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Non è più carnevale


M4011M-1402Il Brasile è il Paese più pericoloso al mondo per gli attivisti: sono già dieci infatti le persone uccise dall’inizio dell’anno, e ben 61 nel 2016. L’ultimo caso è quello di Waldomiro Costa Pereira del Movimento dei senza terra, assassinato in un piccolo ospedale dell’Amazzonia lo scorso lunedì. La lunga serie di omicidi di ambientalisti è stata finora quasi sempre senza colpevoli.

Banchi armati


bambino soldatoScuole in zone di guerra trasformate in caserme, carceri o luoghi di tortura. La denuncia arriva nell’ultimo rapporto di Human Right Watch. Secondo l’ong umanitaria in molti Paesi africani e dell’area mediorientale molti bambini vengono trasformati in futuri guerriglieri.

La nostra Europa


europaUnita, democratica, solidale. Si prepara la tre giorni di incontri in occasione del sessantesimo anniversario dei della firma dei Trattati di Roma, da giovedì a sabato, organizzata da un gruppo di associazioni e reti italiane ed europee. Roberto Morea di Transform Europe. (sonoro)

Una triste ricorrenza


migranti44È passato un anno dal primo anniversario dell’accordo tra Unione europea e Turchia. Una firma che Amnesty International ribadisce essere ancora oggi “una vergognosa macchia sulla coscienza collettiva dell’Europa”, che ha causato la sofferenza di migliaia di migranti e rifugiati.

Dietro la lavagna


terres des hommesSono sempre più numerose le violazioni del diritto all’istruzione dei bambini palestinesi. La denuncia arriva da Terre des Hommes che ha dato vita ad un progetto per un supporto didattico dedicato soprattutto ai minori. Da Gerusalemme, Guia Faglia della ong. (sonoro).

Senza fine


rs112762_20151201-grecia-savethechildren-refugiados-0049_1-lprIl 2016 è stato l’anno peggiore per i bambini della Siria: secondo Unicef le violazioni hanno raggiunto il livello più alto mai registrato, e il perdurare del conflitto ha avuto effetti disastrosi. L’escalation di violenza in tutto il paese ha portato all’aumento di uccisioni, mutilazioni e reclutamento di minori.

Senza appello


somaliaSecondo l’Onu venti milioni di persone sono colpite da fame e carestia. E così il mondo si trova di fronte alla più grande crisi umanitaria dal 1945. Come interrompere questo trend? Lo abbiamo chiesto a Michele Vollaro, giornalista ed esperto africanista. (sonoro)

Un po’ di giustizia


Il governo dell’Islanda ha annunciato una legge che obbliga le aziende a certificare la parità di stipendio tra uomini e donne. Secondo la classifica del World Economic Forum, l’isola è il miglior paese al mondo per le questioni di genere, ma le lavoratrici continuano a guadagnare fino al 18 per cento in meno rispetto ai colleghi.

La nuova legge entrerà in vigore dal 2020 in tutte le società con più di 25 dipendenti;  la certificazione dovrà essere presentata obbligatoriamente ogni tre anni. In Islanda è illegale discriminare in base al sesso e in materia di lavoro e contratti viene dato per scontato che le persone vengano retribuite sulla base di parametri che non hanno niente a che vedere con il loro genere.

Quale futuro?


mulinoMercoledì l’Olanda andrà alle urne. Primo appuntamento europeo per capire dove va il vecchio continente. Il servizio di Fabio Piccolino.

Il prossimo mercoledì l’Olanda andrà alle elezioni per il rinnovo del Parlamento: è la prima tornata elettorale che vedrà, nei prossimi mesi andare alle urne anche la Francia, in aprile e la Germania a settembre. In un periodo di instabilità e di mutamenti sociali, il voto rappresenta un indicatore fondamentale per il futuro dell’Unione europea, soprattutto se si considera l’avanzata dei movimenti populisti e nazionalisti, come il Front National di Marine Le Pen e l’Afd di Frauke Petry. Geert Wilders, in Olanda ha posizioni molto dure contro l’immigrazione e l’islam, ed auspica un forte ridimensionamento del ruolo dell’Unione. Se saprà trasformare in voti il forte consenso di cui gode nei sondaggi, darà un segnale molto forte ad un’Europa che già oggi si interroga sul proprio futuro .

Tempi bui


serbia-ungheria“Al confine tra Serbia e Ungheria violenze gravissime anche sui minori”. Lo denuncia Medici senza frontiere che sta assistendo da mesi le persone bloccate a Belgrado con una èquipe. Lesioni, morsi di cani, irritazioni da spray. “È un pacchetto di violenze standard, un rito brutale”, sottolinea la ong.