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I valori più importanti


Oggi è la Giornata mondiale dello sport per la pace e lo sviluppo, indetta dalle Nazioni Unite. L’ha ricordata anche Papa Francesco nell’angelus di ieri, domenica delle Palme: “In questo periodo tante manifestazioni sono sospese, ma vengono fuori i frutti  migliori dello sport – ha detto Bergoglio – la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza, il dare il meglio di sé”. (sonoro)

Finora nessuno è ancora riuscito a far ripartire lo sport. Stavolta una voce più autorevole delle altre si unisce al coro rappresentato da politici ed addetti ai lavori, per far capire che lo sport non è solo un momento ludico ma qualcosa di molto importante per la vita sociale e la formazione morale delle persone. Non fosse altro perché abitua a saper perdere, un cosa estremamente importante in tanti settori della vita.

A scuola di salute


Il CUS dell’Università di Bergamo proporrà programmi di smart training per tenersi in forma durante la quarantena. Il servizio di Elena Fiorani.

il Centro Universitario Sportivo di Bergamo, che da sempre promuove l’attività sportiva e uno stile di vita sano tra studenti, personale docente e tecnico-amministrativo dell’Università e del territorio, si mette in gioco per la salute dei bergamaschi. Con questa iniziativa il CUS risponde all’appello dell’OMS e di Regione Lombardia di prendersi cura del proprio benessere, fisico e mentale, mettendo a disposizione di tutta la comunità le competenze dei trainer, tutti laureati in scienze motorie, e proponendo lezioni e attività da fare in casa. Il Cus conferma la sua identità di «palestra inclusiva»: grazie ad attrezzature specifiche mette a disposizione di persone con disabilità, istruttori opportunamente formati per garantire la giusta preparazione atletica, ogni ragazzo è in contatto con il proprio allenatore che lo segue per via telematica.

Sport sullo schermo


Fitprime TV, piattaforma di video on demand, propone allenamenti gratuiti da fare a casa. Disponibili centinaia di proposte, per soddisfare le più diverse esigenze: dai circuiti ad alta intensità allo yoga, dalla tonificazione alla meditazione. Obiettivo accompagnare le persone nella loro nuova quotidianità da coronavirus.

Fitprime è una startup fondata nel 2016 che, grazie alla sua app, consente l’accesso a più di 1.300 centri sportivi in Italia. Proprio la chiusura delle palestre ha reso necessaria una soluzione differente per garantire ai propri utenti la possibilità di continuare ad allenarsi, anche da casa. Da qui, dunque, la nascita di Fitprime TV, che da martedìb31 marzo propone centinaia di workout. “Abbiamo sentito fin da subito l’esigenza di fare qualcosa in più per aiutare le persone in questo momento così delicato – ha affermato Matteo Musa, Ceo e Co-founder di Fitprime -. Lo scopo del portale è quello di accompagnare le persone nella loro nuova quotidianità e di aiutarle a mantenere uno stile di vita sano e attivo, a beneficio della salute non solo fisica ma anche e soprattutto mentale.Come ben sappiamo, infatti, lo sport è uno dei principali mezzi per diminuire lo stress, controllare le tensioni e rilassarsi”. Per consentire quindi agli utenti di fruirne in modo completamente gratuito, la piattaforma resterà a disposizione senza alcun costo fino al termine dell’emergenza sanitaria. Per garantire contenuti di qualità, Fitprime si è rivolta ai centri sportivi partner e, inoltre, ha collaborato con numerosi fitness influencer, come sottolineato da Damiano Rossi, Responsabile dei Centri Partner e Co-founder di Fitprime: “Abbiamo coinvolto alcuni dei migliori trainer e fitness youtuber italiani nelle varie discipline e la loro risposta positiva è stata immediata. Una volta concordato il format abbiamo iniziato a produrre con loro workout, percorsi e lezioni in esclusiva per la nostra piattaforma, che ci permettono di andare live già dalla prima release con centinaia di video originali. E il numero crescerà nelle prossime settimane”.

La metropolitana del corpo


La metropolitana del corpo. Muoversi è la parola d’ordine per rispondere al meglio all’emergenza Covid-19. In Francia la Fédération sportive et  gymnique du travail (FSGT) lancia uno strumento originale e divertente: una mappa simile a quella metropolitana che propone una vera e propria ginnastica propriocettiva focalizzata su lavoro motorio, scoperta ed esplorazione, adattabile alle diverse età ed esigenze.

L’inattività fisica è uno dei mali di questo secolo e corrisponde a una spesa energetica prossima allo zero. Con il tempo il corpo si abitua sempre di meno allo sforzo, ingrassa e perde flessibilità perchè i muscoli non vengono utilizzati a sufficienza. Se il corpo umano viene così abbandonato, trascurato e si allontana dal movimento, diventa urgente riappropriarsi del proprio fisico, incitandolo all’esplorazione. Per gli anziani l’obiettivo è di aiutarli a mantenere e migliorare la loro forza muscolare, la mobilità articolare e le capacità di equilibrio. Ai bambini, invece, permette di conoscere il loro schema
corporeo, l’equilibrio, lo spazio, la percezione in modo ludico e illustrato.

