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Le nostre priorità


Sul servizio civile universale la Cnesc ha le idee chiare. Le proposte nel servizio di Anna Monterubbianesi. (sonoro)

Accreditamento all’Albo unico, una programmazione triennale, un Dipartimento politiche giovanili in grado di sostenere i nuovi compiti e 100 milioni in più per il bando 2019: queste le priorità emerse dall’Assemblea della Conferenza nazionale enti per il Servizio civile. Non manca, tra le priorità, il riordino normativo: tre gli obiettivi individuati dalla Cnesc: “consolidare l’impianto della riforma senza modifiche rilevanti, accesso volontario di tutti i giovani residenti regolarmente o cittadini di un Paese Ue; semplificazione di alcuni obiettivi, fra i quali la verifica dei requisiti richiesti dalla normativa antimafia; coinvolgimento del terzo settore
nella definizione del Piano Triennale e Annuale. Infine sulle misure innovative (tre mesi in Paese UE, tutoraggio, giovani con minori opportunità), la Cnesc si dice “disponibile a fare un monitoraggio della loro prima applicazione in corso per accelerare i tempi della sperimentazione – spiega la nota – che nel 2020 riguarderà un numero più grande di progetti e di posti”.

Giustizia è fatta


Il Tar della Calabria ha accolto il ricorso del Comune di Riace annullando il provvedimento del ministero dell’Interno che aveva escluso la città calabrese dallo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

La famiglia si allarga


Apre a Firenze il “Salotto M’aMa” per chi accoglie un figlio con bisogni speciali. Inaugurato dall’associazione Mammematte, è uno spazio di confronto per le coppie, i singoli e le famiglie che hanno accolto, o pensano di accogliere, un bimbo adottivo o affidatario con disabilità.

Porte aperte


Le chiese protestanti pronte ad accogliere i migranti. In una nota congiunta sottolineano di mettere a disposizione le loro strutture in Italia e le relazioni con le chiese sorelle d’Europa per approntare un piano di ricollocazione nel vecchio continente di una quota delle persone soccorse dalla Sea Watch.

Si parte


107 giovani tra i 18 e i 29 anni entreranno nel mondo della cooperazione grazie ai progetti di servizio civile attivati da Confcooperative Toscana. Il bando promosso dalla Regione è aperto fino al 7 giugno e prevede 17 ambiti: dall’assistenza ai minori ad attività di animazione con ragazzi fino alla cura di persone anziane e con disabilità.

A luce spenta


Troppe ancora le zone d’ombra nell’Italia delle energie rinnovabili secondo il rapporto di Legambiente. Il servizio di Anna Monterubbianesi. (sonoro)

Il nostro Paese si conferma tra le nazioni più avanti nel mondo e con le maggiori opportunità sul fronte delle energie rinnovabili. L’Italia è il Paese del Sole e conta almeno un impianto fotovoltaico praticamente in ogni città, grande o piccola che sia, per un totale di circa un milione di impianti tra elettrici e termici installati che hanno permesso ad oltre 3.000 comuni di diventare autosufficienti per i fabbisogni elettrici. Si contano poi 41 realtà già rinnovabili al 100% per tutti i fabbisogni delle famiglie. È quanto rivela il rapporto Comuni Rinnovabili 2019 di Legambiente, che analizza non soltanto il cambiamento in corso nel sistema energetico italiano e internazionale ma che dimostra come sia già in atto un percorso di sviluppo e di innovazione in chiave di sostenibilità. Tuttavia per la prima volta dopo 12 anni in Italia si riduce la produzione di energia pulita, mettendo a rischio gli obiettivi al 2030. Legambiente lancia quindi la sfida a Governo e Parlamento perché si impegnino a recepire entro il 2019 le direttive europee sulle comunità energetiche e l’autoproduzione da fonti pulite per l’interesse dei cittadini, delle imprese e di tutto il Paese. A sostegno di questa richiesta è stata lanciata su Change.org la petizione “Liberiamo l’energia rinnovabile”.

In cerca di diritti


Dalla riforma del terzo settore alla vita indipendente, tre giorni di approfondimenti promossi dalla Uildm, l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. Diversi i temi al centro delle manifestazioni nazionali dell’organizzazione in programma da domani a sabato a Lignano Sabbiadoro. Si parlerà anche di servizio civile e ricerca scientifica, sport e moda.

Suzana una di noi


Nei giorni delle proteste di Casal Bruciato, a Torrenova una staffetta di mamme e maestre per proteggere una donna nomade, e i suoi figli, e un appello al presidente della Repubblica: lo Stato dov’è? Il servizio di Anna Monterubbianesi. Si sono autoroganizzati per proteggerla, genitori e insegnanti dell’istituto Comprensivo Simonetta Salacone, la scuola frequentata da tre delle quattro figlie della donna rom alla quale è stata assegnata una casa popolare a Torrenova, nella periferia Est di Roma. Si sono dati appuntamenti e turni, anche di notte, per contrastare i militanti di estrema destra che continuano a protestare, minacciare, insultare. Ed hanno scritto una lettera alle istituzioni, al presidente della Repubblica Mattarella, al ministro Salvini, alla sindaca Raggi e al presidente della Regione Lazio Zingaretti per chiedere se tutto questo sia normale, se è giusto che delle bambine vengano terrorizzate e insultate e che le autorità non facciano nulla. Le mamme e le maestre della scuola manifestano il loro appello alla solidarietà, e il loro impegno perché prevalgano inclusione ed interazione su odio e intolleranza. La casa è stata regolarmente assegnata. la priorità è data infatti ai nuclei familiari numerosi, oggi solo in minoranza italiani.

Senza barriere


Al via a Reggio Emilia il progetto dell’Associazione Università 21, nato dall’esperienza di una madre, con l’obiettivo di dare un’opportunità lavorativa ai giovani con disabilità cognitiva, favorendone l’inclusione attraverso la frequenza ai corsi come uditori

Tutti per uno


Al via da oggi il Festival Italiano del Volontariato di Lucca. “Viviamo un momento delicato – dice il presidente Pier Giorgio Licheri – per il mondo del terzo settore. Ci uniamo agli appelli che in questi giorni stanno risuonando sui mezzi di informazione: non si può pensare di prendere decisioni che ci riguardano senza prima coinvolgerci”.