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In cerca di giustizia


Non si placa in Messico la mobilitazione popolare per cercare di fare chiarezza sulla scomparsa dei 43 studenti nello stato di Guerrero lo scorso 26 settembre. I manifestanti chiedono verità e denunciano le responsabilità del governo del conservatore Enrique Peña Nieto, accusandolo di collusione con la criminalità.

F35, no grazie


Il governo israeliano ha ridotto di oltre la metà il secondo ordine per l’acquisto del cacciabombardiere americano. Gerusalemme ne acquisterà solo 14 esemplari dei 31 programmati. Il motivo è l’eccessivo costo e la poca sicurezza di questi velivoli.

Una sfida da vincere


Oggi è la giornata internazionale per la lotta contro l’aids, ma in molti Paesi del mondo l’accesso alle cure rimane complesso. Il servizio è di Fabio Piccolino: oggi è la Giornata Mondiale contro l’Aids, malattia che colpisce nel mondo oltre due milioni di persone. Medici Senza Frontiere lancia un appello affinchè venga risolto il problema dell’accesso alle terapie antiretrovirali: nei paesi poveri come Zimbabwe e Malawi, infatti, le persone sieropositive devono affrontare lunghi viaggi per avere accesso ai farmaci, e questo scoraggia molti a continuare la terapia.
L’alternativa è quella dei “gruppi comunitari”, attraverso i quali i pazienti vanno a turno fino alla clinica e ritirano i farmaci per tutti gli altri, con un accesso prioritario che evita lunghe attese.
Il gruppo comunitario inoltre, consente ai pazienti di sostenersi ed aiutarsi reciprocamente.

Occupy Central


Occupy Central. Ancora tensioni ad Hong Kong dove la polizia ha sgomberato buona parte del grande accampamento di Mong Kok, occupato dai manifestanti che continuano dal 28 settembre scorso a chiedere le dimissioni del capo del governo e il suffragio universale per le elezioni del 2017. Ma a che punto è questa protesta? Lo abbiamo chiesto a Romeo Orlandi, presidente dell’Osservatorio Asia.

Allarme rosso


Allarme rosso. Secondo il programma alimentare delle Nazioni Unite, il 44% dei pakistani soffre di malnutrizione: una situazione dovuta alla crisi economica ma anche alla carenza cronica di servizi sociali nel Paese. A complicare le cose c’è anche la diffusione della poliomelite, a causa delle insufficienti misure di contrasto messe in atto.

Cina, nuova legge contro la violenza domestica


abusePassi in avanti per i diritti delle donne in Cina: il parlamento infatti ha diffuso la prima bozza di un provvedimento contro la violenza domestica.
La nuova legge tutela le vittime di abusi e aggressioni e dà loro la possibilità di avviare una causa entro 30 giorni, con l’obbligo per la polizia di tutelarne l’incolumità; scuole, ospedali e altre istituzioni dovranno inoltre denunciare i casi di cui vengano a conoscenza.
Anche se le nuove norme non riguarderanno le coppie non sposate o divorziate, si tratta comunque di un passo in avanti nell’affermazione dei diritti, se si considera che fino al 2001 la legge non ammetteva il divorzio per abusi all’interno della coppia e la violenza domestica non era considerata illegale.
Si stima che nella Repubblica popolare cinese il 40% delle donne sposate ha subito violenza fisica o sessuale.

Ebola e non solo


Ebola e non solo. In Sierra Leone, la guerra civile terminata nel 2001 ha distrutto le già scarse infrastrutture sanitarie del Paese. Il tasso di mortalità infantile è il più alto al mondo. Da Lakka Gino Strada, fondatore di Emergency.

Piccoli segnali


Piccoli segnali. Numeri record per la quinta moratoria universale contro la pena di morte promossa dal Comitato Diritti umani: 114 voti a favore, 36 contrari, 42 astenuti. Per la prima volta votano a favore Niger, Eritrea e Suriname. Soddisfazione delle associazioni. Sant’Egidio e Nessuno tocchi Caino: “Passo avanti verso l’abolizione”.

Fuori dall’ombra


Negli Stati Uniti avrà portata storica la regolarizzazione di 5 milioni di immigrati voluta dal presidente Barack Obama. Una decisione che ha provocato le ire dei repubblicani, ma la gioia della comunità ispanica. In particolare le misure tuteleranno milioni di genitori di bimbi nati in America, e quindi cittadini legali a tutti gli effetti.

Un mondo altruista


Secondo il World Giving Index che misura la propensione a donare gli Stati Uniti sono il Paese più generoso. Il servizio di Fabio Piccolino. Stati Uniti e Myannmar sono i paesi più filantropici al mondo, secondo dati pubblicati dal World Giving Index, che misura la generosità di 135 nazioni. La classifica si basa su fattori come beneficenza, volontariato e aiuto del prossimo. Gli Usa sono l’unico stato ad essere classificato tra i primi 10 in tutte le categorie, mentre la popolazione del paese asiatico dona molti soldi in beneficenza. Secondo lo studio infatti, essere un paese ricco non si traduce necessariamente nell’ essere anche caritatevole. Solo sei delle 20 migliori economie del pianeta si trovano infatti ai primi posti della graduatoria.Fanalino di coda è l’Ecuador, mentre l’Italia occupa una posizione relativamente bassa, anche per l’elevata pressione fiscale.