Dopo il Sassuolo, anche Roma e Juventus hanno disputato il Trofeo Caroli Hotels aderendo alla formula per cui a guidare il team sono solo i ragazzi della squadra. Un metodo che permette di stemperare tensioni e pressioni spesso eccessive da parte delle famiglie. E l’allenatore va in tribuna con i genitori.
La Roma ha raggiunto le semifinali, senza perdere sul campo nemmeno un match ed uscendo con l’Inter ai calci di rigore. Certe scelte dei due mini-mister prescelti alla guida del gruppo hanno piacevolmente colpito chi di solito ha la responsabilità tecnico tattica. La strada è aperta: ora sta ad altri club aderire al format. Per la prossima edizione si vocifera di un tabellone a inviti anche e soprattutto internazionali per allargare questa sorta di “porto franco ” a più società possibili.
Oltre il gol
Il Centro sportivo italiano lancia gli Stati Generali dei dirigenti sportivi. L’idea è quella di mettere accanto al rendimento tecnico anche un bonus punti dedicati all’attenzione alla formazione e ai valori etici. La proposta del Csi è quella di estenderlo a tutti i campionati giovanili nazionali.
Blue helmets of the sea
A Salerno l’iniziativa rivolta ai ragazzi migranti approdati sulle nostre coste che diventeranno “caschi blu del mare”. Difensori dell’ambiente marino contribuiranno al recupero dei beni archeologici inabissati.
Il progetto è promosso dalla CMAS (Confédération Mondiale des Activités Subaquatiques) e vede coinvolti il MIUR (ministero istruzione) di Salerno, il Mibact (ministero beni culturali) e la Comunità Europea. L’Istituto Superiore S. Caterina da Siena–Amendola di Salerno ha accolto il progetto della CMAS e le scuole della città campana potranno aderire a questa attività di grande interazione culturale e sportiva che vedrà per la prima volta coinvolti insieme ragazzi italiani e ragazzi migranti che potranno vivere insieme l’esperienza di vedere il mare come loro amico, che può regalare il piacere della condivisione di valori, di acquisire una capacità operativa come quella di andare sott’acqua con la possibilità di poter partecipare un domani a campagne di ritrovamento di beni archeologici nella propria terra di nascita. Soddisfazione per Anna Arzhanova, Presidente della CMAS: ”Opereremo in sintonia con l’UNESCO e con tutti i comitati scientifici, università e onlus con un fronte comune: recuperare i tesori nascosti sott’acqua e pulire i nostri mari. Il nostro obiettivo è quello di avviare una campagna mondiale di sensibilizzazione e di educazione, coinvolgendo anche le giovani generazioni nelle scuole e nelle università”. Una volta completato il corso, i ragazzi saranno i primi Blue Helmets of the Sea pronti a condividere questa esperienza a livello mondiale. Questo progetto nasce nell’ambito delle esperienze MigrArti del Mibact. “Abbiamo voluto cogliere questa importante opportunità all’interno di una realtà campana molto attenta su temi centrali per la crescita delle future generazioni, in una società sempre più multiculturale. Il rapporto forte che si è sviluppato tra Mibact e Miur consente di estendere il progetto MigrArti anche a realtà scolastiche che quotidianamente sui territori svolgono attività di crescita sociale anche fuori dagli scolastici. Un primo corso pilota che siamo certi potrà estendersi presto in altri territori proprio grazie alla CMAS”, hanno dichiarato Annarita Carrafiello (Dirigente Scolastica) e Paolo Masini (Mibact e referente del progetto MigrArti).
Cinquant’anni dopo
Nel 1967 Kathrine Switzer, prima donna al mondo, corse la maratona di Boston, cambiando la storia dell’atletica: alle atlete non era permesso partecipare a gare di 42 chilometri, considerate troppo fragili per affrontare uno sforzo così prolungato. Il 17 aprile tornerà nuovamente in pista, all’età di settant’anni, per ringraziare tutti coloro che si battono per rafforzare il ruolo delle donne.
Kathrine conosceva la sua forza, sapeva bene che avrebbe potuto finire una maratona, e davvero non capiva quell’assurdo divieto. Così si iscrisse a Boston del 1967, regina della gara di fondo. Aveva vent’anni, bella e spavalda, e ricorse a un innocente sotterfugio. “Mi registrai come K. V. Switzer, perché così mi firmavo nel giornalino dell’università. Nessuno si accorse prima che ero una donna”. Jock Semple, un giudice di gara, capì presto che tra i partecipanti c’era anche una ragazza. La raggiunse, cercò di bloccarla, la strattonò e le gridò in faccia: “Vattene dalla mia gara, dammi il pettorale”. Finché non venne allontanato dall’allora fidanzato di Kathrine, Tom Miller, 106 chili, lanciatore del peso. Tutto avvenne davanti agli obiettivi dei fotografi, la sequenza fece il giro del mondo anche senza Internet. Kathrine riuscì ad arrivare al traguardo, e vinse cinque anni dopo, quando le donne finalmente vennero ammesse non solo a Boston ma a tutte le gare di fondo. “Sì, è stata come una rivoluzione sociale — ricorda annunciando che tornerà a Boston —. Oggi negli Stati Uniti ci sono più runner donne che uomini”.
