Archivi categoria: Sport

Born to climb


Continua il percorso di didattica inclusiva che dallo scorso anno ha permesso a numerosi bambini e adolescenti con disabilità visiva di avvicinarsi agli sport legati alla montagna della provincia di Lecco. Dopo la sessione invernale, che fino a marzo vedrà i bambini impegnati in un corso di paraclimbing in palestra, il progetto prosegue con una serie di esperienze outdoor, dall’arrampicata al trekking tradizionale.

Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Peppino Vismara, è realizzato dalla Cooperativa sociale La Vecchia Quercia in collaborazione con Ragni di Lecco e Associazione Le Radici.
Si tratta di un’occasione per far conoscere alle giovani generazioni la montagna valorizzandone l’accessibilità, la bellezza nonché la sua natura di importante spazio di benessere psicofisico e relazionale. Un’attività di alto valore sportivo e sociale, promotrice di un concetto di superamento dei propri limiti che passa dall’incontro con l’ambiente e con l’ “altro” mediante l’utilizzo di differenti linguaggi comunicativi.

Giacche salvavita


Oltre 2000 ciclisti ogni anno perdono la vita sulle strade di tutta Europa. Prova a porre rimedio la Ford con l’Emoji Jacket, con cui i ciclisti potranno indicare in maniera chiara intenzioni e direzioni da prendere. L’obiettivo è trovare una soluzione efficace per ridurre le vittime su due ruote. Attraverso un telecomando montato sul manubrio della bici si potrà segnalare un pericolo, senza dover utilizzare le mani

Alleati della salute


La Fondazione “Insieme contro il cancro” e la Federcanottaggio hanno firmato un protocollo d’intesa biennale per la nascita di un progetto di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e dell’adozione di corretti stili di vita, a partire dall’alimentazione fino all’attività fisica. Il progetto è nato nel 2016 e ha coinvolto da subito Federcalcio e Associazione italiana calciatori.

Dopo il calcio, il canottaggio. Si arricchisce di un nuovo partner la prima campagna al mondo nata per insegnare agli allenatori come educare i giovani atleti agli stili di vita sani e a fare prevenzione contro il cancro. In Italia, infatti, oltre il 30% dei bambini è in sovrappeso o addirittura obeso, un adolescente su 10 fuma regolarmente e il 20% eccede nel consumo di alcol, mentre il 21% di loro è sedentario: tutti fattori che aumentano esponenzialmente il rischio di insorgenza di patologie gravi, tra cui proprio il tumore. Il progetto ‘Allenatore alleato di salute’ è nato nel 2016 e ha coinvolto da subito la Federcalcio e l’Associazione italiana calciatori, con il tecnico Massimiliano Allegri. Ora è la volta dei 30mila tesserati della Federcanottaggio. “Noi non ci occupiamo solo dei risultati sportivi, ma anche di far crescere l’atleta-persona in tutti i campi- ha spiegato il presidente della Fic, Giuseppe Abbagnale- E questa è una vera sfida perché se guardiamo le cifre parliamo di un bollettino di guerra. Per questo abbiamo l’obbligo di sensibilizzare i giovani, e la mia vicinanza a questo progetto sarà più attiva possibile, perché è un problema attuale ma che in futuro avrà ancora più incidenza e voglio essere il portabandiera di questo progetto”.
Dopo la Federcanottaggio l’obiettivo è estendere l’iniziativa a numerose altre federazioni.

Odiare non è una disciplina


Campioni e campionesse, società, associazioni, scuole e studenti uniti per dire no all’hate speech nello sport. Il servizio di Elena Fiorani
Nella Giornata mondiale contro il bullismo e il cyber-bullismo prende il via il progetto per prevenire e contrastare i messaggi d’odio online in ambito sportivo, che durerà per tutto il 2020, anno Olimpico: infatti, secondo una recente ricerca, sulle pagine Facebook delle 5 principali testate sportive nazionali tre post su quattro ricevono commenti d’odio, mentre lo sport dovrebbe essere terreno di inclusione e aggregazione sociale, veicolo di crescita e confronto. L’Università di Torino è al lavoro per elaborare un Barometro dell’odio nello sport, monitorando i principali social media e le testate giornalistiche: il report uscirà a fine marzo, ma i primi dati trasmettono numeri allarmanti. Il lavoro non sarà solo di osservazione, ma intende intercettare le varie forme di hate speech online per intervenire con risposte in tempo reale

Moto educativo


Nelle scuole elementari di Cesena torna lo sport grazie al progetto dell’associazione Benessere in Movimento che da dieci anni promuove nei ragazzi la consapevolezza dell’importanza dell’attività fisica, sia per la salute, sia come momento formativo ed educativo. Dall’inizio dell’esperienza sono ormai quasi diecimila i bambini coinvolti grazie al lavoro degli istruttori, tutti laureati in scienze motorie.

