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Memoria viva


Per la prima volta una sala della Camera dei Deputati porterà il nome di uno storico esponente del pacifismo italiano, Massimo Paolicelli, scomparso nel 2013. Negli ultimi anni della sua vita si è dedicato alla campagna “Sbilanciamoci” della Rete Disarmo, battendosi personalmente contro l’acquisto degli F35.

Togli un posto a tavola


La denuncia di Save the children sulle mense scolastiche italiane. Spesso carenti e inaccessibili. A livello nazionale tante le differenze sotto il punto di vista della qualità del cibo. E quattro istituti su dieci sono totalmente sprovvisti del servizio.

Buone pratiche


Nascerà a Milano l’hospice per bambini malati di tumore con palestra, teatro e giardino. Ogni anno in Lombardia 1.200 minori hanno bisogno di cure palliative. “Non potevamo essere insensibili a una domanda reale di assistenza, purtroppo non episodica”, spiegano dall’associazione Vidas promotrice dell’iniziativa.

Spariti


I cento milioni al servizio civile promessi da Matteo Renzi in legge di stabilità non ci sono più. Sconcerto delle associazioni. Il servizio di Anna Monterubbianesi. “Che fine hanno f­atto quei 100 milioni di euro in più che il­ Premier aveva annunciato in televisione­ non appena due settimane fa? E’ questa ­la domanda stupita che si è posta la Con­ferenza nazionale degli Enti per il serv­izio civile. A quanto si apprende dal te­sto della Legge di Stabilità infatti i f­ondi a disposizione sono solamente 115 m­ilioni, pari a quelli stanziati, grazie ­a successive modifiche, lo scorso anno. ­Una cifra appena sufficiente a far parti­re 20.000 giovani, e non certo risponden­te all’entusiastico auspicio del Preside­nte del Consiglio, che di giovani ne avr­ebbe voluti 100 mila per il 2016. Il dat­o politico che ne esce è molto sconforta­nte per l’associazione che chiede al Gov­erno una revisione immediata del testo.

Illuminati


Enel Cuore, ha deciso di avviare un progetto di tre anni per migliorare gli ambienti di 60 scuole dell’infanzia e primarie. Il progetto si chiama Fare Scuola ed è stato elaborato assieme alla Fondazione Reggio Children, eccellenza italiana nel campo dell’educazione.

A tavola insieme


È il nome del progetto partito da Soverato, in provincia di Catanzaro, e prevede una volta a settimana l’organizzazione di un pranzo o di una cena per chi vive un disagio sociale. A studenti e volontari di Sant’Egidio il compito di reperire i fondi e servire il pasto, mentre i ristoratori metteranno a disposizione i locali gratuitamente.

Non lascio, ma raddoppio


Al via la campagna della Lega del Filo d’oro con una raccolta fondi per il nuovo centro nazionale di Osimo, in provincia di Ancona. La struttura diventerà polo unico di alta specializzazione unendo i servizi dislocati oggi in quindici edifici diversi.

Solo briciole


Più 10%: è il magro aumento dei fondi alla cooperazione previsti dalla Legge di stabilità. Perplessa la Focsiv: “Per diventare quarti donatori del G7, come promesso a Addis Abeba, servono almeno 1,3 miliardi di euro”.

Dietro la lavagna


L’apprendimento digitale avviene a lavoro più che a scuola. I dati del rapporto Sodalitas nel servizio di Anna Monterubbianesi. “Infrastrutture tecnologiche e ­preparazione di insegnanti e professori ­non sono allineati alle richieste del mo­ndo lavorativo. E più si prosegue negli ­studi, più questa convinzione trova fond­amento. Così almeno 1 studente su 2 si t­rova ad apprendere competenze digitali di­rettamente sul posto di lavoro, o in aut­onomia, più che a scuola. E’ quanto emer­ge dalla Ricerca “Generazioni digitali ­al lavoro”, condotta da Fondazione Sodal­itas e Randstad Italia su un campione di­ più di 2000 under 35. L’indagine rivela­ preoccupanti carenze nel sistema scolas­tico che dovrebbe invece rappresentare u­na rampa di lancio al mondo del lavoro r­ispetto a conoscenze di cui non si può f­are a meno: al 62% dei ragazzi intervist­ati le competenze digitali sono state es­plicitamente richieste in sede di colloq­uio.”

No, grazie


Generica e lacunosa su alcuni temi fondamentali: Slow Food, Oxfam e Caritas non firmano la Carta di Milano, documento base di Expo. “Non si sente la voce dei poveri – dicono le associazioni – né di quelli del Nord né di quelli che vivono nel Sud del pianeta e il documento offre un approccio limitato per la risoluzione della fame nel mondo”.