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Miniera attiva


mountain-biking È il progetto presentato a Urbino che opererà nel turismo sportivo al fine di ottimizzare e “destagionalizzare” il tasso di occupazione del territorio del Montefeltro, proponendo iniziative all’aria aperta con particolare attenzione a nordic walking e mountain bike. Si promuoverà un turismo lento, eco-turistico ed ecosostenibile.

Il progetto promosso dalla Scuola di scienze motorie dell’Università di Urbino, l’ASUR , il Comitato territoriale Uisp di Pesaro-Urbino e A.S.D. Cultura in movimento, si articola su alcuni punti cardine che sono la formazione di personale qualificato, la manutenzione dei sentieri del territorio, gli aspetti medico scientifici e l’organizzazione di eventi ed incoming sportivo. “Il nordic walking è un’attività sportiva che prevede la camminata veloce svolta utilizzando bastoni appositamente studiati, simili a quelli utilizzati per lo sci di fondo – spiega Michele Piersantini, ideatore del progetto – Cominceremo già dal primo weekend di marzo (4/5 marzo) con un corso di formazione per acquisire le conoscenze necessarie del nordic walking moderno e del suo insegnamento per ottenere la qualifica di tour Leader”. “Garantire la massima collaborazione della Uisp – conclude Simone Ricciatti, presidente Uisp Pesaro-Urbino – poiché si tratta di uno sport economico ed ecologico, nel rispetto dell’ambiente che ha una ricaduta positiva sul territorio. Lavoreremo con gli organizzatori per creare un circuito che possa valorizzare l’intero territorio e le eccellenze che lo caratterizzano. Oltre a questo è uno sport che porta benefici concreti: il corretto uso dei bastoni ha come conseguenza la riduzione del carico sulle articolazioni come caviglie, ginocchio, colonna vertebrale, che lo rende particolarmente indicato per tutti coloro che devono recuperare da traumi o che soffrono di patologie alle articolazioni”. Tutte le info dei corsi e passeggiate sul sito www.cortedellaminiera.it

Balnearia


balneariaSi concluderà mercoledì la manifestazione fieristica dedicata alla balneazione che si svolge a Carrara. Ampio spazio al progetto “Mare senza barriere”, con l’iniziativa “In barca con i 5 sensi”, una escursione multisensoriale in mare, destinata a persone con disabilità differenti.

Regoliamoci


"REGOLIAMOCI  LE REGOLE DEL GIOCO PULITO: LEGA B, SPORTRADAR E ICS Contro il MATCH Fixing - Incontro con il PisaÈ il nome del tour promosso dalla Lega B, con Sportradar e Istituto per il credito sportivo, per combattere il match fixing. Dopo le tappe di Avellino e Salerno, l’ultima sosta è stata a Verona. Il servizio di Elena Fiorani.

 

Il progetto verte sui temi della credibilità e della reputazione, centrali per ogni attività imprenditoriale ma, in particolare, per chi si confronta con la passione della gente. Ecco perché, per il 3° anno consecutivo, la Lega di serie B ha dato vita all’iniziativa “Regoliamoci – Le Regole del Gioco Pulito”. Le 22 Società del Campionato di Serie B saranno coinvolte in sessioni formative dedicate al tema delle frodi sportive, con la partecipazione dei tesserati della prima squadra, settore giovanile, staff tecnici, dirigenti e collaboratori. il Tour è anche l’occasione per rilanciare l’invito al Governo di portare avanti la proposta della Lega B, sull’inasprimento delle pene per i soggetti colpevoli di frode sportiva e raccolta abusiva di scommesse, che prevede il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei beni che costituiscono il profitto della condotta illecita e la responsabilità anche in sede penale per le Società.

SciAbile


OLYMPUS DIGITAL CAMERAÈ un progetto di inclusione sociale attivo dal 2003 con una scuola di sci per persone con disabilità a Salice d’Ulzio, in provincia di Torino. Da allora ha portato oltre mille persone sulla neve ed erogato oltre 10.000 ore di lezioni gratuite. Testimonial del progetto fin dal suo esordio Alex Zanardi.