 

Anche nel 2020 gli alunni delle scuole elementari di Cesena avranno l’occasione di approcciarsi a una materia di “studio” particolarmente divertente: lo sport. Nei suoi primi dieci anni di vita la manifestazione scaturita dall’intuizione di tre sorelle cesenati (Nicoletta, azzurra di atletica leggera, Donatella e Raffaella Tozzi, cestiste che hanno esordito anche nella massima serie) ha già visto la partecipazione di quasi diecimila bambini delle scuole primarie, riscontrando un gradimento unanime fra alunni, genitori e insegnanti.
Nel 2020 i cinque esperti istruttori dell’associazione, tutti laureati in scienze motorie, coinvolgeranno nelle attività circa 900 bambini di 40 classi del quarto e quinto anno di tutti i circoli didattici cesenati. Nei cinque incontri svolti sotto la guida di Alessandro Coppari, Mattia Marconi, Stefania Medri, Federico Pagliarani e Bernardo Vaccari, ogni classe sperimenterà in forma di gioco l’apprendimento del giusto modo di correre, saltare e lanciare, i pilastri di tutti gli sport.

“Pedala e vai!”


Sono aperte le iscrizioni al progetto rivolto a tutti coloro che desiderano cimentarsi in un percorso sportivo e terapeutico, utilizzando il tandem come strumento di condivisione dell’esperienza, con guide e accompagnatori volontari, amici, parenti o operatori del servizio sanitario. La pedalata si svolgerà in Emilia Romagna ad ottobre e sarà preceduta da una preparazione specifica e da allenamenti personalizzati

Sul sito del progetto http://www.outdoor365.it/pedala-e-vai è possibile trovare la filosofia del progetto, gli obiettivi e gli step del viaggio in tandem per l’Emilia-Romagna, dal 6 al 13 ottobre 2020.
Ad ogni partecipante verrà garantito:
• L’elaborazione di una progressione individuale per la persona in difficoltà, che analizzi anche la relazione fra i partner del tandem e definisca gli obiettivi che la persona dovrà perseguire tramite il progetto;
• Uno screening psicofisico preliminare, che verifichi abilità psico-fisiche e permetta di definire un piano di allenamento / terapia psicomotoria; un piano di allenamento in gruppo, se possibile, e come singolo team.
• La partecipazione agli allenamenti di gruppo e per il viaggio: vitto, alloggio, trasferimenti in furgone / treno con il solo costo di adesione al progetto pari a 100€ a persona da versare solamente in seguito a conferma da parte dell’organizzazione.

Giochi speciali


Partono oggi a Sappada, in Friuli, le gare degli Special Olympics sugli sci. 523 atleti in rappresentanza di 58 squadre si cimenteranno nelle quattro specialità previste: sci alpino, sci nordico, snowboard e corsa con le racchette. Saranno quattro giorni in cui lo sport permetterà a persone con disabilità intellettiva di dimostrare le proprie abilità e vivere una piena integrazione nella società.

Tornano i Giochi invernali nazionali per le persone con disabilità intellettiva. La manifestazione, giunta alla XXXI edizione (la scorso anno si gareggiò a Bardonecchia), porterà sulle piste anche 147 tecnici, 102 accompagnatori e diverse centinaia di persone fra volontari impegnati nell’organizzazione e familiari al seguito. Quattro giorni di gare con l’obiettivo – come ha spiegato Alessandro Palazzotti, vicepresidente di Special Olympics Italia – «di utilizzare lo sport come mezzo per permettere alle persone con disabilita intellettiva di dimostrare le proprie abilità e come strumento per una piena integrazione nella societa, promuovendo il valore educativo e culturale dello sport stesso, coinvolgendo atleti con e senza disabilità intellettive per un mondo pienamente inclusivo».
I Giochi invernali sono dunque l’occasione per centinaia di persone con disabilità intellettiva di confrontarsi e crescere, come ha raccontato in una toccante testimonianza Tiziana Agostino, mamma di Christian Panetta, 18enne che partecipa agli Special Olympics sia nel nuoto, sia negli sport sulla neve. Lo spirito è di permettere una sempre maggiore inclusione sociale, perché – come è spiegato nel sito Internet di Special Olympics Italia «lo sport ha un gran potere. Può spostare l’attenzione dalla disabilità alla capacità, dall’isolamento al coinvolgimento. Offriamo una formazione sportiva di qualità, in stile olimpico, ed una sana competizione per le persone con disabilità intellettiva in tutto il mondo. Tutto questo è in grado di cambiare gli atteggiamenti e di cambiare la vita delle persone. Il potere di trasformazione dello sport, che infonde fiducia, migliora la salute e ispira un senso di sana competizione, è al centro di quello che Special Olympics fa. Dai regolamenti tecnici alle guide di coaching che offriamo, l’attenzione è rivolta a sport reali, alla vera e sana competizione e i risultati che si ottengono sono reali. Dal 1968, Special Olympics diffonde il suo messaggio: le persone con disabilità intellettive possono avere successo quando viene data loro l’opportunità. Tutto avviene attraverso il semplice potere dello sport».
Secondo le stime ufficiali, nel mondo ci sono 5.169.489 atleti, 627.452 famiglie e 1.114.697 volontari che ogni anno collaborano alla riuscita degli eventi Special Olympics. In Italia gli atleti con disabilità intellettive che partecipano alle attività ufficiali sono oltre 18 mila, supportati da centinaia di tecnici e istruttori e da migliaia di volontari.

