Su Produzioni dal Basso, piattaforma italiana di crowdfunding, attiva la campagna di raccolta fondi a favore della Nuova Periferia Polivalente. L’esperienza nata dall’occupazione degli impianti sportivi de La Fontina a Pisa, dopo oltre un decennio di abbandono e inutilizzo. Dal 2012 gli occupanti hanno pulito l’area destinandola utilizzo sportivo e sociale, con attività gratuite.
Proprio in questi giorni, la Provincia di Pisa, ente proprietario degli impianti, ha riconosciuto il valore sociale di questa esperienza, procedendo con l’assegnazione diretta della polisportiva agli occupanti.
La campagna di crowdfunding ha l’obiettivo di portare a termine ulteriori interventi di ripristino dell’area, mantenendone la natura di spazio sociale e popolare. La Nuova Periferia Polivalente nasce infatti per promuovere lo sport come fondamentale strumento di aggregazione sociale: per questo motivo è importante creare spazi in cui chiunque possa svolgere – liberamente e in maniera del tutto gratuita – attività sportive e ludico-ricreative. E’ questo l’obiettivo che si è voluto raggiungere attraverso l’occupazione e l’autogestione dei campi di La Fontina: quello di affermare e rilanciare l’idea di città come “spazio di gioco” aperto e condiviso, a partire dalla restituzione di uno spazio abbandonato collocato tra due quartieri popolari pisani, quello di Pratale e quello, appunto, di La Fontina. Dal 2012 i “campini” de La Fontina sono tornati ad essere un parco pubblico dove i bambini possono giocare in piena libertà; uno spazio dove poter portare a passeggio i propri animali domestici e dove a chiunque è data la possibilità di fare una partita a calcio, a basket o a tennis in maniera gratuita. In questi sette anni le iniziative organizzate sono state numerose, e hanno spaziato dai corsi di arti marziali, di yoga e di sollevamento pesi, fino alle proiezioni di film e documentari. Non sono mancate ovviamente le feste e i momenti puramente aggregativi e ricreativi, volti soprattutto a coinvolgere gli abitanti dei quartieri adiacenti andando anche al di là della mera pratica sportiva. Per continuare a rendere i “campini” uno spazio sociale, gratuito e popolare, utilizzabile anche in orario serale, è necessario innanzi tutto mettere in sicurezza la struttura, per poi procedere con l’illuminazione delle aree di transito e dei campi da gioco. Da qui, l’idea di lanciare una raccolta fondi su Produzioni dal Basso, con un aiuto davvero speciale: Zerocalcare, infatti, ha disegnato il nuovo logo dello spazio, diventato anche l’immagine simbolo della campagna di crowdfunding.
La palestra di tutti
A Scampia, nel Napoletano, la struttura del maestro di judo Gianni Maddaloni, padre del campione olimpico Pino, darà la possibilità a 1400 atleti con disagio socio-economico di praticare sport gratuitamente. “Da oggi – racconta – nessuno più pagherà una retta ma solo una tassa di solidarietà da 10 euro”. Il tutto grazie ad un contributo da 150mila euro della Regione Campania.
Impara l’arte
All’interno del penitenziario bolognese della Dozza i detenuti costruiscono bilancieri e manubri per l’attività in palestra. Il servizio di Elena Fiorani. (sonoro)
Nel carcere della Dozza di Bologna c’è una squadra maschile di rugby e ad ottobre ha debuttato anche un team femminile di pallavolo. Ma all’interno del penitenziario non mancano i detenuti impegnati nell’attività sportiva che più facilmente viene collegata all’immaginario del carcere: l’allenamento con i pesi. Ci sono Infatti due palestre ma non è semplice far arrivare gli attrezzi che servono così, usando tornio e fresa a costruire bilancieri e manubri ci pensano i detenuti stessi. Ma non è la prima volta che l’officina dei detenuti-operai si mette a disposizione delle esigenze di chi nel carcere fa sport. Un anno fa infatti fu realizzata anche la macchina da mischia per la squadra di rugby
In vetta
Si è svolta nel corso della Giornata Internazionale della Montagna, la posa della prima pietra della futura Casa della Montagna di Amatrice. Un luogo ricreativo, sociale e culturale, con al suo interno una palestra per l’arrampicata e zone di informazione. L’iniziativa è promossa da Anpas e Cai.
Un sogno in movimento
Oggi a Pantalla, in provincia di Perugia, la presentazione del libro con le testimonianze degli utenti della palestra di rieducazione cardiologica dell’ospedale locale. Il testo nasce dalla collaborazione tra Usl 1 umbra ed Associazione Nazionale Attività Motoria.
Nel libro viene analizzato in maniera più dettagliata l’aspetto sociale che ruota intorno alla palestra. “Attraverso le testimonianze delle persone che nel corso degli ultimi tre anni si sono avvicendate nei nostri centri – spiegano gli ideatori – i miglioramenti fisici, possono essere contestualizzati anche sotto un aspetto socio-piscologico, che risulta evidente nelle parole trascritte in questo volume, e che va a rafforzare e il concetto oramai acclarato che per raggiungere gli obiettivi di salute e miglioramento dello stile di vita, oltre all’attività fisica intesa come terapia, è fondamentale anche curare l’aspetto psicologico.
