Secondo il rapporto annuale dell’Istituto italiano della donazione, la raccolta fondi è in calo per molte associazioni. Negli ultimi tre anni la contrazione del fundraising ha riguardato il 34% delle organizzazioni.
Lo Stato si è fermato a Napoli
Dopo l’ultimo omicidio costato la vita al diciassettenne Gennaro Cesarano, nel Rione Sanità nulla è cambiato. Il quartiere continua a pagare la presenza della criminalità e l’assenza di servizi: economia a pezzi, plessi scolastici ridotti all’osso e i giovani fanno fatica a immaginare un futuro diverso. Ernesto Albanese, presidente della onlus L’Altra Napoli.
Ferma il bullismo
Al via la campagna promossa da Telefono azzurro per contrastare un fenomeno sempre più diffuso tra i banchi. Con uno spot e un progetto di comunicazione ideato da Armando Testa l’associazione riporta il fenomeno all’attenzione dei media, del mondo della scuola e della politica.
Nuovo anno, vecchi problemi
Riaprono le scuole: 8 milioni gli alunni delle statali e 216mila gli studenti con disabilità. Il servizio è di Anna Monterubbianesi. “Il nuovo anno scolastico ha preso il via. Tanti i ragazzi che in questi giorni tornano sui banchi di scuola. Ma qual è lo stato del sistema educativo italiano? “Nuovo anno, vecchi problemi” denuncia l’associazione Anffas Onlus che esprime perplessità per i ragazzi con disabilità che si apprestano a tornare sui banchi di scuola. Sembra infatti che sul fronte dell’inclusione scolastica non ci siano buone nuove. Dal tema dei servizi di assistenza e trasporto, agli strumenti per garantire il giusto diritto all’istruzione, a quello degli assistenti educativi e degli insegnanti di sostegno, ancora carenti. Notizie migliori invece sembrerebbero arrivare sul fronte dell’accoglienza degli alunni immigrati. Il MIUR ha stanziato un milione di euro per migliorare l’inclusione e l’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana insieme a un decalogo “della buona accoglienza” con 10 semplici azioni per accogliere in classe gli alunni stranieri.”
Per aria
A Roma chi si batte per forme di mobilità sostenibile, ciclisti e pedoni, si metta pure in coda. Le urgenze sono altre e l’annunciato Grab, la rete ciclopedonale di circa 40 km, salutata dal sindaco e dal ministro alle Infrastrutture, salta. Il no arriva dall’assessore ai Trasporti che non autorizzerà il piano perché, dice, progettato male.
Si può fare
L’educazione sessuale a scuola non spaventa gli italiani. Secondo il sondaggio della Federazione italiana di sessuologia scientifica, il 98% degli intervistati si dice favorevole. Per quasi uno su due dovrebbe essere introdotta fin dalle medie. E il 78% crede che la materia andrebbe affidata agli specialisti.
Il tempo stringe
Sulla riforma del terzo settore si rischia l’ennesimo gioco dell’oca. L’appello alla politica del portavoce del Forum, Pietro Barbieri, è a fare presto. Ascoltiamolo ai nostri microfoni. “E’ un po’ allarmante, potrebbero esserci anche dei passaggi magari rapidi per riuscire a concludere il provvedimento e quindi magari delle accelerazioni che non consentano poi una discussione sufficiente su tutta questa massa di emendamenti. Serve un accordo politico condiviso con le forze che intendono sostenere questo provvedimento e insieme alle organizzazioni del Terzo settore per fare un percorso più solido e al contempo non biblico.”
La carica dei 700
Tanti gli emendamenti correttivi presentati ieri in commissione Affari costituzionali del Senato sulla riforma del Terzo Settore. Tra le novità la definizione di impresa sociale quale ente No profit, obbligo di “trasparenza e di informazione” sulle attività svolte e via libera dei giovani stranieri al servizio civile universale.
Si parte
Al via l’esperienza di servizio civile promosso dalla Focsiv: coinvolti oltre 400 giovani. Ce ne parla Anna Monterubbianesi. “30 sedi in Italia e 35 Paesi tra Africa, America Latina, Asia ed Europa ospiteranno 400 ragazzi in progetti di servizio civile con la Focsiv. Tra loro anche giovani cittadini non comunitari, regolarmente soggiornanti in Italia, come stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale dello scorso giugno, e un cittadino dell’Unione europea. “Numeri importanti – come ricorda la Federazione – per consentire concrete possibilità di fare esperienza a chi sceglie di crescere nella cultura dell’impegno e della solidarietà internazionale, e una testimonianza che i giovani hanno molta voglia di mettersi in gioco”. “Ma anche un ringraziamento al Governo per gli sforzi fatti per consentire a quasi 50.000 giovani di vivere questa esperienza e l’auspicio, per il prossimo anno di una conferma dei numeri, per rispondere a richieste sempre più ampie.”