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Sport e razzismo online, terminato ieri il boicottaggio social


Per uno sport inclusivo. Si è conclusa ieri la protesta virtuale del mondo dello sport contro le piattaforme di social media per segnalare i crescenti abusi e discriminazioni che vi avvengono. Partito dal Regno Unito il boicottaggio ha coinvolto anche la Figc e la Formula 1, con l’obiettivo di convincere le aziende a prendere posizioni più forti contro questo fenomeno.

Durante il weekend, il mondo dello sport ha iniziato un boicottaggio dei social media nel tentativo di affrontare i crescenti abusi e discriminazioni che avvengono sulle piattaforme socialmediali. Iniziata alle ore 15 (Bst) di venerdì 30 aprile la “manifestazione di solidarietà contro gli abusi online” spera di incoraggiare le aziende a prendere una posizione più forte contro gli abusi razzisti e sessisti da parte degli utenti. L’evento terminerà alla mezzanotte tra lunedì 3 e martedì 4 maggio.

La manifestazione online ha preso il via nel Regno Unito dove le squadre di calcio, di rugby, cricket assieme ad atleti di molte altre discipline ed enti sportivi hanno partecipato alla protesta online seguiti a ruota da molti altri atleti internazionali. La stessa Premier League ha emesso un comunicato stampa appoggiando il boicottaggio dei social network per l’intero weekend affermando che non smetterà di sfidare le aziende del settore “fino a quando gli abusi discriminatori online non saranno rimossi dal nostro gioco e dalla società in generale”. “Sappiamo che un boicottaggio da solo non lo eliminerà, motivo per cui continueremo a intraprendere azioni proattive per chiedere il cambiamento” ha aggiunto il portavoce della Premier League nella dichiarazione.

A questo boicottaggio si sono uniti in particolare tutti i piloti di Formula 1 trainati dal 7 volte campione del mondo Lewis Hamilton e dal pilota della Williams, George Russell. La Formula 1 si è detta “totalmente impegnata a combattere ogni forma di discriminazione, online o meno” sostenendo volentieri il boicottaggio. Anche in Italia la Figc, numerosi club di calcio e altre società sportive hanno supportato e partecipato al boicottaggio delle piattaforme online nella speranza che gesti come questi possano smuovere le piattaforme ad agire maggiormente contro tutti i tipi di abusi e discriminazioni che trovano spazio online.

Curiosa Meravigliosa: realizzare un’opera di arte con immagini sportive


“Curiosa Meravigliosa”. E’ il progetto che intende valorizzare il lato sorprendente del movimento. Tutti possono partecipare inviando le foto del proprio sport preferito, i gesti, i momenti, i compagni o i ricordi. Con le 10.000 mila foto raccolte entro il 15 maggio sarà realizzata, dall’artista catalano Joan Fontcuberta, un’opera di arte pubblica per Reggio Emilia.

Un occasione per restare per per sempre “in un opera d’arte!”. Fotografie (selfie e ritratti) sullo spirito di curiosità e meraviglia che è innato in ognuno di noi ed ha l’obiettivo di portare l’arte in strada, all’aperto, fuori dai luoghi convenzionali di esposizione, rendendola fruibile ogni giorno a tutte e a tutti ma, anche di portare le persone (lo sport, il movimento, le passioni) dentro un’opera d’arte! Il progetto è una collaborazione tra il Comune di Reggio Emilia e Fondazione Palazzo Magnani nell’ambito di Fotografia Europea 2021. Tutte le informazioni e le modalità di partecipazione sono pubblicate sul sito https://www.curiosameravigliosa.it/;con un clic si possono caricare fino a quattro scatti originali per volta, senza limiti di numero.

“Più scherma meno schermi”: sport e inclusione a Napoli


Sport e integrazione sociale. In pedana senza barriere con il progetto “Più scherma meno schermi”, che unisce atleti normodotati, paralimpici e non vedenti. L’obiettivo è creare a Napoli un polo stabile di attività integrata, primo in Europa, per consentire a tutti i partecipanti di allenarsi e crescere ad armi pari, perché lo sport contribuisce ad abbattere le barriere.

