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Progetti senza risposte


La Conferenza nazionale enti di servizio civile lancia l’allarme sull’accreditamento degli enti: ritardi e burocrazia rischiano di far saltare le partenze dei ragazzi. Ai nostri microfoni Licio Palazzini, presidente della Cnesc. (sonoro)

Rai, di tutto di meno


Migliora l’accessibilità dell’informazione e delle trasmissioni televisive, ma non avviene il “cambiamento di paradigma” auspicato e raccomandato. Questo, in sintesi, il parere espresso dalla Fish in merito al nuovo contratto della televisione di Stato pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 7 marzo.

A pranzo insieme


Si ritrovano ogni giorno in compagnia. Sono anziani, qualcuno ha qualche acciacco, e tutti sono soli. Ma quando si siedono attorno al tavolo con davanti del buon cibo, la malinconia passa. È il senso del progetto promosso dall’Auser di Empoli in collaborazione con la Pubblica Assistenza e il Comune.

Compleanno solidale


Oggi l’Anffas compie sessant’anni. Un importante traguardo per l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale. Oggi si festeggia con l’open day in tutte le sedi italiane per diffondere la cultura dell’inclusione sociale, delle pari opportunità e della non discriminazione.

Parl@Mi


Sono più di 800 i migranti che hanno partecipato ai corsi del progetto dedicato a vittime di tortura o tratta, donne in gravidanza, minori stranieri non accompagnati e minori a rischio di esclusione sociale. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

 

Si chiama Parl@Mi! ed è il nome del progetto promosso dal Comune di Milano e da enti di terzo settore che prevede corsi di italiano per stranieri vulnerabili. I corsi sono rivolti a circa 800 migranti analfabeti, vittime di tortura o di tratta, donne in gravidanza, minori stranieri non accompagnati e minori a rischio di esclusione sociale. Il progetto intende fare della città di Milano un laboratorio sperimentale sull’integrazione sia tra i servizi offerti dalle scuole pubbliche che dagli enti del terzo settore, sia nel cammino verso l’accoglienza ed il sostegno ai migranti appena arrivati in città e più vulnerabili, ed offre una partecipazione attiva alla vita sociale del capoluogo. I corsi di italiano, sia diurni che serali sono tenuti da insegnanti che hanno ricevuto un’adeguata formazione.

S_carpe diem


Cogli l’ottimo. È uno dei progetti premiati dal bando contro la povertà educativa promosso dall’iniziativa Con i bambini che coinvolge 11 comuni del Polesine. Obiettivo: valorizzare i talenti dei ragazzi e stimolare le relazioni tra gruppi etnici e sociali diversi tramite laboratori scolastici ed extrascolastici.

Foreign Sisters


È il nome del progetto di inclusione digitale che ha coinvolto trenta donne richiedenti asilo o rifugiate in Italia. L’obiettivo è fornire le competenze informatiche di base per orientarsi nel mondo del lavoro: dall’utilizzo della posta elettronica alla creazione del proprio curriculum vitae.

Tutta la Milano possibile


Contro le disuguaglianze, al via il Forum delle politiche sociali. Fino al 27 marzo si confronteranno enti del terzo settore, istituzioni e volontari. Una città, sottolineano gli organizzatori, che si fa carico del fatto che la sua bellezza e la sua crescita non veda mai cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Io sto con te


Presentato a Parma il progetto frutto di una rete di associazioni, servizi sociali e parrocchie, con il supporto del Centro servizi del volontariato provinciale. Un co-housing per padri separati che prevede l’ospitalità in appartamento a costi agevolati ma anche un supporto psicologico che consenta un rapporto sereno con i figli.

Sanità malata


Sempre più lunghi i tempi per effettuare visite nella sanità pubblica, a fronte di un’offerta privata ben più rapida. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

65 giorni contro 7. Sono i numeri relativi ai tempi di attesa delle visite mediche nel pubblico e nel privato. Questo è il quadro fotografato dallo studio “Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei Sistemi sanitari Regionali”, condotto da Crea, commissionato dalla Funzione Pubblica Cgil e dalla Fondazione Luoghi Comuni. Per effettuare una visita medica nella sanità pubblica bisogna attendere almeno 65 giorni, contro una settimana nel privato. Aumentano inoltre i tempi di attesa nell’arco degli anni. Per quanto riguarda i costi sostenuti dai pazienti, dallo studio emerge che risultano sempre meno distanti tra strutture pubbliche e private. L’indagine è stata condotta sulla popolazione residente in Lombardia, Veneto, Lazio e Campania, prendendo in considerazione esclusivamente le prestazioni mediche senza esplicita indicazione di urgenza.