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Gomorra si pente


È stato ritrovato ieri il “follaro d’oro”, trafugato dalla tomba di don Peppe Diana nei giorni scorsi. Felice della notizia Valerio Taglione, coordinatore del Comitato che porta il nome del sacerdote ucciso per mano della camorra. “Avrà parlato – dice – al cuore duro di quei ladri lestofanti lo stesso don Peppe col suo sguardo luminoso”. 

“Non è un libro dei sogni”


Così il ministro della Cooperazione internazionale e per l’Integrazione Riccardi ha presentato il Piano nazionale sulla famiglia. Ottanta milioni gli euro stanziati, di cui undici destinati per gli asili nido e gli anziani non autosufficienti. E il ministro ha fatto una promessa: “Questo piano condizionerà le scelte del governo”.

E i bimbi sono sempre più poveri


Due milioni, secondo le ultime stime, quelli che vivono in situazioni di forte disagio sociale. Il servizio è di Giuseppe Manzo: due milioni di bambini vivono in famiglie povere. Sicilia, Campania e Basilicata registrano i dati peggiori. Telefono Azzurro denuncia le conseguenze sociali di questo fenomeno e lancia una campagna di sensibilizzazione il prossimo weekend in duemilatrecento piazze italiane. La condizione economica, dice Caffo, ricade sui figli con l’aumento di casi di percosse e morte nelle famiglie più fragili. Inoltre esplodono le bande di minori divise per etnie. A Roma c’è un incremento di giovani filippini. Le gang, con età compresa tra i 14 e i 17 anni, agiscono nelle periferie delle grandi città con atti di bullismo e molestie ai cittadini”.

Per contare di più


Domani al parlamentino del Cnel di Roma verrà presentato un importante strumento statistico per misurare il volontariato in Europa. Ce ne parla Renzo Razzano, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio “la presentazione di questa metodologia approntata dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro per attrarre rilevazioni sulle attività di volontariato, metodologia condivisa a livello internazionale, quindi adottando questo metodo si potranno produrre statistiche comprabili intanto a livello europeo, cosa al momento non possibile”.

Primi in sicurezza


A Bergamo l’iniziativa e un premio per la scuola sul tema della sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro. Promosso da Rossini Trading, Anmil e dal mensile per la scuola Okay!, il concorso ha già registrato la partecipazione di 200 istituti da ogni parte d’Italia.

Protezione civile, si cambia


Lo scorso weekend a Roma gli stati generali. Tante le proposte di un settore che prova a ripartire dopo l’era Berlotaso. Ascoltiamo Simone Andreotti, presidente della Consulta Nazionale del Volontariato “le associazioni premiate che possono fregiarsi dell’attività di protezione civile, quindi anche ottenere fondi, mezzi e progetti, devono essere scelte sulla base di una inequivocabile realtà, cioè la loro reale efficienza operativa che è una cosa tracciabile e trasparente”.

“I soldi dei partiti vadano al sociale”


È la proposta lanciata dal fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti “questi soldi vengano destinati per piacere per quelle che chiamiamo politiche sociali. Sociale vuol dire a volte storie delle persone. Molte cooperative sono in difficoltà, i servizi pubblici sono ridotti e quindi il paese si interroghi, in primo luogo la politica ed i partiti che dovrebbero fare le politiche”.

5×1000 uguale zero


Sul sito dell’Agenzia delle Entrate non c’è ancora l’elenco dei soggetti ammessi e di quelli esclusi dal fondo. “Una situazione inaccettabile, che tradisce la fiducia dei cittadini e continua a colpire diverse organizzazioni già pesantemente vessate dai controlli e dai tagli alla spesa sociale”, è la critica del Forum del Terzo settore

Ma a Lamezia si spara ancora


Nuovo attentato della ’ndrangheta contro la Comunità di Don Giacomo Panizza che assiste disabili e immigrati. Sparati due colpi di pistola contro la saracinesca della comunità “Progetto sud” che ha sede in un edificio confiscato alla potente famiglia criminale dei Torcasio. È il quarto atto intimidatorio in pochi mesi.

Legalità evergreen


Nuova sede a Palermo per il Wwf Sicilia. L’associazione si trasferisce nei nuovi locali di via Malaspina 27, e che fanno parte del patrimonio di beni confiscati alla mafia. Pier Francesco Rizza, presidente Wwf Sicilia “è un segnale anche nei confronti della società civile, perché la tutela dell’ambiente e la legalità non possono essere discinte. Ci consente anche di poter programmare meglio la nostra attività con i nostri soci perché avere un punto di riferimento certo all’interno di un immobile che ha una storia purtroppo molto diversa dalla nostra e che oggi rinasce diciamo a nuova vita, è una circostanza che ci inorgoglisce”.