche tempo a questa parte. Non è con il petrolio nei fondali marini che diventeremmo indipendenti, faremmo semplicemente fare ricchi affari alle compagnie petrolifere”. 

Piange il telefono


Piange il telefono. Gli sms solidali erano stati inviati prontamente ma, in Emilia, il denaro non è ancora arrivato. Si tratta di oltre quindici milioni di euro donati da migliaia di italiani a favore delle popolazioni terremotate attraverso i cellulari e la rete fissa. L’indice è puntato contro la burocrazia che, secondo la Protezione civile, “ci impedisce ancora di destinare i fondi ai cittadini”.

Legalità, prima di tutto


Anche le Acli, insieme a Libera, Arci e Avviso pubblico, aderiscono alla proposta di legge di iniziativa popolare. Il presidente delle Acli, Andrea Olivero. “Un appello per una proposta di legge di iniziativa popolare, diciamo a fine legislatura, ma dobbiamo avere anche il coraggio di lanciare un appello a questo Governo, al Governo Monti, perchè la credibilità di un Governo si vede anche dalla capacità di recepire iniziative come questa. Non c’è sviluppo senza legalità, senza una buona occupazione e senza, quindi, una buona economia”.

Diseguaglianze


Diseguaglianze. Tasse, costo della vita e tagli al welfare: un mix sempre più letale per il nostro stato sociale. Una via d’uscita la propone Mario Pianta, docente all’università di Urbino e tra i promotori di Sbilanciamoci! “la società civile e i movimenti devono chiedere alla politica di scendere in strada. Bisogna slegare le mani alla finanza perché se no continueremo ad essere soggetti alla speculazione come avviene fino ad adesso, rovesciare le politiche di austerità che aggravano soltano la recessione, tutelare i redditi di fronte alla perdita di occupazione e alla crescita della povertà, tutelare il lavoro e creare nuove politiche industriali orientate ad un modello di rilancio sostenibile ed equo”. 
 

 

Unità solidale


Unità solidale. Legacoopsociali, Federsolidarietà e Agci solidarietà si uniscono dando vita all’Alleanza delle cooperative italiane. Un cartello che rappresenta oltre 9.000 tra cooperative sociali e consorzi, 330mila persone occupate. Numeri che fanno dell’Alleanza delle Cooperative Sociali oltre il 90% della cooperazione impegnata nel welfare.

 

Economia a tavola


Economia a tavola. Sono soprattutto prodotti locali, spesso da esportazione: come il tartufo bianco di Asti o il salampatata del canavese. Tutti accumunati dal marchio De.co., ovvero “denominazione comunale”. Una carta che 550 sindaci italiani tentano di giocare per rilanciare l’economia locale e ridare fiducia ai cittadini. Nonostante i veti dell’Unione europea.