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Vivicittà nelle carceri


Grande partecipazione ieri all’interno della sezione maschile del penitenziario romano di Rebibbia. La manifestazione podistica organizzata dall’Uisp, dopo aver invaso le strade di tutta Italia, prosegue all’interno delle case circondariali col suo messaggio di sport e solidarietà. Mercoledì nuovo appuntamento nel reparto femminile.

Cammina Orobie


Sarà inaugurato domani il percorso, accessibile anche alle persone in carrozzina. Alla fine del sentiero, sui Colli di San Fermo, nel Bergamasco, un belvedere con tavole orientative consultabili anche da seduti. Il servizio di Elena Fiorani. (sonoro)

La montagna per tutti, anche per chi raggiunge la vetta spingendo
autonomamente una carrozzina. È questo ‘Cammina Orobie’, l’evento
promosso dalla Fondazione Angelo Custode, dal Cai e dell’Associazione
Nazionale Alpini di Bergamo per permettere alle persone con disabilità
di vivere la montagna insieme a tutti gli altri, seppur con ‘passo
diverso’. Le opere relative al primo tratto sono nella fase finale e sui
Colli di San Fermo è tutto pronto per l’inaugurazione. Il progetto vuole
valorizzare e rendere fruibile a tutti un angolo della Val Cavallina
particolarmente suggestivo e panoramico, vicino al Monte Ballerino. Un
punto nel quale convergono diversi sentieri e stradine provenienti dai
paesi della valle che costituiscono i Colli di San Fermo. E i lavori
realizzati nel percorso dai Colli lo rendono accessibile a tutti: dai
bambini agli anziani, alle persone in carrozzina

Volata del cicloturismo


Sempre più diffusa in Italia la scelta di itinerari e vacanze sulle due ruote a pedali. Nel 2018 le presenze rilevate tra strutture ricettive e abitazioni private ammontano a 77,6 milioni, pari all’8,4% dell’intero movimento turistico italiano.

Pallalpiede


Storica impresa della Polisportiva Padova che, pur impossibilitata a giocare in trasferta, ha vinto per la prima volta nella sua storia il campionato di terza categoria. La squadra di detenuti del carcere cittadino non potrà entrare ufficialmente nell’albo d’oro ed essere promossa in seconda categoria, ma l’impresa va al di là del risultato sportivo, esempio di come il calcio possa diventare azione di recupero.

Oltre il risultato


Si è giocata ieri a Monza la prima edizione della “Coppa del Mondo del Lavoro”, evento calcistico per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sicurezza. Il torneo ha rappresentato l’esordio della Nazionale Safetyplayers, prima in questo genere che intende contribuire a fermare la strage silenziosa delle morti bianche.

La Nazionale Italiana Sicurezza sul lavoro, Safetyplayers, è la prima al mondo in questo genere, e rappresenta il primo seme lanciato a livello mediatico, per operare una vera e propria rivoluzione culturale: trasformare un tema visto come un peso, un obbligo, in un valore condiviso. Per il quale tutti siamo chiamati a fare il tifo. Nello storico stadio «Sada» di via Guarenti, sono scesi in campo la squadra del Comune di Monza, capitanata dal Sindaco e dall’Assessore allo Sport, la Nazionale dei Vigili del fuoco e la rappresentativa «Medicuore» dei Medici di Monza e Brianza. L’incasso servirà per finanziare un progetto di sensibilizzazione nelle scuole del territorio, denominato «School Safety Tour – a scuola con la Nazionale Italiana Sicurezza sul Lavoro».
“L’iniziativa dei Safetyplayers, ha spiegato l’Assessore allo Sport, è in linea con l’obiettivo di questa Amministrazione: promuovere la cultura della sicurezza tra i lavoratori, siano essi dipendenti o imprenditori. Lo strumento è lo sport che ha uno straordinario valore educativo. È patrimonio di tutti gli uomini e di tutte le classi sociali ed è, quindi, una «voce» potente per «parlare» con le persone, soprattutto con i più giovani.

In your shoes


Torna per il terzo anno l’iniziativa di solidarietà e sport per tutti. A maggio un gruppo di ragazzi consegneranno agli studenti della St. Patrick High School di Iten, in Kenya, scarpe da running usate, raccolte tra runners di diverse città italiane e europee. Quest’anno ha aderito anche il campione di atletica leggera Andrew Howe, donando le sue calzature.

In moto


Si chiama Orangogo ed è il motore di ricerca degli sportivi che raccoglierà tutti i campi estivi italiani per aiutare i genitori a trovare il posto migliore per tenere occupati i bambini in modo intelligente durante le vacanze. Un’occasione di fare un’attività fisica contro la sedentarietà.