SpecialMente è il progetto di responsabilità sociale d’impresa di Bmw Italia. Il nome del progetto, nato dalla collaborazione con Dynamo Camp e Ospedale San Raffaele di Milano è diventato il simbolo dell’impegno di Bmw Italia in tema di inclusione sociale, dialogo interculturale, sicurezza stradale. La partecipazione ai corsi è aperta a disabili con deficit motori, sensoriali e psichici. La scuola fornisce in dotazione agli allievi gli strumenti e i mezzi necessari alle attività proposte, come mono-sci, bi-sci, stabilizzatori, slitte speciali o ferma punte, megafono per non vedenti e attrezzature per lo snowboard. Il successo di questa iniziativa è reso possibile dall’attivo impegno dei maestri della Scuola sci Sauze d’Oulx Project, il cui obiettivo è quello di fornire ai partecipanti del corso una completa autonomia e libertà sulle piste da sci. Lo skipass è fornito a prezzo ridotto dal comprensorio sciistico della Via Lattea. Emiliano Malagoli ha perso la gamba destra nel 2011 in un incidente stradale in moto e ha fatto di quell’incidente una ragione di vita. Una nuova vita, che l’ha portato a dedicarsi di più agli altri, e a fondare la Onlus Di. Di. Diversamente Disabili e a creare con Chiara Valentini la Fimpar, Federazione Italiana Motociclistica Paralimpica. Obiettivo: rimettere in sella i motociclisti che hanno subìto un’amputazione. Oggi Emiliano si è lanciato in una nuova sfida: tornare a sciare sullo snowboard con Progetto SciAbile. “È stata una gioia incredibile tornare sulla tavola da Snowboard – ha sottolineato Emiliano – l’entusiasmo, la passione e la professionalità che trasmettono i maestri è contagiosa, non avrei mai smesso”.

A segno


samb tifo 5La Sambenedettese ha donato a 44 bambini di Accumoli, Amatrice ed Arquata le magliette personalizzate ed autografate dai calciatori rossoblù. Ai ragazzi iscritti alla scuola calcio è stato regalato anche un borsone contenente il kit completo di rappresentanza.

 

Il giro panoramico è proseguito poi con l’ingresso negli spogliatoi e l’accesso al terreno di gioco dove i piccoli ed i loro genitori hanno incontrato alcuni calciatori rossoblù, con loro hanno effettuato qualche passaggio ed, infine, una sequenza di rigori con in porta il capitano della Samb. Ad attenderli in sala stampa, al termine del momento ludico, il mister rossoblù Stefano Sanderra il quale ha illustrato ai bimbi le regole per diventare un buon calciatore e risposto alle curiosità poste nel corso del dibattito. Infine, la consegna, a ciascun bimbo, di una maglietta autografata e personalizzata, da parte di capitan Pezzotti e di Mancuso.

Montepacini Soccer Dream


calcio234234134È il nome della squadra di calcio formata da ragazzi e ragazze con disabilità ed alcuni richiedenti asilo, nata dall’esperienza della Fattoria sociale di Fermo che unisce progetti e laboratori sulla cura degli animali e degli orti ad un centro socio-educativo-riabilitativo. Dallo scorso maggio giocano nel campionato del Csi per affermare il diritto a pari opportunità, autonomia ed indipendenza.
Da qui è iniziata l’avventura del Montepacini Soccer Dream, un’avventura impegnativa ma dal fortissimo significato sociale:. In campo i risultati faticano ad arrivare: la squadra è ultima in classifica e ha perso tutte le partite fin qui disputate, ma il dato sportivo ha un valore del tutto relativo: “E’ un movimento importante e significativo, che fa divertire noi che facciamo i tutor, loro che sono i principali artefici del progetto e i genitori che ci seguono costantemente – afferma Francesco Da Dio, l’allenatore della squadra -. Non abbiamo vinto mai, ma tutte le volte che giochiamo vinciamo per altri motivi”.
“Quando i nostri ragazzi escono dal campo sorridendo o esultano come se avessimo vinto i mondiali quando segniamo quattro gol, pur incassandone magari dieci, allora quelle partite non sono perse – conferma Gianni Cesca, fotografo della squadra e padre di Alex, uno dei giocatori – Quando mi hanno detto che volevano fare il campionato CSI pensavo non fosse possibile, invece poi mi sono dovuto ricredere. Gli ideatori del progetto hanno avuto una lungimiranza senza pari, questa è vera e propria inclusione. I ragazzi si divertono perché il calcio per loro era un sogno”.

Calcio contro il razzismo


1442031143384Si riunisce oggi a Roma il gruppo dirigente della rete Football Against Racism in Europe per confrontarsi sulle esperienze europee di inclusione attraverso il gioco. L’incontro è promosso da Uisp e Liberi Nantes e gode del patrocinio dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Interverranno rappresentanti di società sportive, dell’Uefa e dell’Unchr.

 

La sessione di apertura prevede il saluto del rappresentante dell’UNAR dr. Mauro Valeri e l’introduzione della presidente della rete Fare, Raffaella Chiodo Karpinsky che modererà la presentazione delle esperienze sul campo di squadre e associazioni. Rappresentanti di realtà europee della società civile racconteranno le esperienze di inclusione attraverso il calcio. Gli esperti in campo giuridico e normativo di organismi come l’ASGI (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) e l’ufficio legale dell”Associazione Italiana Calciatori, ci aiuteranno ad esaminare le problematiche attualmente esistenti in materia di iscrizione di giocatori e giocatrici ai campionati di livello amatoriale. Le domande che emergeranno dalle prime due sessioni dell’incontro verranno poi rilanciate nella tavola rotonda moderata da Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, dove si confronteranno Fiona May della FIGC e Patrick Gasser della UEFA, la rappresentante dell’Unhcr-Agenzia Onu per i rifugiati, e il parlamentare Filippo Fossati che approfondiranno il tema da un punto di vista legislativo.

