Un’infermiera tedesca del Comitato internazionale della Croce Rossa, che lavorava per migliorare la salute dei più vulnerabili in Somalia, è stata rapita nelle scorse ore a Mogadiscio. A renderlo noto l’organizzazione umanitaria, che riferisce come il sequestro sia avvenuto da parte di uomini armati entrati nella propria sede.
Bombe senza crisi
Le spese militari in tutto il Pianeta crescono dell’1,1% in termini reali, superando nel 2017 il muro dei 1.700 miliardi di dollari pari al 2,2% del Pil mondiale. Lo certificano le stime del Sipri, l’istituto svedese di ricerca sulla pace, relative ai finanziamenti per eserciti e armamenti.
#jesuiskabul
Verranno ricordati questa mattina a Roma, i nove giornalisti uccisi lo scorso 30 aprile in un attentato nella capitale dell’Afghanistan. Si tratta di una delle più gravi stragi di reporter della storia recente. L’evento si svolgerà all’interno del liceo Mamiani ed è promosso dalla Federazione nazionale stampa italiana.
Bavaglio turco
Continua lo stato di repressione in tutto il Paese. Secondo l’ultimo rapporto di Amnesty International, dal 2016 sono state aperte indagini penali nei confronti di 100.000 persone, mentre più di 107.000 dipendenti pubblici sono stati licenziati in modo sommario. Divieti di raduni e ricorsi alla legge antiterrorismo pregiudicano il diritto di esprimere dissenso.
In riserva
In Afghanistan oltre un milione e mezzo di bambini e 440mila donne in stato di gravidanza e allattamento soffrono di malnutrizione. Secondo Unicef, le stime sono destinate a crescere nei prossimi mesi per gli effetti della siccità. Già ora, nelle province più colpite, il 20% delle fonti d’acqua è arido.
La salute non è un diritto

Newborn Syrian baby Zain Al-Abideen receives care from an MSF nurse in the neonatal unit at the mother and child hospital in Irbid.
In Giordania un recente provvedimento che aumenta i costi delle cure mediche per i rifugiati siriani potrebbe avere un impatto sul loro accesso alle cure e aumentare la loro vulnerabilità. A denunciarlo Medici senza frontiere che esorta la comunità internazionale a potenziare i finanziamenti per l’assistenza sanitaria per chi vive nei campi.
Piccolo mondo
È l’Islanda il paese più a misura di bambino. Il servizio di Giovanna Carnevale.
Dall’ambiente al lavoro, dall’alimentazione alla violenza familiare: sono 17 gli indicatori che la ong WeWorld utilizza per stilare la classifica annuale sulle condizioni di bambini, adolescenti e donne nel mondo. La quarta edizione del rapporto conferma ai primi posti il nord Europa: in cima l’Islanda, seguita da Norvegia, Svezia, Danimarca e, a sorpresa, la Slovenia. Perde posizioni invece l’Italia, soprattutto per quanto riguarda accesso al lavoro e questioni ambientali: il nostro Paese, al 27esimo posto, ha la peggiore performance dell’Unione europea. L’edizione del 2018 del WeWorld index si focalizza in particolare sull’accesso all’istruzione e alle barriere che si trovano nei vari Stati: la malnutrizione in Kenya, i matrimoni precoci in Nepal, la diffusione della violenza e il conseguente tasso di abbandono scolastico in Brasile fino alle migrazioni climatiche in India. Investire nell’accesso allo studio, spiega la ong, interrompebbe il circolo negativo che genera povertà educativa dalla povertà economica e viceversa: i poveri passerebbero da 780 milioni nel mondo a 300.
Welcoming Europe
Presentata l’iniziativa portata avani da numerose associazioni e ong per promuovere buone pratiche di accoglienza all’interno dell’Unione. Riccardo Gatti, portavoce di Proactiva Open Arms. (sonoro)
Buone pratiche
Soddisfazione delle associazioni per l’approvazione, da parte del Parlamento europeo, del pacchetto sull’economia circolare. Il provvedimento prevede, tra le altre cose, il 65% del riciclaggio dei rifiuti solidi urbani entro il 2035 e l’obbligo, dal 2023, della raccolta differenziata dei materiali organici.
Un premio alle verità nascoste
I Pulitzer sfidano Donald Trump. Il servizio di Giovanna Carnevale.
Non solo molestie sessuali e Russiagate nel più prestigioso premio ai giornalisti statunitensi di quest’anno: il Pulitzer è stato consegnato al New York Times e al New Yorker per gli articoli che hanno dato inizio al movimento internazionale #metoo e fatto emergere tanti casi di donne molestate sui loro posti di lavoro. Al New York Times, insieme al Washington Post, per la loro copertura sul tema delle interferenze russe nella politica americana. Ma il riconoscimento è andato anche a diversi giornalisti che hanno denunciato violazioni dei diritti, come quelle messe in atto dalla polizia filippina sotto il governo di Duterte, oppure che affrontato importanti tematiche sociali, come la costruzione del muro tra Stati Uniti e il Messico, l’abuso di farmaci in Ohio e gli episodi di violenza razzista contro gli afroamericani.