La sfida ambiziosa è stata lanciata dal Club Schermistico Partenopeo in sinergia con la Fondazione Banco di Napoli. “Il momento migliore per promuovere questa iniziativa la seconda edizione del Trofeo Martuscelli, contestualmente alla prova nazionale paralimpica”, spiega Sandro Cuomo, commissario tecnico della Nazionale italiana di spada.

“Ci poniamo l’obiettivo di creare anche un polo stabile di attività integrata, primo in Europa, all’Istituto Domenico Martuscelli, in modo da consentire ai non vedenti di essere messi ad armi pari con gli schermidori normodotati e in carrozzina”. Il rilancio culturale e sociale passa attraverso la pratica sportiva dopo mesi di inattività, zona rossa e lockdown.

“Lo sport contribuisce ad abbattere le barriere, una dimostrazione pratica e un segnale concreto proprio in questi giorni all’Istituto Martuscelli. I ragazzi disabili visivi devono fare sport fin da piccoli. Abbiamo la necessità di muoverci durante la giornata”, dichiara Mario Mirabile, presidente Uici Napoli.

Razzismo sulle punte: la storia della ballerina Clohé Lopes Gomes


 

 

 

Razzismo sulle punte. Lo Staatsballett di Berlino risarcisce una ballerina di colore con 16mila sterline e le restituisce il posto di lavoro, dopo le accuse di razzismo. Il servizio di Elena Fiorani

“Truccati di bianco, mimetizzati”: è questa la richiesta che si è sentita fare Clohé Lopes Gomes, 29enne francese e prima ballerina di colore a essere assunta dalla compagnia tedesca. Lo scorso anno la produzione porta in scena Il Lago dei cigni e un costume con velo bianco dà il via alla richiesta di mimetizzarsi tra i colleghi. Per queste parole, e dopo il mancato rinnovo del contratto, Lopes Gomes ha reso pubblica la vicenda, ricevendo il sostegno dei social e vedendosi infine
riconosciuto un risarcimento economico e la restituzione del posto di lavoro per un anno. Una storia emblematica sugli stereotipi di omogeneità bianca che ancora gravano su questa arte. La direttrice dello Staatsballett ha così commentato: “Mi rammarico della discriminazione descritta da Chloé Lopes Gomes, che prendiamo molto sul serio e che stiamo affrontando in modo esauriente”.

Basket in carrozzina, l’Inghilterra lancia la Premier League femminile


Tutti sul parquet. In Inghilterra lanciata la Premier League femminile di basket in carrozzina, la prima al mondo. La stagione di debutto inizierà a dicembre 2021. Le inglesi sono attualmente al secondo posto nel mondo e sono qualificate per il Paralimpiadi di Tokyo. La speranza è che sempre più bambini si appassionino e decidano di scendere in campo.

È stata lanciata dalla British Basketball League, l’organizzazione responsabile di questo sport nel Regno Unito, e sarà la primissima lega di parasport professionali nel paese. La prima stagione inizierà alla fine di quest’anno, da dicembre 2021 a maggio 2022. La giocatrice britannica, Amy Conroy, spera che ispirerà più persone a provare lo sport da sole. Ha detto: “Lo sport è frenetico e ad alto numero di ottani, e non vedo l’ora che più persone possano guardarci in azione”. Le donne della Gran Bretagna sono attualmente al secondo posto nel mondo dopo aver vinto l’argento ai Campionati del mondo 2018 e ai Campionati europei 2019. Si sono anche qualificati per il Paralimpiadi di Tokyo entro la fine dell’anno.

“Dare piena dignità allo sport”: lo afferma il Premier Draghi


Guardiamo al futuro: il premier Mario Draghi, presentando il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha parlato di dare piena dignità allo sport nelle politiche pubbliche del Paese. Un miliardo di euro verrà investito per implementare palestre e attrezzature sportive per le scuole e rafforzare le attività di inclusione sociale.

ll presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr. Oltre 300 pagine in cui il governo ha spiegato come ha intenzione di spendere 222 miliardi di euro per la ripresa economica dell’Italia. Risorse da investire entro il 2026. Draghi, rivolgendosi ai deputati – il 26 aprile -, ha chiesto loro di leggere il Pnrr «mettendoci dentro le vite degli italiani, le nostre, ma soprattutto quelle dei giovani, delle donne e dei cittadini che verranno».

