Solidali alla meta. La Federazione Italiana Rugby, con una deroga concessa dal Consiglio Federale, permetterà alla società “Le tre Rose”, iscritta alla Serie C piemontese, di schierare ventidue giovani rifugiati richiedenti asilo, anche se i regolamenti prevedono un minimo di 21 giocatori italiani su 22.
Passo indietro
Il presidente dello Sporting Locri, Ferdinando Armeni, lascia la proprietà della squadra di calcio femminile minacciata nei giorni scorsi dalla ‘ndrangheta. Troppe parole di solidarietà e pochi fatti concreti per andare avanti. Il commento di Vincenzo Manco, presidente Uisp. “Armeni si era reso disponibile a portare avanti la sua esperienza se avesse avuto la certezza di conoscere i nomi. Mi sentirei di dire che sono abbastanza vicino alla sua coerenza, se di questo si tratta. Ed è chiaro che nel momento in cui non si ha certezza di quella che è la compagine societaria che accompagnerà le ragazze laddove riusciranno, e questo è auspicabile, a essere in campo in dieci contro la Lazio, questo è un altro di quei segnali che lascia un po’ dubbiosi.”
Assist solidale
Il Consiglio Italiano per i Rifugiati e la Federazione Italiana Pallacanestro hanno firmato un protocollo d’intesa per la promozione di iniziative sulle tematiche dei rifugiati e richiedenti asilo. Una collaborazione che inizia in un momento particolarmente importante, in cui l’Italia e l’Europa si stanno confrontando con le sfide imposte dall’attuale crisi migratoria.
Sport in libertà
Nel carcere di Sollicciano la solidarietà non va in vacanza. Domenica prossima la squadra dei detenuti scenderà in campo contro la Vaianese Impavida Vernio, grazie al progetto promosso dall’Uisp di Firenze che coinvolge 30 detenuti di varie nazionalità.
Sport multiculturale
Va oggi in scena il quadrangolare tra Matera Calcio, Polizia di Stato, richiedenti asilo e Consulta provinciale studentesca. Le partite, da 25 minuti l’una, saranno un’occasione di aggregazione e condivisione nel più vero e sano senso calcistico.
Match, sport è cittadinanza
Al via il progetto di Anymore Onlus, sostenuto dalla Fondazione Prosolidar, che si rivolge a bambini e giovani, italiani e stranieri di alcuni quartieri degradati della Provincia di Messina. L’iniziativa promuove la cultura della legalità attraverso percorsi di pratica sportiva e ricreativa.
La giusta cura
La valenza riabilitativa dello sport in caso di disabilità è ormai riconosciuta, sia per la condizione fisica e clinica che per quella sociale. Il servizio di Elena Fiorani. “Nicoletta Tinti è tornata a danzare. La giovane atleta, ex ginnasta della nazionale, con cui ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta, è su una sedia a rotelle dal 2008 a causa di un’ernia discale. Insieme alla Compagnia InOltre porterà in scena stasera a Bologna “Assenza”, coreografia in tre parti su una bambola, che racconta la storia di Nicoletta: la bambola malata, il funerale e la bambola nuova. Lo sport come terapia, inserito tra gli interventi necessari al raggiungimento del massimo recupero funzionale possibile, è la tesi che muove un progetto presentato a Padova, che studierà come il rugby in carrozzina contribuisce alla riabilitazione delle persone con disabilità, con l’obiettivo di giungere a nuovi protocolli terapeutici.”
Richiamo istituzionale
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha ricevuto una folta delegazione di atleti al Quirinale e per l’occasione ha sottolineato l’importanza di uno sport pulito: “L’esempio dato dai campioni sportivi – ha detto – penetra con grande efficacia nel tessuto sociale. Occorre gareggiare con correttezza e lealtà, senza infingimenti, simulazioni o inganni”.
Investire sul futuro
Il Palazzetto dello Sport dello Zen a Palermo è entrato nelle priorità dello stanziamento nazionale per la riqualificazione degli impianti sportivi nelle aree depresse delle maggiori città italiane. Il piano pluriennale prevede 100 milioni di euro e questo intervento rientra nei primi 20 milioni concessi.
Appis
È il nome della nuova applicazione per i bambini delle scuole materne e elementari, che li avvicina a uno stile di vita sano. Creata dal Comitato italiano paralimpico lombardo, attraverso giochi ed indovinelli, fa viaggiare i piccoli nei mondi dell’alimentazione e dello sport, accompagnati da due personaggi: la carota con gli occhiali e la fragolina disabile.