Sembra ieri. Con la crisi e i tagli torna d’attualità il mutuo soccorso. La prima Società è nata nel 1848 a Pinerolo, in Piemonte, regione che ha mantenuto viva la tradizione fino a oggi. Sono partiti con 170 soci, ora sono più di 2 mila.
Aumento proibito. Secondo una circolare dell’Agenzia delle entrare scatterebbe fin da subito l’innalzamento dell’iva alle coop sociali, deciso dall’ex governo Monti, che passa dal 4 al 10%. Lo denuncia il portavoce dell’Alleanza delle cooperative, Giuseppe Guerini che avverte: “I giochi non sono ancora chiusi, daremo battaglia”.
Priorità sociali. Mentre si discute sull’abolizione o meno dell’Imu, esperti e parlamentari propongono un’altra agenda. Reddito minimo, integrazione salari bassi e lavoro: queste le urgenze che deve affrontare il governo Letta. E presto in Parlamento verrà costituito un intergruppo parlamentare formato da chi viene dal mondo del terzo settore, del volontariato e del no profit.
Con i miei soldi. È il nome della nuova campagna a favore dei risparmiatori responsabili, lanciata e promossa da Banca Etica. Ai nostri microfoni Andrea Baranes, direttore della Fondazione culturale dell’istituto.
Non solo rigore. Oggi al Cnel la presentazione del rapporto Ocse sull’economia italiana. Con uno sguardo specifico sul mondo del Terzo Settore. Il servizio è di Anna Ventrella “Favorire la crescita e la competitività del sistema Italia,mantenere la barraa diritta e puntare al futuro. Questa l’indicazione che il Segretario generale dell’OCSE, Gurria, ha espresso nel suo intervento di apertura. L’Italia deve proseguire negli sforzi intrapresi per un consolidamento strutturale e l’attuazione delle politiche governative, che sono fondamentali e complementari alla conformità delle leggi, alla trasparenza e ad una buona governance. Ma la parola chiave, per la migliore attuazione di tutto ciò, è la fiducia, che il Terzo settore conosce bene, e che, soprattutto in questo periodo di crisi globale, ha contribuito notevolmente a diffondere sostenendo e affiancando i cittadini più colpiti.
Non è un paese per giovani. A marzo in Italia si contano quasi 3 milioni di disoccupati. Lo rileva l’Istat, spiegando che il numero delle persone in cerca di lavoro, rispetto allo scorso anno, è cresciuto di oltre 300 mila unità. Ma sono gli under 25 a preoccupare. Al termine dei percorsi formativi, senza impiego il 38,4%
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