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Dove sorride la cicogna


Il Trentino Alto Adige si conferma anche quest’anno il territorio migliore dove diventare mamme, seguita da Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte. I dati nella seconda edizione del Mother’s Index di Save the children che sottolineano la maglia nera per tutto il Meridione.

Verde speranza


In vista del vertice del G7 a Taormina, nove organizzazioni cattoliche da tutto il mondo, tra cui cinque italiane, si uniscono nell’impegno a disinvestire nelle industrie del gas, carbone e petrolio. Per gli ordini religiosi, si tratta del più ampio annuncio congiunto a combattere i combustibili fossili mai realizzato finora.

 

I diversi soggetti che si uniscono nell’annuncio – compresi ordini religiosi e diocesi dal Regno Unito, Stati Uniti e Italia – hanno rilasciato la dichiarazione di disinvestimento in vista dei negoziati internazionali di questo mese sulle misure di attuazione dell’accordo di Parigi sul clima. Combustibili fossili come carbone, petrolio e gas sono la causa principale delle emissioni di gas a effetto serra che stanno cambiando il clima e aggravando la situazione di povertà in cui versano le comunità più povere del mondo. A livello mondiale, il 2016 è stato l’anno più caldo sinoraregistrato, un triste record attribuito precedentemente anche al  2015 e il 2014.

L’annuncio è anche significativo per il numero e la varietà delle istituzioni cattoliche coinvolte, compresi i Gesuiti e i Francescani, che si ancora una volta per far fronte comune sul disinvestimento, tema che sta guadagnando un crescente supporto a tutti i livelli della Chiesa Cattolica. La notizia del disinvestimento giunge dopo la conferenza “Laudato Si‘ e investimenti cattolici” del Gennaio 2017 –  cui hanno partecipato il cardinale Turkson, Prefetto del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale nonché intimo consigliere dell Papa sui temi ambientali, e l’ex capo negoziatore ONU sul clima Christiana Figueres – centrata proprio sul tema dell’investimento alla luce dei principi della Laudato Si’.

In fumo


A sei giorni dall’incendio di Pomezia, restano le preoccupazioni dei cittadini per gli effetti della nube tossica, dopo la scoperta di tracce d’amianto. Ai nostri microfoni Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. (sonoro)

Fare presto


Una rapida approvazione del decreto delegato sui Centri di servizio per il volontariato previsto dalla Riforma del Terzo settore: è la richiesta dell’assemblea nazionale dei CSV. Il servizio di Giordano Sottosanti.

 

L’assemblea nazionale dei CSV, tenutasi sabato scorso a Roma, ha lanciato un appello al governo affinché venga presto approvato il decreto delegato relativo ai Centri di servizio per il volontariato. Il Decreto, previsto nella Riforma del Terzo Settore, porterà ad un’evoluzione del ruolo affidato ai CSV in tutta Italia, al punto che l’assemblea ha deciso di rinviare di qualche mese il rinnovo delle cariche sociali, in modo da garantire continuità in questa delicata fase di transizione. Sono stati approvati, inoltre, il bilancio consuntivo e il nuovo statuto, orientato a rafforzare la partecipazione e la cooperazione dei CSV a livello nazionale. Lanciati, infine, due importanti appuntamenti: dal 29 settembre al 1 ottobre si terrà a Roma la conferenza nazionale dal titolo “Al Centro per tutti – il volontariato che accoglie il cambiamento”, mentre a novembre verrà presentato il reportage sui primi “Venti anni di servizio” dei CSV.

Non ci siamo


Respinta dalla campagna “Mettiamoci in gioco” la bozza di accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali sull’azzardo patologico. Troppe le omissioni presenti nel testo: rimane non specificato, tra le altre cose, chi raccoglierà i dati dei giocatori e chi avrà titolo a segnalare i soggetti a rischio. Del tutto ignorato, inoltre, il fenomeno del gioco online.

Uno scempio dello stato di diritto


Così l’Arci commenta l’approvazione alla Camera delle nuove norme sulla “legittima difesa”. C’è solo da augurarsi – sottolinea l’associazione – che i senatori facciano prevalere la salvaguardia dei principi democratici all’ansia di rastrellare consensi elettorali”.

WeWorld


Presentata a Roma la terza edizione dell’indice che, sulla base di 34 indicatori, misura il livello di inclusione nel mondo di donne e bambini. L’Italia è ferma al 21esimo posto su 170 Paesi, ma tra quelli fondatori dell’Unione europea è la meno inclusiva. Un lieve peggioramento, rispetto agli anni passati, si registra nelle dimensioni dell’educazione e della violenza su minori.

 

Ai primi posti nella classifica globale figurano i Paesi del Nord Europa, guidati dalla Norvegia. L’Italia si piazza ventunesima. In coda diversi Paesi subsahariani, con ultima in graduatoria la Repubblica Centrafricana. “La sua originalità è che si tratta di uno strumento che analizza il contesto e l’intreccio tra diritti dei bambini, delle bambine, degli adolescenti e donne, soggetti accomunati dall’essere i più vulnerabili e legati indissolubilmente” ha sottolineato Marco Chiesara, presidente dell’onlus autrice dello studio. “Promuovere l’inclusione multidimensionale degli under 18 ha effetti positivi non solo per loro ma anche per i loro Paesi”.

Mani in alto


Crescono le spese militari in tutto il mondo, Italia compresa. Il nostro Paese è arrivato a 23 miliardi di euro e si sta dotando di sistemi d’armamenti sempre più sofisticati. Maurizio Simoncelli di Archivio Disarmo. (sonoro)

Storie di volontariato


Un progetto per raccontare volti, storie ed emozioni di chi ha scelto di impegnarsi per gli altri. Il servizio di Giordano Sottosanti.

 

“Loro avevano la volontà di cambiare le cose. Noi avevamo la volontà di aiutarli”. E’ questo lo slogan della campagna “Storie di Volontariato” lanciata dal Centro Servizio per il Volontariato (CSV) Asso.Vo.Ce di Caserta che, grazie all’affissione di manifesti 6x3m e 4x3m, ma soprattutto alla messa online del sito internet www.storiedivolontariato.it, racconta volti, storie ed emozioni di chi ha scelto di impegnarsi per gli altri: promuovendo i diritti, prendendosi cura del territorio, creando occasioni di crescita per la comunità. Le immagini della campagna sono state tratte da un omonimo concorso fotografico svoltosi nei mesi scorsi, grazie al quale volontari e associazioni hanno potuto inviare le proprie foto “sul campo”. Il sito è già online e in costante aggiornamento, con delle “pillole di storie di volontariato” e, dal 10 maggio, con le interviste integrali ai volontari.

Non abbassare la guardia


Oggi la Giornata nazionale delle vittime per l’amianto. A 25 anni dall’entrata in vigore della legge 257/92, che ha vietato estrazione, lavorazione e commercializzazione dei materiali della fibra killer, la “mappa del rischio” è ancora molto estesa, presente in oltre 2.400 scuole.