È in corso all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano la prima edizione del Meeting Internazionale Inclusione sociale e sport. Il servizio di Elena Fiorani
Il Meeting, che si chiude oggi, ha riunito rappresentanti di enti pubblici e privati che utilizzano lo sport come strumento per l’inclusione sociale e lo sviluppo: università, governi locali, realtà di terzo settore, Coni, società sportive, uniti nel promuovere il ruolo sociale dello sport. L’evento vuole contribuire alle dinamiche internazionali in atto per rafforzare le politiche e le azioni che usano lo sport come leva per l’inclusione sociale in settori e territori svantaggiati e si svolge nel quadro della revisione della Carta dell’Unesco sull’attività fisica e lo sport adottata nel 2013 a Berlino in occasione dell’incontro internazionale tra i ministeri dello sport. Questo step si è focalizzato sullo scambio di know-how operativo e sulla condivisione di informazioni, per massimizzare i contributi dello sport allo sviluppo sostenibile e alla pace.
Regaliamo un abbraccio a tutta l’Italia
È il nome del bando in cui gli enti non profit possono partecipare per ricevere la bicicletta progettata per le persone con autismo. Ce ne sono 20 a disposizione, una per ogni regione. L’Hugbike è un tandem che si guida dal sellino posteriore con un lungo manubrio: chi siede davanti è “abbracciato” ed ha la percezione di essere lui la “guida”.
L’idea della “bici degli abbracci” è di Mario Paganessi, fondatore e direttore della Fondazione Oltre il Labirinto e papà di un ragazzo con autismo. La bici ha preso forma rapidamente tanto che il 2 aprile 2014 ne venne donato un primo modello anche a Papa Francesco. Il bando di Fondazione Allianz UMANA MENTE si rivolge a Enti del Terzo Settore, con preferenza a coloro che daranno la possibilità al un maggior numero di persone con disabilità possibile (almeno 50 all’anno) di provare l’emozione di andare in bici in totale sicurezza. La scadenza del bando è venerdì 23 febbraio 2018 alle 18.00: i beneficiari saranno resi noti sul sito della Fondazione Allianz UMANA MENTE il 2 marzo 2018.
Palestre aperte
A Palermo cento persone alla settimana, segnalate dai servizi sociali delle circoscrizioni, potranno fare sport gratuitamente nelle strutture comunali. Un’iniziativa indirizzata a chi è in difficoltà economica, o presenta una disabilità o patologia cronica.
Gli spazi disponibili sono la piscina di viale del Fante, ma anche il Palauditore, il Palamangano e le palestre dello Sperone e di Borgo Ulivia. “Si tratta di un percorso importante per garantire a chi è in difficoltà una possibilità in più – dice Giuseppe Mattina, assessore comunale alle Attività sociali – Fa parte di un progetto più ampio che il Comune sta portando avanti e che prevede la presa in carico delle persone che hanno bisogno di un sostegno sotto vari aspetti”.
Un ponte di sport
È l’iniziativa di integrazione sociale attraverso l’inserimento in contesti sportivi promosso dalle cooperative “Social House Team” di Viterbo. Grazie al progetto due ragazzi ospiti del centro accoglienza si stanno allenando e da questa settimana potrebbero essere convocati per giocare le regolari partite del campionato.
Niente sta scritto
È il docu-film di Marco Zuin con protagonisti l’azzurra Martina Caironi, campionessa paralimpica mondiale della velocità, e Piergiorgio Cattani, studioso e giornalista che convive con una malattia degenerativa. Una pellicola sulle possibilità di trovare nuovi modi di vivere le proprie passioni nonostante la disabilità e sull’accettazione dei limiti.
Il documentario è prodotto da Fondazione Fontana onlus con FilmWork srl, non è un racconto sulla disabilità o sulla malattia: parla di guarigione oltre il corpo fisico. È un film sulle possibilità, in cui l’unica via d’uscita è la consapevolezza di poter fare sempre qualcosa per gli altri. Lo fa entrando nelle vite dei due “attori” protagonisti: l’azzurra Martina Caironi, regina paralimpica mondiale della velocità, e Piergiorgio Cattani, studioso e giornalista che da sempre convive con una grave malattia degenerativa.
