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Progetto Early Basket: avvicinare i più giovani agli sport di squadra


Lo sport che unisce. Parte oggi a Lecce la seconda edizione del progetto “Early Basket” che vuole avvicinare i giovanissimi agli sport di squadra. L’attività completamente gratuita, è rivolta anche a bambini con autismo o che vivono in contesti sociali ed educativi svantaggiati.

Alle 17.30 prenderà il via, presso il CUS (Centro Universitario Sportivo) di Lecce, la seconda edizione del progetto. L’iniziativa, che mira ad avvicinare allo sport di squadra bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, si inserisce nel più ampio progetto nazionale ‘Spinability’, promosso da Sport e salute.

L’attività sportiva proposta, unica nel suo genere nel Salento, è frutto di una sinergia tra attori diversi del territorio (Cusi, Cus Lecce, Università del Salento, Comune di Lecce, Angsa, Cooperativa sociale Ambarabà) ed è rivolta a bambini a sviluppo tipico, con disturbo dello spettro autistico o che vivono in contesti sociali, culturali ed educativi svantaggiati, per favorire l’interazione. I bambini verranno seguiti da professionisti esperti. Il progetto di inclusione sociale attraverso lo sport è completamente gratuito.

Povertà educativa, il successo del progetto “A scuola per mare”


A scuola per mare. Sette adolescenti, 85 giorni di navigazione ed una grande barca a vela che si trasforma in scuola e palestra educativa. È il progetto finanziato dall’Impresa Sociale con i Bambini che in questi giorni ha visto la partenza di un nuovo gruppo. Ai nostri microfoni Gabriele Gaudenzi, presidente dell’associazione I Tetragonauti.

Una palestra all’aperto e per tutti nel parco cittadino: l’idea nel bellunese


Spazio comune: a Sedico, in provincia di Belluno, ci si prepara alla stagione sportiva con la creazione di una nuova palestra attrezzata all’aperto e gratis per tutti. Infatti nel parco cittadino verrà allestita una “sala” allenamenti con undici attrezzi professionali, che saranno disponibili per gli utenti da fine settembre.

È l’idea del Comune di Sedico, che ha già acquistato l’attrezzatura per trasformare una sezione del parco in una “sala” allenamenti. Undici gli attrezzi professionali che saranno montati a Bribano: una macchina “free squat”, una rower machine e una lat machine, che gli appassionati di palestra conoscono molto bene; e poi una ellittica, una bodyweight station e perfino una handbike fissa, per allenare i muscoli delle braccia e i pettorali; e ancora una thai chi spinner, una panca da addominali, una step machine e una barra per le trazioni. In totale, un investimento da 26.400 euro.

«Salvo ritardi dell’ultima ora, tutta la strumentazione dovrebbe arrivare a settimane, ed essere pronta all’uso da fine settembre – spiega Sebastiano Casoni, assessore allo sport del Comune di Sedico -. Da tempo pensavamo di ampliare l’offerta sportiva e abbiamo deciso di mettere a disposizione dei cittadini una palestra a cielo aperto, gratuita e senza vincoli orari. Potrà essere usata da tutti, perché i macchinari saranno adatti a diverse fasce d’età».

In più, tutta la strumentazione è dotata di Qr Code, con link diretto alle istruzioni per l’uso e anche a eventuali schemi di allenamento. «Si tratta di un progetto pilota, lanciato dalla ditta che fornisce i macchinari e che sta coinvolgendo diverse zone d’Italia. A Belluno siamo i primi – continua Casoni -. Sono attrezzi adatti a stare all’aperto, aspetto non trascurabile in questo periodo. Ovviamente, speriamo che non ci siano altri lockdown, ma in ogni caso, a Sedico ci si potrà allenare come in palestra».

“Vacciniamoci”: la maglia speciale del Seregno Calcio


Un calcio al Covid. Il Seregno di Davide Erba è tornato in Serie C dopo 43 anni e il 28 agosto, a Trieste il club brianzolo ha deciso di indossare una maglia speciale con un «Vacciniamoci» sul petto: un invito chiaro ai tifosi e cittadini.

24 ore del donatore: a Verona si scende in vasca con Fidas


24 ore del donatore. Questo fine settimana più di duecento volontari scenderanno in vasca a Verona per promuovere il dono di sangue ed emocomponenti grazie alla staffetta di nuoto organizzata da Fidas. L’iniziativa vuole incentivare questa pratica e promuovere i corretti stili di vita.

Paralimpiadi, la forza della judoka sordocieca Matilde Lauria


La forza dello sport: la judoka napoletana sordocieca Matilde Lauria è l’unica atleta della sua categoria con le due disabilità ai Giochi di Tokyo. “Sono alle Paralimpiadi – ha detto – per dimostrare che anche con delle disabilità si possono fare grandi cose”. Domenica 29 agosto la sua prima gara.

Sisma 2016, l’impegno di U.S. Acli per “ricostruire le comunità”


 

 

Ricostruire le comunità. Arriva al quinto anno il progetto dell’U.S. Acli che utilizza lo sport come strumento di ripartenza dopo il sisma del 2016. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.

Tutto cominciò con quella tragica scossa del 24 agosto 2016: polvere e macigni riempirono le aree del Centro Italia colpite dal terremoto. 5 anni dopo il ritorno alla normalità prosegue, anche con il supporto del terzo settore. È in questo sfondo che va inquadrato il progetto “Ricostruire le comunità”, che nel 2021 l’Unione Sportiva Acli ha realizzato nel territorio di 8 Comuni.

Manifestazioni, eventi, corsi sportivi di vario genere: attività che non si sono mai fermate in questi 5 anni, accompagnando migliaia di persone verso l’uscita dal tunnel delle macerie. Al centro la gratuità e la speranza di un futuro migliore.

La giusta onda: corsi di surf per persone con disabilità a Santa Marinella


La giusta onda: a Santa Marinella, sul litorale laziale, i corsi di surf per persone con disabilità della Ong Seeds of Hope. Insieme alle potenzialità terapeutiche dell’esercizio in acqua e della vita in comune, i ragazzi che partecipano al workshop imparano a rispettare la natura dell’ambiente marino.

Tokyo 2020: domani il via ai Giochi Paralimpici


Lo sport di tutti. Domani al via i Giochi Paralimpici di Tokyo: la delegazione azzurra, che con 113 atleti è la più numerosa di sempre, punta a superare le 39 medaglie conquistate a Rio.
Secondo Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano, occorre “continuare ad alimentare quella rivoluzione culturale che sta contribuendo a cambiare la percezione della disabilità”.