Né con Guaidò né con Maduro, i venezuelani hanno il diritto di scegliere il proprio governo attraverso libere elezioni. Per diversi osservatori internazionali gravi le ingerenze e le pressioni esterne, a partire dall’embargo imposto dagli Stati Uniti su farmaci e sistema finanziario. Ai nostri microfoni Sergio Bassoli della Rete della Pace. (sonoro)
Alla deriva
In un rapporto la ong Oxfam punta il dito sulle politiche internazionali dei flussi migratori. Il servizio di fabio Piccolino. (sonoro)
“L’Italia e l’Europa hanno scavalcato il diritto internazionale, prevaricando i diritti umani dei migranti”: è l’accusa che arriva da Oxfam Italia e Borderline Sicilia che attraverso un Rapporto pubblicato in questi giorni, analizzano la strategia messa in atto dal nostro paese e dall’Unione Europea nella gestione dei flussi migratori. Secondo Borderline Sicilia, “è gravissimo che alla luce degli innumerevoli rapporti internazionali che hanno denunciato la mancanza del rispetto dei diritti umani in Libia, l’Italia e l’Europa perseverino in politiche che saranno ricordate dalla storia come un crimine contro l’umanità”. Secondo Oxfam Italia “È necessaria un’inversione di rotta, verso l’attuazione di politiche di aiuto e cooperazione improntate al rispetto dei diritti umani e alla costruzione di un ambiente sicuro in Libia e in Europa”.
Giustizia è fatta
Asia Bibi è libera di lasciare il Pakistan. La donna, cristiana e madre di cinque figli, era stata condannata a morte con l’accusata di blasfemia e ha passato in carcere gli ultimi nove anni. Dopo la sentenza di assoluzione si trovava sotto protezione in una località segreta per sfuggire all’odio dei gruppi fondamentalisti islamici.
La grande repressione
Nel 2018 sono state arrestate in Iran settemila persone che si opponevano al governo: studenti, avvocati, giornalisti, ecologisti, sindacalisti e attivisti per i diritti delle donne. I numeri sono stati rivelati da un rapporto di Amnesty International secondo cui in centinaia sono stati condannati a pene detentive e alla fustigazione, mentre nove sono morti in carcere.
Morti di fango
Crolla una diga in Brasile e miete centinaia di vittime. È l’ennesimo caso di disastro ambientale. Solo quattro anni fa la tragedia del Rio Doce. Ai nostri microfoni, Alessandro Giannì, Greenpeace. (sonoro)
Inferno Libia
Nonostante siano ormai accertate le condizioni in cui sono costretti a stare i migranti nelle pigioni del Paese nordafricano, l’Europa continua a chiudere gli occhi. Come sottolinea Carlotta Sami, portavoce di Unhcr. (sonoro)
Umanità in alto mare
La Sea Watch resta ostaggio della politica, sulla pelle di 47 persone. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)
“Salvare in mare non è un crimine, tenere in ostaggio le persone sì”: è il messaggio lanciato dalla ong Sea Watch, in merito al divieto di sbarco che nega a 47 persone di abbandonare la nave a causa della chiusura dei porti da parte del governo italiano. E mentre in tutta Italia si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà, venti associazioni tra cui Legambiente, Arci, Intersos, Action Aid, Medici Senza Frontiere, Oxfam e Save the Children, chiedono all’Italia e all’Europa di assumersi le proprie responsabilità nell’affrontare e prevenire ulteriori tragedie in mare. “La salvezza e la tutela delle vite umane – scrivono – devono avere la precedenza assoluta: queste persone, soprattutto le più vulnerabili come donne e bambini, non devono subire ulteriori sofferenze e deve essere loro garantita l’assistenza umanitaria di cui hanno diritto e le cure di cui hanno bisogno”.
Tre anni senza Giulio
Il 25 gennaio 2016 il nome di Regeni si aggiungeva a quelli dei tanti egiziani vittime di sparizione forzata. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)
Tre anni di dubbi, di omissioni ,di depistaggi, di misteri. Tre anni lunghi alla ricerca di quella che è diventata l’iconografia di questa vicenda, un cartello in ogni città con una scritta nera su sfondo giallo: Verità per Giulio Regeni. Il ricercatore italiano sparì al Cairo il 25 gennaio del 2016 per essere poi ritrovato nove giorni dopo, morto dopo aver subito torture. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha inviato una lettera ai Presidenti dei Parlamenti dell’Unione Europea, per cercare una comune collaborazione alla ricerca della verità. Sono oltre cento le città in cui sono state organizzate fiaccolate per ricordare Giulio: le luci si accenderanno alle 19,41, l’ora in cui, tre anni fa, si persero le tracce del ragazzo.
Stop Isds
Dal World economic forum di Davos, le organizzazioni della società civile, sindacati e movimenti hanno lanciato la petizione per chiedere alle istituzioni e ai governi europei lo stralcio delle clausole arbitrali da tutti gli accordi commerciali e di investimento in vigore e in fase di trattativa. Un freno, dicono le ong, alla contrattazione selvaggia delle multinazionali.
Pericoloso ritorno
C’è un problema di percezione per quanto riguarda l’antisemitismo nel nostro continente. A segnalarlo è un Eurobarometro pubblicato dalla Commissione di Bruxelles. Nel rapporto emerge che se per l’89% degli ebrei negli ultimi 5 anni, rischi e intolleranza nei loro confronti sono aumentati, lo stesso sentimento è condiviso appena dal 36% del resto della società.