Solidarietà sotto rete
La Nazionale italiana volley sorde scende in campo per i colleghi africani. Due atlete azzurre sono andate in Ghana per conoscere i pallavolisti locali e hanno deciso di sostenerli nell’impresa di partecipare alle Olimpiadi silenziose 2021. Infatti, non hanno potuto giocare nell’edizione del 2017 per mancanza dei fondi necessari ad acquistare il materiale tecnico e pagare le spese di viaggio.
Un anno fa le pallavoliste della Nazionale italiana volley sorde stavano per disputare la finale contro il Giappone alle Deaflympics, le Olimpiadi per atleti sordi. “Dopo il nostro video, gli atleti del Ghana ci hanno contattato per chiederci un sostegno”, racconta Loredana Bava, direttore tecnico della Nazionale di pallavolo femminile sorda, a Maria Gabriella Lanza, per l’articolo che è stato pubblicato sulla rivista mensile SuperAbile Inail. “Nel loro Paese la sordità non ha un riconoscimento giuridico – continua – non è equiparata alle altre disabilità e gli atleti non hanno i fondi necessari per acquistare il materiale tecnico, l’abbigliamento, i palloni, le reti, per organizzare ritiri collegiali e per pagare le spese di viaggio, vitto e alloggio durante le Olimpiadi”. Le ultime Deaflympics, nel 2017, hanno visto la partecipazione di 92 Paesi, per un totale di 3.181 atleti sordi provenienti da tutto il mondo. Il Ghana Deaf Volleyball Association è riconosciuto dal National Sports Authority (Nsa), insignito dal ministero della Gioventù e dello sport (Moys – Ministry of youth and sports), affiliato all’Icsd (Comitato internazionale degli sport dei sordi) e al Cads (Confederation of African Deaf Sports). Da molti anni l’associazione è alla ricerca di collaborazioni per supportare le squadre di pallavolo. Per sostenere concretamente la Nazionale maschile e femminile di atleti sordi del Ghana e aiutarli a partecipare alle prossime Olimpiadi 2021, si può scrivere al Ghana Deaf Volleyball Association alla mail ghadeafvolleyballassociation@gmail.com.
In cima
È partito un crowdfunding per il progetto che, grazie a particolari biciclette, permetterà anche alle persone con disabilità di ammirare uno dei panorami più belli d’Italia. La start-up e-Stelvio è nata ad aprile 2018 e ha già coinvolto, grazie alle sue 30 e-bike, a oltre 2mila persone. Le e-handbike si potranno guidare con il solo utilizzo della mani e saranno affittate al prezzo simbolico di un euro.
Natura, sport, lunghe giornate passate in famiglia o con gli amici.
Tutto sembrava perfetto, ma mancava la parte migliore: permettere di fare queste gite proprio a tutti. Per questo è nato il progetto in crowdfunding sulla piattaforma Eppela all’interno della call Nastro Azzurro Crowd.
“L’idea è nata perché volevo dare la possibilità a quante più persone di godersi la montagna lasciando la macchina a valle – ha commentato il fondatore, Enrico Maccarini – Durante l’anno però sono nate varie esigenze, mi sono reso conto che i disabili non avevano la possibilità di utilizzare le bici e questo comportava anche un disagio per gli accompagnatori. Da lì, quindi, un’altra idea: quella di affittare biciclette anche per persone con disabilità.
Alla ricerca dello sport possibile
Inizia oggi ad Assisi il meeting del Centro sportivo italiano con 500 dirigenti. Il servizio di Elena Fiorani. (sonoro)
Incontri, laboratori ed approfondimento sulla pratica sportiva e un focus speciale sulle questioni politiche: ci sarà questo e molto altro nei tre giorni dedicati allo sport sociale, che il Csi vivrà fino a domenica 9 per il Meeting Nazionale Dirigenti, che aprirà le celebrazioni per i 75 anni dalla fondazione. L’evento sarà l’occasione per riflettere sul ruolo del Centro sportivo italiano nel contrasto alla povertà educativa e sulla funzione sociale delle società sportive sui territori. Nel pomeriggio di sabato in programma il convegno dal titolo “Il Csi una storia, un dono. Lo sport come bene relazionale e il valore dell’associazionismo”, mentre in serata si svolgerà la fiaccolata-pellegrinaggio dalla Porziuncola in Santa Maria degli Angeli fino alla Basilica superiore di San Francesco. Domenica le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale Vittorio Bosio.
Accosto vincente
Si gioca domani a San Benedetto del Tronto un torneo di bocce per atleti con disabilità. Parteciperanno un’ottantina di persone, ospiti di centri sociali del territorio marchigiano e abruzzese. L’obiettivo è offrire l’opportunità di trascorrere una giornata di amicizia e divertimento, e favorire la crescita personale e l’autostima.
La manifestazione è organizzata dalla Bocciofila Sambenedettese in collaborazione con il Comune di San Benedetto del Tronto (Servizi Sociali), la coop. Biancazzurro e il Cser Arcobaleno di San Benedetto del Tronto, presso il bocciodromo coperto di via Sgattoni. Il torneo, che si tiene per la prima volta nella provincia di Ascoli Piceno, fa parte del circuito di tornei di bocce per diversamente abili organizzati da anni dalle bocciofile delle Marche.
Sociolimpiadi
Si gioca domani a Padova la seconda edizione del torneo di volley promosso dall’Uisp con il locale Dipartimento per la salute mentale. Parteciperanno utenti ed operatori al fianco di giocatori del campionato di pallavolo amatoriale. I partecipanti si confronteranno anche in una varietà di giochi ed attività motorie, all’insegna della socializzazione.