(Foto: New York Road Runners)
Giocagin
Torna la manifestazione sportiva organizzata dall’Uisp che, da febbraio a giugno, animerà i palazzetti dello sport di 52 città italiane. Domani e domenica scendono in pista 15 località. La kermesse promuove una raccolta fondi in collaborazione con Terre des hommes. Ai nostri microfoni Paolo Ferrara della ong. (sonoro)
Oltre le sbarre
Il Csi di Rovigo ha fornito il carcere della città di tre tavoli da calcio balilla e uno da ping pong per la sala giochi interna, lo spazio dove i detenuti possono passare alcune ore del proprio tempo libero nella struttura. La collaborazione tra le due realtà è iniziata lo scorso autunno con il corso per arbitri di calcio a 5 riservato ai reclusi.
L’intento, che ha precise finalità sociali in linea con lo spirito dell’associazione, è anche quello di formare futuri direttori di gara in grado, scontata la pena e superata la selezione della commissione provinciale Csi, di poter arbitrare pure all’esterno del carcere. Un modo concreto per dare una speranza subito in un domani diverso e migliore che punti a normalizzazione ed integrazione partendo proprio dallo sport.
Cartellino rosso
I frequenti fenomeni di risse sugli spalti tra genitori, durante le gare di bambini e ragazzi, cominciano a essere puniti come le violenze provocate sui campi delle serie più importanti. Dalla Toscana all’Emilia fino alla Sicilia i genitori con il daspo sono in aumento.
Miniera attiva
È il progetto presentato a Urbino che opererà nel turismo sportivo al fine di ottimizzare e “destagionalizzare” il tasso di occupazione del territorio del Montefeltro, proponendo iniziative all’aria aperta con particolare attenzione a nordic walking e mountain bike. Si promuoverà un turismo lento, eco-turistico ed ecosostenibile.
Il progetto promosso dalla Scuola di scienze motorie dell’Università di Urbino, l’ASUR , il Comitato territoriale Uisp di Pesaro-Urbino e A.S.D. Cultura in movimento, si articola su alcuni punti cardine che sono la formazione di personale qualificato, la manutenzione dei sentieri del territorio, gli aspetti medico scientifici e l’organizzazione di eventi ed incoming sportivo. “Il nordic walking è un’attività sportiva che prevede la camminata veloce svolta utilizzando bastoni appositamente studiati, simili a quelli utilizzati per lo sci di fondo – spiega Michele Piersantini, ideatore del progetto – Cominceremo già dal primo weekend di marzo (4/5 marzo) con un corso di formazione per acquisire le conoscenze necessarie del nordic walking moderno e del suo insegnamento per ottenere la qualifica di tour Leader”. “Garantire la massima collaborazione della Uisp – conclude Simone Ricciatti, presidente Uisp Pesaro-Urbino – poiché si tratta di uno sport economico ed ecologico, nel rispetto dell’ambiente che ha una ricaduta positiva sul territorio. Lavoreremo con gli organizzatori per creare un circuito che possa valorizzare l’intero territorio e le eccellenze che lo caratterizzano. Oltre a questo è uno sport che porta benefici concreti: il corretto uso dei bastoni ha come conseguenza la riduzione del carico sulle articolazioni come caviglie, ginocchio, colonna vertebrale, che lo rende particolarmente indicato per tutti coloro che devono recuperare da traumi o che soffrono di patologie alle articolazioni”. Tutte le info dei corsi e passeggiate sul sito www.cortedellaminiera.it
Balnearia
Si concluderà mercoledì la manifestazione fieristica dedicata alla balneazione che si svolge a Carrara. Ampio spazio al progetto “Mare senza barriere”, con l’iniziativa “In barca con i 5 sensi”, una escursione multisensoriale in mare, destinata a persone con disabilità differenti.
Regoliamoci
È il nome del tour promosso dalla Lega B, con Sportradar e Istituto per il credito sportivo, per combattere il match fixing. Dopo le tappe di Avellino e Salerno, l’ultima sosta è stata a Verona. Il servizio di Elena Fiorani.
Il progetto verte sui temi della credibilità e della reputazione, centrali per ogni attività imprenditoriale ma, in particolare, per chi si confronta con la passione della gente. Ecco perché, per il 3° anno consecutivo, la Lega di serie B ha dato vita all’iniziativa “Regoliamoci – Le Regole del Gioco Pulito”. Le 22 Società del Campionato di Serie B saranno coinvolte in sessioni formative dedicate al tema delle frodi sportive, con la partecipazione dei tesserati della prima squadra, settore giovanile, staff tecnici, dirigenti e collaboratori. il Tour è anche l’occasione per rilanciare l’invito al Governo di portare avanti la proposta della Lega B, sull’inasprimento delle pene per i soggetti colpevoli di frode sportiva e raccolta abusiva di scommesse, che prevede il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei beni che costituiscono il profitto della condotta illecita e la responsabilità anche in sede penale per le Società.