Run for Art


novella calligarisFino al 12 febbraio a Roma i 40 scatti finalisti del concorso europeo sui valori e l’etica olimpici. Ai nostri microfoni Novella Calligaris, Consigliere di presidenza della Fondazione Giulio Onesti che promuove la rassegna. (sonoro)

Carta etica dello sport


carta etica sportPromuovere una cultura dell’attività fisica come luogo di educazione a una vita sana, di amicizia e di solidarietà. È questo l’obiettivo dell’iniziativa del Comune di Udine che, dopo il via libera della giunta, sarà discussa dalla commissione Politiche sociali e diritti di cittadinanza. Il progetto è il risultato del lavoro dei referenti di associazioni sportive, genitoriali, delle scuole e dell’università.

 

La Carta etica dello sport si rivolge a tutti coloro che, a vario titolo, con ruoli e responsabilità diverse, hanno a che fare con la pratica sportiva: atleti, dirigenti, allenatori, genitori, tifosi, sponsor. Aderendo a questa proposta i dirigenti si impegnano ad esempio a “promuovere fattivamente la lealtà sportiva, contrastando con decisione corruzione e doping”; i tecnici e gli insegnanti si daranno come obiettivo “riconoscere il proprio ruolo di educatori, cercando di favorire la formazione integrale della persona e non solo lo sviluppo delle competenze tecnico-tattiche”; gli atleti si proporranno di imparare ad “accettare serenamente il responso del campo, anche quando è sfavorevole, rispettando le decisioni dell’arbitro e rifiutando la cultura del sospetto”; i genitori si impegneranno a “non assolutizzare l’impegno sportivo e riconoscere ai propri figli il diritto a non essere dei campioni, evitando di proiettare su di loro aspettative di successo a tutti i costi.
“Con questa iniziativa lo sport viene riconosciuto come importante veicolo di benessere e di crescita personale e perciò diritto di tutti i cittadini – sottolinea l’assessore all’Educazione, Sport e Stili di Vita, Raffaella Basana – Per fare in modo che questo documento sia effettivamente un punto di riferimento nel mondo dello sport, l’amministrazione comunale intende impegnarsi in un percorso di riconoscimento e valorizzazione delle associazioni virtuose”.

Podio sostenibile


olimpycsLe medaglie di Tokyo 2020 fatte con vecchi telefoni e pc: da aprile in oltre 2400 negozi giapponesi saranno installati contenitori per raccogliere dispositivi elettronici mal funzionanti o obsoleti. Dalle 8 tonnellate che si prevede di raccogliere sarà ricavato il metallo per la produzione delle 5 mila medaglie da consegnare agli atleti dei Giochi Olimpici e Paralimpici.

 

E’ un progetto che coinvolge l’intera nazione quello presentato dagli organizzatori dei Giochi previsti nel 2020: un’iniziativa che risponde anche alla Raccomandazione 4 dell’Agenda Olimpica 2020 che stabilisce il criterio della sostenibilità in tutti gli aspetti della progettazione e dell’esecuzione dei Giochi. Due aziende sono state incaricate di gestire il progetto nel corso dalla riunione del Consiglio esecutivo di Tokyo 2020: sono la NTT DoCoMo e la Japan Environmental Sanitation Center (JESC). A partire dal mese di aprile 2017 dei contenitori per la raccolta saranno installati in più di 2.400 negozi di NTT DoCoMo e in alcuni uffici pubblici in tutto il paese.
“Credo che il progetto delle medaglie di Tokyo 2020 sia un’iniziativa straordinaria, che impegna tutto il Giappone nel realizzare le medaglie olimpiche e paralimpiche”, dice Daisuke Ikezaki, medaglia di bronzo con il Giappone nel wheelchair rugby a Rio 2016, uno dei testimonial che promuove l’appuntamento nipponico previsto fra tre anni. Come lui, anche il ginnasta olimpico Kohei Uchimura: “Computer e telefoni sono diventati strumenti molto utili, ma penso che sia uno spreco eliminare i dispositivi ogni volta che c’è un progresso tecnologico e appaiono nuovi modelli. Quando non servono più, è bene non sprecare niente, e credo che dietro questo progetto di riutilizzo dei metalli ci sia un messaggio importante per le generazioni future”.