Nel documento ufficiale, la parola “giovani” è citata 122 volte. Stando agli intenti dichiarati dell’esecutivo, saranno proprio i ragazzi, le donne e i residenti al Sud a trarre maggiori benefici dal Pnrr. Leggendolo, sappiamo con certezza che 30,88 miliardi di euro saranno impiegati per la missione 4, istruzione e ricerca, campo che riguarda quasi esclusivamente i giovani. Due le macroaree di intervento: potenziamento dei servizi per l’istruzione, dagli asili nido all’università, per 19,44 miliardi, e rafforzamento della ricerca, in sinergia tra università e imprese, per 11,44 miliardi. Il piano prevede che 1 miliardo di euro sia investito per il dualismo sport e giovani: servirà a implementare, nelle scuole, nuove palestre e attrezzature sportive e a rafforzare il ruolo dello sport come strumento di inclusione sociale.

“L’Italia da anni reclamava un piano sulle politiche sportive. Con un miliardo di investimenti nel Pnrr da oggi lo sport ha piena dignità nelle politiche pubbliche del nostro Paese, anche per lo stretto legame che c’è tra l’attività sportiva, il benessere e la coesione sociale”, ha detto il premier nella replica alla Camera.

“Cambia il Tempo”: oggi la prima tappa del progetto Csen


Cambia il tempo: si tiene oggi a Roma l’evento di sport integrato dal vivo promosso dallo Csen, prima tappa nazionale di un percorso che porterà i ragazzi partecipanti all’evento nazionale del 19 giugno. In programma una giornata di promozione per azioni sportive a favore di minori e persone con disabilità.

La prima tappa del progetto “Cambia il Tempo” promosso dallo Csen, parte oggi da Roma, dal Parco delle Valli, un’area verde strappata al degrado e alla cementificazione grazie all’impegno e alla mobilitazione degli abitanti di questa parte della periferia romana, alla presenza del presidente del Municipio 3 Giovanni Caudo, l’Assessora alle politiche sociali Maria Concetta Romano e i rappresentati delle cooperative sociali e delle associazioni del territorio che per conto del municipio gestiscono i servizi per le persone disabili, il centro di Aggregazione Giovanile e la piscina comunale.

Una vasta rete di strutture sociali che con questo evento sanciscono una collaborazione operativa di rete territoriale a favore dei minori e delle persone con disabilità, che insieme svolgeranno oggi, a partire dalle ore 16, il primo laboratorio sportivo frutto del “Tavolo per lo sport integrato”, voluto dal Municipio 3 per sostenere le azioni sportive in favore dell’integrazione sociale. Sarà Andrea Bruni, responsabile del progetto “Polo dello Sport Integrato”, ad aprire l’iniziativa alla quale saranno presenti, oltre alle istituzioni locali, anche i presidenti delle associazioni aderenti: Enrico Fratini della Coop Soc Brutto Anatroccolo, Valerio Turzi dell’Associazione Arci Solidarietà, Paola Pucello dell’Associazione crawl 2000, Maria Sorbo della Coop Soc Cotrad.

Un calcio alle disparità: Stephanie Frappart prima donna arbitro agli Europei


Donne in campo. Per la prima volta una donna è stata selezionata per un Europeo. Stephanie Frappart, che in questa stagione ha già diretto diverse partite a livello nazionale e continentale, esordendo in Champions nell’incontro tra Juventus e Dinamo Kiev, è stata selezionata come arbitro di supporto e lavorerà come quarto arbitro.

Olimpiadi Tokyo, non ammessi i gesti di protesta politica


 

 

Zitto e gioca. Alle Olimpiadi di Tokyo saranno vietati gesti di protesta in campo o sul podio. Il servizio di Elena Fiorani.

Non saranno consentiti messaggi, gesti o esposizione di simboli di contenuto politico, soprattutto sul podio. È la dura presa di posizione del Comitato Olimpico Internazionale che non intende cambiare la regola 50 della Carta Olimpica che proibisce agli atleti di esibirsi in manifestazioni politiche di ogni tipo durante i Giochi.

