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Ong “Un Ponte Per” sulla crisi Ucraina: l’Italia sia neutrale


No alla guerra. Le tensioni tra Russia e Ucraina mettono in pericolo la sicurezza di milioni di persone. Lo dice la ong Un Ponte Per, che chiede che l’Italia dichiari la propria neutralità attiva. “La strada per la pace – spiegano – si chiama equa distribuzione delle risorse, disarmo e sicurezza condivisa, multilateralismo”.

Deponete le armi: la società civile dice no alla guerra in Ucraina


Deponete le armi. La Rete Italiana Pace e Disarmo chiede all’Italia e all’Europa un’iniziativa di neutralità attiva per ridurre la tensione tra Ucraina e Russia e favorire un accordo politico. Secondo l’organizzazione è necessario chiarire l’indisponibilità del nostro Paese a sostenere avventure militari. Oggi a Roma flashmob della Comunità di Sant’Egidio per dire no alla guerra.

“Non lasciamoli soli”: la campagna UNHCR a sostegno dell’Afghanistan


 

 

 

Non lasciamoli soli. E’ la campagna lanciata da UNHCR per supportare le operazioni umanitarie in Afghanistan. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Quasi 5 milioni di persone soffriranno quest’anno di malnutrizione acuta, mentre 4 milioni di bambini non vanno a scuola. La situazione in Afghanistan è sempre più drammatica e il gelo invernale peggiora ulteriormente la situazione: migliaia di famiglie sfollate rischiano l’ipotermia passando le notti all’aperto o in scuole, moschee o edifici abbandonati.

Per sostenere e finanziare operazioni umanitarie nel paese, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha lanciato la campagna “Non lasciamoli soli”. Si stima infatti che entro l’anno il 97% degli afghani potrebbe precipitare sotto la soglia di povertà.

Ue co-presiede con l’Egitto il Forum anti-terrorismo: protesta delle organizzazioni


Così non va. Quindici gruppi della società civile, tra cui Human Rights Watch e Amnesty International, protestano contro la decisione dell’Unione Europea di co-presiedere con l’Egitto il Forum sul contrasto al terrorismo. Proprio l’abuso delle norme anti-terrorismo infatti, sono alla base delle gravi violazioni dei diritti umani nel Paese africano.

No alla guerra in Ucraina: l’iniziativa di Peacelink


Contro il conflitto. Una campagna di mobilitazione contro le minacce di guerra in Ucraina e per la costituzione di comitati per la pace a livello locale: è l’iniziativa promossa da Peacelink a cui hanno già aderito oltre 50 organizzazioni sul territorio nazionale.

Tratta di esseri umani: Cnca sollecita il Governo


Non si può più aspettare. Si è celebrata ieri la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di esseri umani.  Per il Cnca è stata l’occasione per sollecitare il governo italiano ad adottare un piano nazionale contro la mercificazione delle persone e restituire dignità a chi è  vittima di disuguaglianza e sfruttamento.

Ucraina, lo spettro della guerra sul lavoro domestico in Italia


Lo spettro della guerra. La crisi ucraina potrebbe avere delle ripercussioni sul sistema di welfare e assistenza familiare anche del nostro Paese: lo dice l’Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico. L’Italia infatti è il primo Paese europeo per presenza di cittadini ucraini, il 15% di tutti i lavoratori domestici.

Mutilazioni genitali femminili: colpite oltre 200 milioni di donne


 

 

Inaccettabile violenza. Le mutilazioni genitali femminili continuano ad essere una piaga che colpisce oltre 200 milioni di donne nel mondo. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Almeno 200 milioni di ragazze e donne nel mondo hanno subito mutilazioni genitali. Lo dice l’Unicef che spiega come a causa della pandemia altre 2 milioni di ragazze potrebbero essere a rischio entro il 2030.

La probabilità di subire questa pratica aumenta quando le ragazze non possono accedere a servizi vitali, scuole e reti di comunità: per questo l’organizzazione chiede di “garantire l’accesso delle donne all’istruzione, all’assistenza sanitaria e all’occupazione” così da “permettere loro di contribuire a un equo sviluppo sociale ed economico”.

Dodici migranti morti di freddo: la tragedia al confine Grecia-Turchia


Trattamento disumano. Dodici migranti sono morti di freddo al confine tra Grecia e Turchia, dopo essere stati respinti dalle guardie di frontiera greche mentre tentavano di entrare nel Paese. Secondo il ministro dell’interno turco sarebbero stati privati di tutto quello avevano, inclusi gli indumenti per proteggersi dalle temperature gelide.

L’Italia manda 4 milioni di vaccini in Siria


Lotta al virus: 4 milioni di dosi di vaccino Johnson & Johnson partite dall’Italia sono arrivate nei giorni scorsi in Siria attraverso il sistema Covax. L’iniziativa fa parte del progetto dell’Unione Europea per fornire supporto umanitario al Paese e raggiungere l’obiettivo del 70% di persone vaccinate contro il Covid-19 entro la metà dell’anno.