Cara sanatoria. Secondo le stime della Fondazione Moressa, sono 380 mila i lavoratori stranieri potenzialmente interessati. La maggior parte delle regolarizzazioni avverrà in Lombardia (quasi un terzo del totale), seguita da Emilia Romagna e Veneto. I costi alti del processo rischiano, però, di essere un ostacolo per aziende e famiglie.
Il governo stanzia 37,4 milioni di euro che serviranno a finanziare il progetto “Giovani del non profit per lo sviluppo del Sud Italia”. I dettagli nel servizio di Giuseppe Manzo. Futuro no profit, per i giovani del Sud in arrivo 37,4 milioni per lo sviluppo. Lo hanno annunciato i Ministri Barca e Riccardi. I fondi destinati agli under 35, coinvolgeranno associazioni e cooperative. Le regioni interessate saranno Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Sono in arrivo due bandi. Il primo, giovani per la valorizzazione dei beni pubblici, avrà il 40% delle risorse ed i progetti dovranno essere presentati entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando. Il secondo, giovani per il sociale, è rivolto all’inclusione sociale ed impiegherà il restante 60% dei fondi e per presentare i progetti si avranno a disposizione 60 giorni dalla pubblicazione del bando.
Povera Italia. Il nostro paese è il secondo in Europa con il più alto tasso di povertà persistente. Sono 14.742 milioni le persone indigenti, un quarto della popolazione. Il nuovo indicatore comunitario mette insieme il rischio di povertà relativa, la deprivazione materiale e l’esclusione dal lavoro. Secondo i dati del ministero del Welfare solo la Grecia sta peggio di noi.
Il Veneto e la crisi. Sono oltre 1.500 i posti di lavoro a rischio nelle cooperative sociali a seguito della spending review imposta dalle Asl regionali, che prevede un taglio del 5% a fronte del mantenimento dei medesimi servizi. L’allarme è stato lanciato dalle associazioni di rappresentanza della cooperazione. Che chiedono, almeno, di salvare i servizi per anziani, minori e disabili.
A cena col baratto. A Firenze aprirà a fine mese un’osteria anti crisi. Il servizio è di Giuseppe Manzo. A Firenze torna il baratto. Carovita e recessione constringono molte italiani a tagliare spese superflue e cene fuori. Per questo aprirà a fine mese nel capoluogo toscano, l’Osteria L’è Maiala, che propone una formula originale: chi vorrà gustare i piatti del menù ma non pagare in moneta dovrà dire sin dal momento della prenotazione cosa intende scambiare con la cena. Verranno accettati prodotti della terra ma anche oggetti di antiquariato e qualsiasi altra cosa sia legata alla tradizione toscana. Il nome scelto per il locale è tipica espressione toscana per indicare una situazione molto difficile, appunto, come la crisi.
Il Terzo settore alla conta. Da oggi parte ufficialmente il nono Censimento generale dell’industria e dei servizi e delle istituzioni non profit. Il lavoro dell’Istat è stato preceduto, questa mattina a Roma, da un incontro a cui hanno preso parte importanti interlocutori dei tre settori coinvolti nella rilevazione, che potrà essere effettuata anche via web.
Un debito tira l’altro. Redditi in calo, meno auto e consumi, impennata dei prezzi. È la fotografia scattata dal rapporto Coop 2012 che certifica l’ulteriore difficoltà della famiglia media italiana ad arrivare alla fine del mese. “Serve un patto contro l’inflazione tra industria e distribuzione”, la proposta del presidente di Coop Italia, Vincenzo Tassinari.
L’Emilia rinasce dai bimbi. Inaugurato oggi un nuovo asilo nel Comune di Camposanto, in provincia di Modena. Un modello innovativo di co-progettazione tra pubblico e privato sociale. Massimo Ascari presidente della cooperativa Gulliver che ha realizzato la struttura.
Povera riviera. A Cesena la situazione sociale ed economica “è sempre più critica e preoccupante”. L’allarme è del Comune che lancia per il prossimo 18 settembre un “tavolo povertà” a cui parteciperanno la Caritas, la Croce Rossa, insieme a diverse associazioni locali.
Campanella salata. Si torna a scuola e la brutta sorpresa è il rincaro sui libri fino a 100 euro. L’allarme è del Codacons, che con Mauro Antonelli lancia alcune proposte per risparmiare “ogni scuola deve avere i libri di testo nella propria biblioteca consentendo da un lato il prestito a domilio e anche la lettura in sede in modo tale che chi non se può permettere può utilizzare il libro della scuola per studiare. Abbiamo addirittura degli insegnanti che, per scuole medie o scuole particolari, si sono messi d’accordo nel scrivere loro un libro facendo poi le fotocopie per i loro studenti”.
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