In cammino


Una staffetta a piedi di 700 km per promuovere la protezione civile: il testimone viaggerà lungo l’intera punta dello stivale d’Italia grazie ai gruppi di volontari che affronteranno 37 tappe in 5 diverse province per diffondere i valori e i principi che animano le persone impegnate nella gestione delle emergenze, nella tutela dell’ambiente o, ancora, nel diffondere la cultura di prevenzione dei rischi.

Il mediano di Mauthausen


In occasione delle celebrazioni per il Giorno della memoria, viene presentato oggi a Firenze il libro di Francesco Veltri. Il servizio è di Elena Fiorani
Quella di Vittorio Staccione è una storia sconosciuta ai più. Calciatore del Torino, a undici anni entra nelle giovanili della squadra granata e poi dal 1927 al 1931 milita nella Fiorentina. Il giornalista e scrittore cosentino Francesco Veltri ha voluto raccontare la sua storia perché non è quella di un giocatore qualsiasi. Staccione abbracciò presto la militanza politica, dalla parte degli operai, degli sfruttati e degli assetati di giustizia. Una scelta che pagherà molto cara. Infatti, dopo la carriera da calciatore torna a Torino e lavora come operaio alla FIAT, attivo nei circoli socialisti torinesi viene più volte segnalato e arrestato dall’OVRA, e, in seguito agli scioperi del 1 marzo 1944, viene deportato a Mauthausen, dove morirà nel febbraio 1945. A Torino è stata collocata una pietra d’inciampo di fronte alla sua ultima abitazione, quella dove fu arrestato.

“Tutti in palla”


A Foggia la quinta edizione delle “Giornate della salute mentale”, per l’integrazione attraverso lo sport. L’iniziativa si è aperta questa mattina con l’arrivo delle persone coinvolte, sportivi, operatori e volontari. Domenica i ragazzi con disabilità assisteranno a Foggia–Cerignola allo stadio Zaccheria e lunedì 3 febbraio scenderanno in campo per il torneo di calcetto, che sarà seguito dalle premiazioni.

Domenica 2 febbraio i gruppi Anpis Puglia (composti da ragazzi/e con disagio mentale, accompagnati dai familiari e operatori), oltre ad assistere alla gara, entreranno sul terreno di gioco dello Stadio Pino Zaccheria, durante l’intervallo della partita, per ricevere i saluti dei rappresentanti FIGC e Coni Puglia. Inoltre, gli stessi tifosi, accompagneranno la presenza dei ragazzi con cori, canti e striscioni: “Lo sport come integrazione sociale, divertimento e amicizia. Un importante evento di sensibilizzazione e di lotta alla discriminazione, attraverso il quale coinvolgere la società civile ed avvicinarla alla vita e ai bisogni quotidiani delle persone affette da disagio mentale”; “Anormale è solo l’indifferenza”, e un pallone con la scritta “Sportivamente”, che sarà posizionato al centro del campo, dove le autorità tireranno un calcio all’indifferenza. I giocatori del Foggia e del Cerignola, pochi minuti prima del fischio d’inizio, indosseranno delle maglie bianche con la frase: “+ Salute Mentale + Salute delle Comunità”.
Lunedì 3 febbraio, dalle 10 alle 12.30, si svolgerà il torneo di calcetto presso la struttura sportiva “Positano”, in Via Luigi Miranda 3, dove si svolgeranno le gare dei gruppi sportivi (Centro Diurno Itaca-Troia, Centro diurno Arcobaleno Deliceto, associazione Tutti in Palla Foggia, associazione Tutti in volo Troia, Coop.Anthropos Bitonto, – Gruppo Telesforo Universo Salute, Istituto I.P.E.O.A. Manfredonia) e seguiranno le premiazioni. Si conferma la presenza del calciatore Roberto Sodero della ASD Miccoli Lecce Amputati, che giocherà con i ragazzi/e, la presenza di Monsignore Vincenzo Pelvi e il Calcio Foggia 1920