Sulla scia delle manifestazioni per l’omicidio di George Floyd, tanti atleti del Comitato Olimpico e Paralimpico avevano invitato il CIO ad abolire questa regola o almeno a sviluppare una nuova formula che proteggesse la libertà di espressione. Dopo il rifiuto del Cio gli atleti non si danno per vinti, in base all’idea che i gesti simbolici dovrebbero essere parte integrante di una manifestazione come l’Olimpiade che promuove l’integrità dei valori dello sport e ha una forte valenza sociale.

Povertà educativa, a Roma il progetto “Arcipelago Metropolitano”


Arcipelago Metropolitano: è il progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che interverrà a Roma. Trenta mesi di attività e 5 differenti interventi: una delle isole vedrà a maggio la nascita di una vera e propria scuola calcio e l’avvio di 2 corsi di aikido per ragazze e ragazzi.

Si chiama Arcipelago Metropolitano, il progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ha come obiettivo proprio quello di contrastare la povertà educativa a Roma. In particolare, con servizi di integrazione rivolti ai minori e alle famiglie che vivono nel quadrante Est di Roma, anche nelle occupazioni abitative. Servizi gratuiti, dunque, e senza vincoli di accesso legati alla nazionalità, al domicilio o allo stato sociale.

L’idea è proprio quella di seguire il modello dell’arcipelago le cui isole saranno abitate da professioniste e professionisti in diversi ambiti, impegnati nel benessere sociale, psicologico, educativo e sportivo di chi vive in una situazione di marginalità. Un’iniziativa nata dall’alleanza tra diverse cooperative sociali con Cospexa capofila e di cui fanno parte Asinitas Onlus, Astra 19 e Rifornimento in Volo con il sostegno della Fondazione Con i Bambini e con il Dipartimento di Psicologia Clinica dell’Università La Sapienza di Roma come ente per la valutazione d’impatto del progetto. Le operatrici e gli operatori di Arcipelago Metropolitano forniranno sul campo strumenti di sostegno e daranno a bambine e bambini l’opportunità di svolgere attività artistiche, teatrali e sportive: attività che li aiuteranno a uscire dallo svantaggio educativo e daranno ai loro genitori gli strumenti per far valere i loro diritti e accompagnarli nel loro percorso di madri e di padri.

Gli interventi saranno spalmati nell’arco di 30 mesi. Si parte oggi con “l’isola della salute e del diritto”. Si tratta di un’isola mobile che si sposterà nelle occupazioni abitative di Quattro Stelle e Casal Boccone 211 per fornire consulenze personalizzate di tipo sanitario, psicologico, sociale e legale in più lingue: italiano, tigrino, arabo, francese. Darà informazioni sui servizi socio-sanitari territoriali e sulle modalità di accesso e fruizione. Nei prossimi mesi prenderanno vita e forma altre isole, sempre nel quadrante est della Capitale. Dal mese di maggio, poi partono quattro Isole: l’Isola del benessere mentale che solo in questa prima fase prevede centinaia di ore di sostegno psicologico individuale o familiare a chi ne avrà bisogno in diverse lingue: italiano, francese, inglese, arabo e bengalese.

Da giugno verrà integrata dall’intervento Compagno di viaggio per il sostegno psicologico domiciliare destinato agli adolescenti. Ci sarà poi l’Isola dello Sport che vedrà la nascita di una vera e propria scuola calcio presso la parrocchia San Barnaba oltre che l’avvio di 2 corsi di Aikido per bambine e bambini, ragazze e ragazzi, arte marziale giapponese che mette in gioco mente, corpo e spirito. La terza isola è quella della genitorialità positiva: prevede una serie di percorsi per madri e future madri che vanno dalla preparazione al parto alla gestione dei primi mesi di vita di un neonato fino al percorso di Madre e figli a scuola, un’azione prevalentemente orientata alle madri di origine straniera, che sostiene la partecipazione alla vita scolastica dei figli. Infine, ci sarà l’Isola dell’educazione e della creatività: sarà attiva da settembre 2021 e prevede decine di incontri e laboratori di pittura per bambine e bambini dai 6 agli 11 anni che vivono nelle occupazioni o nel quartiere. Ma anche corsi di teatro e laboratori di burattini.