Il mondo sembra aver dimenticato la situazione in cui la Siria si trova da ormai nove anni. E a causa del freddo si rischia l’ennesima tragedia umana. Il servizio di Fabio Piccolino
In Siria si rischia una strage di bambini: è l’allarme lanciato da Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. Con l’arrivo del freddo in Medio Oriente e le temperature che scenderanno sotto lo zero in molte regioni, ad essere più a rischio sono proprio i minori che si ammalano, smettono di andare a scuola e rischiano di morire. Iacomini ha parlato della necessità di un grande movimento globale e umano di carità, denunciando l’indifferenza del mondo verso la peggiore catastrofe umanitaria del pianeta: “questa guerra – ha dichiarato – non è più nell’agenda del dibattito politico. Siamo di fronte all’ennesimo ‘effetto Aylan’: tre giorni di commozione e indignazione globale e poi si lasciano morire bambini e bambine senza che nessuno osi dire basta”
Produttori di aria tossica
Ogni anno, l’inquinamento atmosferico da combustibili fossili è la causa di quattro milioni e mezzo di morti premature nel mondo, un dato che supera di oltre tre volte il numero delle vittime degli incidenti stradali. È uno dei risultati di uno studio condotto da Greenpeace, secondo il quale i danni che derivano da petrolio, gas e carbone costano l’equivalente del 3.3% del Pil mondiale. Ascoltiamo Federico Spadini, responsabile della campagna trasporti di Greenpeace. (sonoro)
Vite violente
Tra il 2014 e il 2018 in Africa sono stati commessi oltre 55 mila crimini gravi contro i minori. Sono i dati di uno studio condotto da Save the Children che spiega come violenze e violazione dei diritti siano legati all’aumento dei conflitti. In crescita anche il numero dei bambini-soldato, nonostante siano passati 20 anni dalla convenzione Onu che ne vieta il reclutamento.
Un accordo contro la pace
Dopo la decisione del governo italiano di inviare alle Autorità libiche una proposta che rilanci il Memorandum bilaterale del 2017 sulla cooperazione in campo migratorio, le associazioni e le ong ne chiedono a gran voce la sospensione. Ascoltiamo Filippo Miraglia dell’Arci e coordinatore del Tavolo per l’asilo. (sonoro)
Valori universali
“Censura, discriminazione, arresti arbitrari e violazioni dei diritti umani non devono trovare posto nella lotta contro l’epidemia da coronavirus“. E’ l’appello di Nicholas Bequelin, direttore di Amnesty International per l’Asia. Secondo l’organizzazione inoltre, l’emergenza sanitaria non giustifica la censura e la xenofobia
Incubo messicano
Un anno dopo l’entrata in vigore dei protocolli statunitensi sulla migrazione, 62mila richiedenti asilo vivono in campi improvvisati lungo il confine con il Messico, in attesa che la loro richiesta venga esaminata. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Esposte a rapimenti ed estorsioni da parte di gruppi criminali, migliaia di persone continuano a subire quotidianamente violenze fisiche e psicologiche a causa delle condizioni di rischio e incertezza costante. Una situazione che è diretta conseguenza delle nuove restrizioni al diritto d’asilo dell’amministrazione Trump. Secondo Medici Senza Frontiere, “le azioni di contenimento colpiscono soprattutto i più vulnerabili; gli Stati Uniti devono porre fine a queste politiche crudeli e disumane che costringono uomini, donne e bambini a rischiare le loro vite per chiedere asilo”.
Alla fame
Milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare in Burkina Faso, Mali, Niger e in tutta l’area del Sahel centrale. L’allarme arriva da Fao, Unicef e World Food Programme: se non verranno prese misure adeguate, la crisi potrebbe espandersi ancora, fino a colpire circa cinque milioni di persone nel periodo estivo. Tra le cause anche i cambiamenti climatici
Basta barbarie
125 milioni di donne nel mondo hanno subito mutilazioni genitali: oggi è la Giornata Internazionale per la tolleranza zero verso questa pratica bandita dalle Nazioni Unite ma ancora praticata in circa trenta paesi del mondo. Eliminarla per sempre è uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030: una battaglia difficile ma necessaria per fare in modo che non accada più
Un progetto di pace
Sono partiti dall’esperienza di una ciclofficina di Roma. Hanno studiato il sistema di produzione in 3d. E con una stampante economica hanno cominciato a produrre protesi per le persone mutilate dalla guerra in Siria. Ora vogliono esportare proprio in quel paese le conoscenze acquisite per produrre in loco. Lo spiega Emanuele Noviello, referente del programma in Italia
(sonoro)
Cavallette voraci
In Somalia è stato dichiarato lo stato di emergenza per l’invasione di locuste che nelle ultime settimane sta devastando la vegetazione del paese. Tra le cause del fenomeno c’è l’aumento delle piogge, che avrebbe accelerato la riproduzione degli insetti. Secondo la FAO, l’unica soluzione sarebbe quella di spargere pesticidi sui campi con gli aerei, ma i conflitti in corso e l’instabilità della zona rendono impossibile questa misura.




