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Se ci credi tutto è possibile


svezia calciatriciLa nazionale svedese di calcio femminile aderisce alla campagna e cancella i nomi dalle magliette per sostituirli con frasi che possano ispirare e motivare le donne a superare ogni ostacolo. La Federcalcio locale ha fatto esordire queste maglie speciali contro le discriminazioni durante la coppa Algarve, uno dei più prestigiosi tornei internazionali.

 

Dalla Svezia arriva la migliore risposta possibile all’eurodeputato polacco Mikke che, durante l’ultima seduta plenaria del Parlamento europeo, ha ribadito come, secondo il suo giudizio, sia giusto pagare meno le donne perché più deboli e meno intelligenti degli uomini. Sono state le giocatrici a scegliere quali citazioni stampare sulle magliette. Le proposte sono arrivate, via twitter, da donne che, inseguendo i loro sogni, hanno dato prestigio alla nazione scandinava. Veri modelli da seguire per le nuove generazioni. La capitana, Lotta Schelin, ha optato per le parole di una delle figure politiche più note del parlamento di Stoccolma, Gudrun Schyman: “Non abbassare mai lo sguardo a meno che non sia per aiutare qualcuno a rialzarsi”.

 

(Foto: Tuttosport.com)

Onda su onda


ondaA Pesaro in partenza il progetto europeo Wave on Wave che promuove integrazione e inclusione sfruttando le potenzialità dell’ambiente marino. Il primo evento in programma si terrà domani, ai Musei civici. Oltre all’Italia sono coinvolti Polonia, Spagna, Slovacchia, Francia e Croazia. Sono previsti laboratori della conoscenza, un campus estivo internazionale, e una festa dello sport.

Podio arcobaleno


1442031143384In occasione del congresso annuale di European Gay Lesbian Sport Federation, è stato ufficializzato che l’edizione 2019 degli EuroGames si terrà a Roma. La manifestazione coinvolgerà, dall’11 al 14 luglio, oltre 5.000 atleti da in dieci competizioni sportive.

 

“Oggi si concretizza il sogno di realizzare a Roma la più grande manifestazione sportiva internazionale per celebrare la festa dello sport dei diritti e dell’inclusione sociale – afferma Adriano Bartolucci Proietti, presidente di Gaycs – Ringrazio tutto lo staff per aver realizzato fino ad oggi un lavoro preparatorio eccezionale. Da domani saremo a lavoro per costituire il comitato operativo”.

Tutti in campo.


centro_sportivL’Us Acli organizza a Cuneo, insieme ai servizi di psichiatria territoriale, un torneo di calcio a 5 che coinvolge gli utenti alcune comunità di recupero, di disagio sociale e squadre di volontari. L’iniziativa prevede sedute settimanali di allenamento e le gare da gennaio a maggio.

L’idea nasce dalla proposta di alcuni operatori di costituire un gruppo misto di utenti e volontari interessati all’attività sportiva del calcetto, nell’intento di realizzare un progetto di risocializzazione e reinserimento sociale per pazienti giovani, frequentatori dei nostri Servizi territoriali psichiatrici. Lo sport, accanto ad un aspetto più ludico e risocializzante costituisce infatti un fondamento importante nei progetti educativi e terapeutici di disabili psichici aiutandoli a ritrovare un rapporto con il proprio corpo, stimolare in loro un processo di crescita e di maturazione della personalità e del comportamento. Fondamentale, inoltre, è anche l’acquisizione di caratteristiche psicologiche che orientino verso un maturo senso della realtà; lo sport, in generale, e l’organizzazione di tornei e partite come altre realtà sportive, possono rappresentare uno stimolo per i pazienti verso l’aggregazione e la socializzazione.

Gioco sano


sport-e-societaSport4Society e Banca Etica promuovono momenti di riflessione comune per l’aggiornamento delle “Linee guida volontarie sullo sport responsabile”. Ai nostri microfoni Umberto Musumeci, presidente dell’associazione. (sonoro)

Calcio autogestito


centro_sportivDopo il Sassuolo, anche Roma e Juventus hanno disputato il Trofeo Caroli Hotels aderendo alla formula per cui a guidare il team sono solo i ragazzi della squadra. Un metodo che permette di stemperare tensioni e pressioni spesso eccessive da parte delle famiglie. E l’allenatore va in tribuna con i genitori.

 

La Roma ha raggiunto le semifinali, senza perdere sul campo nemmeno un match ed uscendo con l’Inter ai calci di rigore. Certe scelte dei due mini-mister prescelti alla guida del gruppo hanno piacevolmente colpito chi di solito ha la responsabilità tecnico tattica. La strada è aperta: ora sta ad altri club aderire al format. Per la prossima edizione si vocifera di un tabellone a inviti anche e soprattutto internazionali per allargare questa sorta di “porto franco ” a più società possibili.

