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OrangoGo


È il progetto della omonima startup torinese per promuovere l’attività fisica per tutti, in particolare per i bambini. Si tratta di un database che fornisce informazioni su società sportive, indica se l’attività può essere svolta anche da chi ha disabilità e in futuro servirà anche per prenotare lezioni di prova.

 

Cambiare prospettiva


Secondo l’Istat sono 20 milioni gli italiani che fanno sport mentre 23 milioni sono i sedentari, ovvero il 26,5% della popolazione che non pratica una disciplina ma svolge attività come lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta o il giardinaggio.

Palla al centro


L’A.S.D. Divertime affronterà il campionato di calcio di quarta categoria con la maglia della Sampdoria: la società, infatti, ha accolto la formazione genovese composta da ragazzi con disabilità intellettivo-relazionali che scenderanno in campo insieme ad altre realtà capitanate da Genoa, Spezia, Virtus Entella e Alessandria.

Un canestro di solidarietà


Nella Legge di Bilancio arriva la norma che consente di tesserare gli atleti senza cittadinanza italiana della Tam tam Basket di Castelvolturno. La felicità dei ragazzi coinvolti. (sonoro)

Cardio race


Domenica si tiene a Roma la terza edizione della corsa per la lotta alle cardiopatie. Andrea Costanzo, presidente Sanit, descrive ai nostri microfoni gli obiettivi dell’iniziativa. (sonoro)

Crazy for football


Quattro mani, quelle di Volfango De Biasi e Francesco Trento, per raccontare una bella storia di riscatto e del potere salvifico dello sport. Il libro, edito da Longanesi, è il resoconto dell’avventura di 12 pazienti con forte disagio mentale, protagonisti in Giappone del primo Mondiale di calcio a 5.

Accolti sul campo


Esordio nel campionato di terza categoria per la Tre Fontane, squadra di calcio formata interamente da richiedenti asilo ospiti nei centri d’accoglienza gestiti dalla omonima cooperativa sociale in provincia di Roma. Sono 25 i giocatori coinvolti nel progetto di integrazione sociale e sportiva. L’As Roma ha donato materiale tecnico e biglietti per l’Olimpico.

Il gol più bello


Alcuni calciatori della Fiorentina hanno effettuato il percorso esperienziale allestito da Save the children a Milano: indossati i visori Hololens, hanno percorso l’itinerario lungo il quale si incontrano virtualmente vittime di guerra, bimbi malnutriti, famiglie in fuga da guerre o da calamità naturali. L’iniziativa rilancia la campagna “Fino all’ultimo bambino”.

 

Solo nel 2016, nel mondo, grazie a questa campagna, l’Organizzazione ha raggiunto 21 milioni di bambini con i suoi programmi di salute e nutrizione. Anche quest’anno è possibile sostenere la campagna attraverso il numero solidale 45544, attivo fino al 5 novembre.
Da otto anni sulle magliette della Fiorentina, oltre allo sponsor, compare anche il logo di Save the children. La squadra fiorentina ha così sostenuto progetti di salute materno infantile che hanno raggiunto centinaia di migliaia di bambini in Etiopia.

Campioni fuori dal campo


Novak Djokovic, ex numero uno del mondo del tennis, aprirà nel 2018 in Serbia il suo terzo ristorante, dopo quelli di Belgrado e Montecarlo, ma questo sarà diverso: si tratta di una mensa per i poveri e servirà solo cene. Da 10 anni il tennista gestisce anche una fondazione rivolta all’istruzione dei bambini in condizioni di disagio sociale.

 

“Il denaro non è un problema per me. Ho guadagnato abbastanza per sfamare tutta la Serbia, penso che meritino questo dopo tutto il sostegno che mi stanno dando”, ha dichiarato Djokovic. L’iniziativa si affianca infatti alla Novak Djokovic Foundation, ente benefico attivo da 10 anni e destinato ai bambini meno fortunati, con l’obiettivo di favorirne l’istruzione. Fino a oggi, la Novak Djokovic Foundation ha aiutato oltre 20.000 bambini, formato 1.322 insegnanti, sostenuto 683 famiglie e 37 scuole.

 

L’importante è partecipare


Saranno più di 600 gli atleti protagonisti dei Giochi Europei Paralimpici Giovanili, in programma in Liguria fino a domenica. Il servizio di Elena Fiorani.

Le emozioni sono iniziate con la cerimonia d’apertura e la sfilata delle 25 delegazioni che fino a domenica, tra Genova e Savona, si contenderanno i titoli paralimpici nelle otto discipline del programma dei Giochi. “Noi decliniamo lo sport per cambiare la percezione della disabilità in Italia e nel Mondo: – ha detto il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli – dietro ogni pagina di cronaca sportiva, ci sono storie di speranza che noi vogliamo far conoscere per allargare la famiglia degli sportivi del Comitato Paralimpico”. La prima medaglia d’oro per l’Italia è arrivata dal judo non vedenti con Simone Cannizzaro. le altre 7 discipline sono calcio a 7; goalball; boccia; tennistavolo; vela; atletica e nuoto.