 

Se da un lato “i dati Istat confermano che l’Italia è tra i Paesi più sedentari d’Europa – spiega Giulia Pettinau, fondatrice di Orangogo, il motore di ricerca e mappatura degli sport in Italia e maggior player nazionale nel settore – dall’altro, a partire dagli anni 2000, l’offerta di attività estive all’insegna dello sport per minori è esplosa. L’estate può diventare l’occasione per recuperare il tempo perduto durante l’anno e avvicinare i nostri figli allo sport in modo soft, vario nelle attività e ricco di nuove relazioni di valore”.
Mamme e papà di tutta Italia potranno in pochi click visualizzare dettagli su turni, orari, prezzi e disponibilità di ogni campo estivo, scegliere il più adatto al proprio bambino, prenotare e pagare direttamente online. Una ricerca personalizzabile filtrando in base alla geolocalizzazione dei campi, tra Italia ed estero, mare e montagna, città o natura; con schede dettagliate che riportano anche informazioni relative, ad esempio, a pasti, materiali, attività in programma e istruzioni riguardanti esigenze specifiche, a partire dalla celiachia.
Una mappa online alla quale hanno aderito, a soli 18 mesi dal suo ingresso sul mercato, oltre 11.000 tra associazioni e società sportive da tutta Italia in oltre 1.300 comuni, posizionandola così come il maggior player nazionale nel settore.

Sport e cultura senza barriere


È online la mappa regionale Emilia Romagna Aics delle attività per persone con disabilità. Il servizio di Clara Capponi. (sonoro)

Si tratta di una mappa interattiva delle associazioni che offrono attività sportive e culturali per l’inclusione sociale delle persone con disabilità. L’iniziativa rientra nel progetto Sporth@llo sostenuto dalla Regione Emilia Romagna e dal Comitato Italiano Paralimpico, grazie a cui nei mesi scorsi è stata realizzata una vera cartina geografica delle “strutture” senza barriere. La mappa offre una panoramica divisa provincia per provincia di tutte le associazioni che prevedono attività e corsi rivolti a disabilità sia fisiche che intellettivo-relazionali, dalla velaterapia ai corsi di allenamento per persone con sindrome di Down, dalla biodanza per persone con difficoltà relazionali allo yoga per tutti, fino ai laboratori creativi, culturali, teatrali. Il progetto prevede anche formazione per i tecnici accompagnatori e percorsi di sensibilizzazione nelle scuole.

Giochi per tutti


Presentate a Milano le Winter Deaflympics 2019, le Olimpiadi invernali dei sordi. L’evento, giunto alla 19esima edizione, si terrà dal 12 al 21 dicembre tra Valtellina e Valchiavenna. Sono attese oltre cinquemila persone: un migliaio di atleti e quattromila tra accompagnatori, componenti delle squadre e spettatori. Alle sei discipline tradizionali, sci alpino e di fondo, snowboard, hockey su ghiaccio e curling, si aggiungono gli scacchi.

I Giochi saranno organizzati dalla Federazione Sport Sordi Italia (FSSI) che è affiliata al Comitato Italiano Paralimpico (CIP), con il sostegno dell’associazione Cancro Primo Aiuto. L’evento è stato presentato al 39° piano di Palazzo Lombardia, alla presenza del presidente e del vicepresidente della Regione, degli assessori agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni e allo Sport e Giovani e del sottosegretario alla Presidenza con delega ai Grandi eventi sportivi.

No hate speech


Contrastare il linguaggio d’odio, la violenza e il razzismo. È l’obiettivo della nuova campagna sociale presentata a Verona. L’iniziativa è promossa da Astoria wines e realizzata in collaborazione con il Centro italiano aiuti all’infanzia, e patrocinata dal Coni.

 

Eyob Faniel, Najla Aqdeir, Yohanes Chiappinelli, Yassin Bouih, Eusebio Haliti e Noemi Batki, sono gli atleti italiani protagonisti della campagna “No hate speech”, realizzata da Astoria Wines con la collaborazione di CIAI e il patrocinio del CONI. “Siamo lieti di aver collaborato a questa importante iniziativa, perché su temi come il razzismo, la discriminazione, l’odio sociale, non bisogna mai abbassare la guardia”, ha affermato Paola Crestani, presidente della Ong CIAI. “No Hate Speech” vuole accendere i riflettori sul fenomeno dilagante dell’odio che si diffonde attraverso i social network e che prende spesso di mira gli atleti. Il video, che si intitola “Speak out against hate speech – atleti contro il razzismo”, verrà diffuso soprattutto attraverso i social network. Protagonisti sono sei atleti italiani di origine straniera, che partendo dagli insulti ricevuti rispondono raccontando in modo positivo il loro essere italiani e la loro passione per lo sport e la maglia azzurra. Il video farà da traino a un progetto più ampio: un bando rivolto a filmmaker e videomaker di tutta Italia, a supporto di progetti a tema “No Hate Speech”, con l’obiettivo di favorire l’idea di integrazione.