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Senza campanella


Quake in central ItalyScuole ancora chiuse nelle Marche dopo le ultime scosse che nel mese di ottobre hanno colpito i Comuni dell’entroterra. La denuncia sullo stato degli edifici nel servizio di Anna Monterubbianesi.

 

Alla chiusura degli istituti scolastici nelle zone terremotate e in quelle devastate dal sisma del 24 agosto si sono aggiunte, nell’ultimo mese, le scuole di moltissime province marchigiane. Una chiusura a scopo precauzionale per comprendere e monitorare la situazione degli edifici e fare i dovuti controlli. Ma se per alcuni comuni sono stati necessari solo piccoli interventi di messa in sicurezza, più problematica è la situazione maceratese, dove alcune scuole sono state dichiarate inagibili. Forte la reazione della Rete degli Studenti Medi Marche che denuncia la condizione disastrosa degli edifici scolastici. “La maggior parte delle scuole non è antisismica e in tutto il centro Italia il 37,4% degli edifici scolastici non possiede il certificato di agibilità. Sono necessari “interventi strutturali e ad oggi i fondi stanziati non sono sufficienti alla totale messa in sicurezza.”

(Foto: Ansa)

Con l’acqua alla gola


high-water-123222_960_720A 50 anni dall’alluvione di Firenze, un dossier del Wwf fa il punto sulla fragilità del nostro territorio. In Italia, secondo l’associazione ambientalista, si consuma suolo alla media di 35 ettari al giorno, nonostante si tratti di un paese ad alto rischio sismico ed idrogeologico.

Si può fare


paceDa oggi a Trento due giorni di confronto e di analisi delle tante reti in Italia che ogni giorno si battono per la pace e la non violenza. Un appuntamento per costruire, fattivamente, un altro concetto di difesa non più legato forzatamente alla sola dimensione militare.

Un farmaco anche per me


diabetes-528678_960_720Da oggi a sabato l’Organizzazione Umanitaria Soleterre-strategie di pace promuove l’iniziativa per la raccolta di donazioni utili per l’acquisto di medicine e materiali sanitari di prima necessità. Il progetto prevede la presenza dei volontari in 20 farmacie di Roma.

Dalla loro parte


In Italia due bambini su tre hanno assistito, impotenti, ad episodi di violenza tra le mura domestiche. In un caso su quattro ne sono stati coinvolti direttamente. Save the children ha appena aperto a Ponderano, in provincia di Biella, una struttura per superare il trauma.

Per un’Europa nuova



europe-609118_960_720Un appello “per le persone, per il pianeta e per la prosperità globale” è stato lanciato e sottoscritto da 175 associazioni. Tra i promotori dell’iniziativa anche il Wwf. Ai nostri microfoni Stefano Lenzi, responsabile dell’Ufficio relazioni istituzionali. (sonoro)

Il futuro è sociale


Le richieste del Forum del Terzo settore al governo sulle politiche di welfare. Nel servizio di Giordano Sottosanti.

Lotta alla crescita delle diseguaglianze e un piano industriale del complesso del sistema di welfare. È quanto serve oggi all’Italia secondo il Forum del terzo settore che ieri ha fatto il punto su quelle che sono le necessità del paese per portarle all’attenzione delle istituzioni proprio durante la discussione sulla legge di bilancio. Secondo il Forum il momento è propizio per tornare a investire sul sociale. “Il welfare è tornato nell’agenda politica – ha detto il portavoce Pietro Barbieri – Ora serve una lotta alla crescita delle diseguaglianze e un piano industriale del complesso del sistema di welfare che ci faccia uscire dall’equazione sociale uguale emergenza”. Per il Forum, ciò che fa crescere, infatti, non è “lo zerovirgola del Pil”, ma “il tornare a prometterci reciprocamente un domani migliore per tutti, nessuno escluso”.

Il futuro del bene


expo-volontari-expoA Milano la presentazione del rapporto sui volontari di Expo 2015 promosso da CSVnet e Ciessevi. Come cambia l’approccio a questo mondo? Dalla ricerca emerge un impegno sociale più fluido, di breve durata e slegato da appartenenze associative.

Il piatto piange


spesa2222La fotografia del Censis su come cambiano le abitudini alimentari: il buon cibo lo acquista solo chi può permetterselo. Il servizio di Giordano Sottosanti.

 

Dal 2009 ad oggi la spesa alimentare nel nostro Paese è diminuita in media del 12.2%. I dati Censis dimostrano che la crisi sta acuendo le differenze sociali anche a tavola: tra le famiglie operaie, infatti, la spesa è crollata del 19.4% e tra i disoccupati addirittura del 28.4%. Si tratta, rispettivamente, del 7.2% e del 16.2% in più della media. Nello specifico, mentre tra le famiglie benestanti è stato il 32% a veder diminuire il proprio consumo di carne, tra le famiglie a basso reddito la cifra arriva al 45.8%. Non va meglio per quanto riguarda il consumo di pesce: il 12.6% tra le fasce più abbienti della popolazione ne ha ridotto il consumo, addirittura il triplo tra quelle meno abbienti. Situazione analoga per frutta e verdura. Secondo Giuseppe De Rita, presidente del Censis, questo significa che molti italiani non possono più permettersi i cibi che stanno alla base di della dieta mediterranea, con il rischio di sempre più gente malata o obesa e dei conseguenti costi sociali che ne derivano.

Nuova vita


villa-salusA Bologna, Villa Salus diventerà una struttura di accoglienza e innovazione sociale. Il Comune ha vinto un bando europeo da 5 milioni di euro con un progetto realizzato insieme a 17 realtà cittadine tra cooperative, associazioni e Università. Non solo alloggi per rifugiati, ma anche formazione, inserimento lavorativo, imprese sociali in relazione con il territorio.