Una donna per il calcio
Hope Solo, l’ex portiere degli Stati uniti vuole cambiare il calcio in America e si candida alla presidenza federale. Il servizio di Elena Fiorani.
“Voglio un calcio uguale per tutti”, la storica portiere e capitana della Nazionale a 36 anni ha deciso di correre per la presidenza federale nelle elezioni che si terranno il 10 febbraio. Negli Stati Uniti, a maggior ragione dopo la mancata qualificazione a Russia 2018 della Nazionale maschile, il soccer è donna: tre titoli mondiali e cinque olimpici sono lì a dimostrarlo, assieme a milioni di ragazzine con i tacchetti. Hope Solo si candida per offrire pari opportunità, non solo nel trattamento salariale tra uomini e donne, stavolta il suo concetto di «gioco uguale per tutti» è più ampio e politicamente incisivo, perché riguarda l’accesso dei ragazzini al calcio, che è troppo caro, per cui i bambini meno ricchi ne sono esclusi. “Tutto questo è assurdo – dice – perché noi abbiamo i soldi, la diversità e i giocatori per diventare leader globale anche nel calcio. So che è una questione molto politica, ma non ho paura ad usare la mia voce”
In cammino
Sono aperte le iscrizioni alla sesta edizione della European Francigena Marathon, da Acquapendente a Montefiascone, in programma il prossimo 27 maggio. Lo scorso anno, più di 2.000 persone hanno partecipato all’evento che è già diventato un appuntamento tradizionale per tutti gli amanti della specialità.
La manifestazione, una “camminata non competitiva” omologata e assicurata dalla F.I.A.S.P. (Federazione Italiana Amatori Sport Popolari), attraversa uno dei tratti più belli e ricchi di storia della più famosa via di pellegrinaggio italiana. Quest’anno le iscrizioni si chiuderanno al raggiungimento dei 3.000 iscritti o, al massimo, il 10 maggio.
Qua la mano
Favorire, attraverso il gioco del calcio, l’inclusione sociale dei minori e dei neo-maggiorenni stranieri, ospiti del sistema di accoglienza nazionale. È l’obiettivo del Protocollo d’intesa sottoscritto al Viminale con Anci e Figc che va incontro al piano nazionale di integrazione.
Foto: Paolo Bruno
Golf4autism
Sarà presentato domani a Roma lo strumento di inclusione e socializzazione proposto dal Progetto Ryder Cup 2022 con il patrocinio della Federazione Italiana Golf, rivolto ai bambini affetti da spettro autistico. Lo sport, infatti, grazie alla ripetitività del gesto tecnico e agli spazi aperti e rilassanti, risulta particolarmente congeniale per metterli a proprio agio, coinvolgendo anche le famiglie.
La conferenza stampa “Golf4autism”si terrà a Roma il 17 gennaio alle 18.15 presso la Sala Convegni dell’Associazione Civita – Piazza Venezia 11. Interverranno: Gian Paolo Montali (Direttore Generale Progetto Ryder Cup 2022); Prof. Alberto Zuliani (Presidente Associazione Una breccia nel muro); Andrea Ranza (Golf Program); Gianluca Cencia (Archi di Claudio Golf Club); Dott. Niccolò Collini (Coordinatore dell’area sanitaria della Fondazione Opera Santa Rita Onlus di Prato e Direttore del servizio ambulatoriale per l’autismo e la logopedia). Il Progetto “Golf4autism” si rivolge a bambini di età compresa fra i 6 e i 12 anni e si propone come un aiuto per la socializzazione e l’integrazione grazie alla naturale propensione all’aggregazione del golf. In un’atmosfera divertente e in totale sicurezza i bambini sono portati a sfidarsi sul green annullando ogni barriera fra di loro. La fase sperimentale portata avanti nel 2017 presso il circolo romano Archi di Claudio Golf Club ha dato indicazioni molto incoraggianti con benefici per tutti i partecipanti. Il golf è uno sport che si pratica in spazi liberi, dove gli unici rumori sono i suoni della natura. Si tratta di una disciplina che richiede una concentrazione di breve durata intervallata da soste ed è quindi particolarmente indicata e valorizzante per i bambini con spettro autistico. Inoltre, facilita la coordinazione motoria statica e dinamica.