Oltre il gol


arbitro4Il Centro sportivo italiano lancia gli Stati Generali dei dirigenti sportivi. L’idea è quella di mettere accanto al rendimento tecnico anche un bonus punti dedicati all’attenzione alla formazione e ai valori etici. La proposta del Csi è quella di estenderlo a tutti i campionati giovanili nazionali.

Blue helmets of the sea


mareA Salerno l’iniziativa rivolta ai ragazzi migranti approdati sulle nostre coste che diventeranno “caschi blu del mare”. Difensori dell’ambiente marino contribuiranno al recupero dei beni archeologici inabissati.

 

Il progetto è promosso dalla CMAS (Confédération Mondiale des Activités Subaquatiques) e vede coinvolti il MIUR (ministero istruzione) di Salerno, il Mibact (ministero beni culturali) e la Comunità Europea. L’Istituto Superiore S. Caterina da Siena–Amendola di Salerno ha accolto il progetto della CMAS e le scuole della città campana potranno aderire a questa attività di grande interazione culturale e sportiva che vedrà per la prima volta coinvolti insieme ragazzi italiani e ragazzi migranti che potranno vivere insieme l’esperienza di vedere il mare come loro amico, che può regalare il piacere della condivisione di valori, di acquisire una capacità operativa come quella di andare sott’acqua con la possibilità di poter partecipare un domani a campagne di ritrovamento di beni archeologici nella propria terra di nascita. Soddisfazione per Anna Arzhanova, Presidente della CMAS: ”Opereremo in sintonia con l’UNESCO e con tutti i comitati scientifici, università e onlus con un fronte comune: recuperare i tesori nascosti sott’acqua e pulire i nostri mari. Il nostro obiettivo è quello di avviare una campagna mondiale di sensibilizzazione e di educazione, coinvolgendo anche le giovani generazioni nelle scuole e nelle università”. Una volta completato il corso, i ragazzi saranno i primi Blue Helmets of the Sea pronti a condividere questa esperienza a livello mondiale. Questo progetto nasce nell’ambito delle esperienze MigrArti del Mibact. “Abbiamo voluto cogliere questa importante opportunità all’interno di una realtà campana molto attenta su temi centrali per la crescita delle future generazioni, in una società sempre più multiculturale. Il rapporto forte che si è sviluppato tra Mibact e Miur consente di estendere il progetto MigrArti anche a realtà scolastiche che quotidianamente sui territori svolgono attività di crescita sociale anche fuori dagli scolastici. Un primo corso pilota che siamo certi potrà estendersi presto in altri territori proprio grazie alla CMAS”, hanno dichiarato Annarita Carrafiello (Dirigente Scolastica) e Paolo Masini (Mibact e referente del progetto MigrArti).

Cinquant’anni dopo


Katherine-SwitzerNel 1967 Kathrine Switzer, prima donna al mondo, corse la maratona di Boston, cambiando la storia dell’atletica: alle atlete non era permesso partecipare a gare di 42 chilometri, considerate troppo fragili per affrontare uno sforzo così prolungato. Il 17 aprile tornerà nuovamente in pista, all’età di settant’anni, per ringraziare tutti coloro che si battono per rafforzare il ruolo delle donne.

 

Kathrine conosceva la sua forza, sapeva bene che avrebbe potuto finire una maratona, e davvero non capiva quell’assurdo divieto. Così si iscrisse a Boston del 1967, regina della gara di fondo. Aveva vent’anni, bella e spavalda, e ricorse a un innocente sotterfugio. “Mi registrai come K. V. Switzer, perché così mi firmavo nel giornalino dell’università. Nessuno si accorse prima che ero una donna”. Jock Semple, un giudice di gara, capì presto che tra i partecipanti c’era anche una ragazza. La raggiunse, cercò di bloccarla, la strattonò e le gridò in faccia: “Vattene dalla mia gara, dammi il pettorale”. Finché non venne allontanato dall’allora fidanzato di Kathrine, Tom Miller, 106 chili, lanciatore del peso. Tutto avvenne davanti agli obiettivi dei fotografi, la sequenza fece il giro del mondo anche senza Internet. Kathrine riuscì ad arrivare al traguardo, e vinse cinque anni dopo, quando le donne finalmente vennero ammesse non solo a Boston ma a tutte le gare di fondo. “Sì, è stata come una rivoluzione sociale — ricorda annunciando che tornerà a Boston —. Oggi negli Stati Uniti ci sono più runner donne che uomini”.

 

(Foto: New York Road Runners)

Giocagin


empoli_giocagin_palaramini_2012_02Torna la manifestazione sportiva organizzata dall’Uisp che, da febbraio a giugno, animerà i palazzetti dello sport di 52 città italiane. Domani e domenica scendono in pista 15 località. La kermesse promuove una raccolta fondi in collaborazione con Terre des hommes. Ai nostri microfoni Paolo Ferrara della ong. (sonoro)