Costruire benessere insieme – “Roma, sport sociale” è un docureportage che racconta sei storie in cui vicende sportive e personali, legate a sei luoghi sportivi romani di forte identità socio-culturale, si intrecciano e diventano un unicum con la palestra, il campo, la piscina che le hanno viste nascere e crescere a Montagnola, Corviale, Montespaccato, Tuscolano, Celio e Tor Marancia.
Sport e diritti delle donne: il Sudafrica sostiene il boicottaggio dell’Afghanistan nel torneo di Cricket
Il ministro dello Sport sudafricano ha dato il suo sostegno alle richieste di boicottaggio dell’Afghanistan in occasione dell’International Cricket Council Champions Trophy in Pakistan, in risposta alla repressione del governo talebano
“Donne di altri mondi”: la storia dell’allenatrice che sfida gli stereotipi culturali
Donne di altri mondi. E’ il titolo del documentario che racconta la storia di Alessandra Campedelli, allenatrice della nazionale femminile di pallavolo, prima iraniana e poi pakistana. Il servizio di Elena Fiorani
Un viaggio attraverso lo sport, i diritti delle donne e la resilienza in Iran e Pakistan: è questo il cuore del documentario, realizzato e distribuito dalla DRC productions. L’obiettivo del progetto è raccontare una storia di inclusione e cambiamento sociale, evidenziando come lo sport possa diventare uno strumento di emancipazione femminile anche in contesti dove i diritti delle donne sono limitati. Campedelli, attraverso il suo lavoro, sfida stereotipi culturali e sociali, offrendo alle atlete un’opportunità di crescita e di visibilità. Il documentario si propone come uno strumento educativo per promuovere una cultura dell’uguaglianza e della partecipazione attiva, infatti verrà portato nelle scuole italiane, per stimolare una riflessione su diritti e libertà e offrire ai giovani un punto di vista differente
Donne saudite al Rally Dakar: un passo storico per lo sport
Le cittadine dell’Arabia saudita aprono un nuovo capitolo per le donne nello sport con la partecipazione al Rally Dakar che ha visto un aumento della presenza femminile saudita, sia come piloti che come membri dei team.
Il commovente coming out del campione polacco di sci Andrzej Stekala
Il 29enne polacco Andrzej Stekala, saltatore con gli sci, ha scelto di onorare la memoria del compagno scomparso recentemente facendo coming out con un messaggio su Instagram. L’atleta ha vinto il bronzo a squadre ai Mondiali del 2021 e con l’inizio di questo nuovo anno ha deciso, dopo 8 anni di relazione, di dichiarare al mondo la propria omosessualità.
Grande successo per il Campionato Nazionale AiCS di Atletica Indoor, il paralimpico protagonista
Quasi 800 atleti, oltre 1.500 persone tra pubblico, tecnici sportivi e protagonisti della pista di atletica per una grande iniziativa di sport e condivisione. Sono i numeri del sesto Campionato Nazionale AiCS di Atletica Indoor concluso domenica ad Ancona che per la prima volta ha ospitato il Campionato Nazionale Paralimpico.
Amnesty contro la Supercoppa a Riad: il calcio come strumento di propaganda saudita
È partito a Riad il torneo per assegnare il trofeo italiano tra Inter, Atalanta, Juventus e Milan. Secondo Amnesty International l’obiettivo dell’Arabia Saudita è sempre lo stesso: usare lo sport, in particolare il calcio, come strumento di politica estera per promuovere la parte buona di sé e far dimenticare la pessima situazione dei diritti umani.
Il calciatore Omeonga denuncia violenza e razzismo della polizia
Il calciatore belga Stephane Omeonga ha denunciato sui social di essere stato vittima di un episodio di violenza e razzismo da parte della polizia italiana all’aeroporto di Fiumicino. L’atleta è stato prelevato dall’aereo, trattenuto in carcere e picchiato. “Come essere umano e come padre – ha scritto – non posso tollerare alcuna forma di discriminazione”.
Legge di Bilancio: addio al fondo triennale per lo sport femminile
Brutte notizie per lo sport femminile nel nostro paese. L’attuale Governo, nell’ambito della Legge di Bilancio di fine anno, ha bocciato il rifinanziamento del fondo triennale istituito attraverso il cosiddetto “decreto Nannicini”