Verde inclusivo


A Palermo riapre il Parco della salute per consentire a persone con autismo e disabilità fisiche o intellettive di fare un po’ di attività all’aperto, accompagnati dal proprio assistente ma rigorosamente uno alla volta. Il Parco è l’unica area della città adatta alle esigenze della disabilità, che si estende su un’area verde di 8000 metri quadrati con giochi di vario genere e un giardino sensoriale.

Proprio come gli altri parchi, in tutta Italia, anche quello palermitano è attualmente chiuso a causa dell’emergenza coronavirus. Ora però si è pensato di riaprirlo in modo da consentire a persone con disabilità di fare un minimo di attività motoria anche in tempi di quarantena. Sarà aperto solo su prenotazione e per una sola persona (più accompagnatore) alla volta. Questo sempre per garantire il massimo della sicurezza relativamente alla possibilità di contagi da coronavirus. Una buona notizia dunque per le tante famiglie palermitane con bambini o ragazzi con disabilità costretti ormai da tanti giorni a vivere chiusi in casa senza la possibilità di fare nemmeno una passeggiata. Il parco inizierà le sue aperture speciali giovedì 2 aprile in occasione della “Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo” e fino al 2 maggio. Potranno accedervi solo persone autistiche, con disabilità fisiche e/o intellettive, disturbi del neurosviluppo e deficit sensoriali residenti nel comune di Palermo. L’accompagnatore dovrà essere obbligatoriamente un famigliare o un’altra persona che se ne prende cura stabilmente. Si potrà accedere a turno, per 30 minuti, nelle seguenti fasce orarie: dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19.

I veri campioni


“Be Champion against Covid 19” è il nome dell’iniziativa benefica nata dalla chat whatsapp dei campioni del mondo 2006, che tornano in campo per una raccolta fondi da destinare alla Croce Rossa italiana e dare un aiuto al nostro Paese in emergenza coronavirus.
L’obiettivo è assicurare i trasporti straordinari e permettere l’acquisto di mascherine, tute e il kit che occorre a medici e infermieri.

Alex Del Piero ha spiegato l’iniziativa in diretta su Sky Sport 24: “Tutto è nato nella chat whatsapp dei Campioni del Mondo 2006, per dare un supporto alla Croce Rossa italiana, focalizzato esclusivamente sull’emergenza coronavirus. Il fine di questa raccolta fondi è quello di provvedere e assicurare i trasporti straordinari che avvengono e permettere l’acquisto di mascherine, tute e il kit che occorre per ovviare a questa emergenza. Cannavaro dalla Cina, io a Los Angeles, ognuno di noi si è già attivato: facciamo tutti parte di una grande squadra e vogliamo far partecipare tutto il mondo. L’Italia è tra i Paesi più colpiti, noi siamo in Italia e vogliamo dare questo segnale”.

Restiamo in movimento


In questi giorni in cui siamo tutti a casa per tutelare la nostra salute, abbiamo bisogno di praticare attività motoria per mantenere il benessere fisico e mentale. In particolare le persone anziane. Il servizio di Elena Fiorani.

(sonoro) Ecco un esempio delle lezioni tipo raccolte all’interno della campagna lanciata dall’Uisp e intitolata “La palestra è la nostra casa”. Siamo davanti a giornate lunghe che vanno riempite con occupazioni piacevoli, rilassanti e salutari. A questo scopo ogni giorno l’Unione italiana sport per tutti propone video tutorial per svolgere attività motoria in casa, in sicurezza e divertendosi, con un focus particolare sulle attività più idonee e utili per le persone anziane che, più di altre fasce di età, hanno necessità di restare in casa ma, allo stesso tempo, di mantenere un buon livello di mobilità, curando il proprio benessere fisico e mentale.

L’importante è partecipare


Ufficialmente rinviate al 2021 le Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo, tutto il mondo dello sport attendeva questa decisione. Anche la campionessa paralimpica, Martina Caironi  portabandiera a Rio de Janeiro, apprezza la scelta, “per la sicurezza di tutti – dice – e per permettere a noi atleti di presentarci fisicamente e mentalmente preparati a un evento così importante”.

Così anche l’appuntamento sportivo per eccellenza ha dovuto cedere, momentaneamente, contro la pressione asfissiante del Coronavirus. La decisione di posticipare al 2021 i Giochi olimpici e paralimpici, in programma a Tokyo nell’agosto di questa estate, è stata più rapida di quanto le apparenze lasciassero trasparire. Fino a sette giorni fa Thomas Bach, presidente del Cio – Comitato Olimpico Internazionale – pareva irremovibile sulla regolare disputa dei Giochi. Poi, invece, qualche certezza è cominciata a vacillare anche nel rigore del dirigente tedesco, ex schermidore. Già domenica scorsa il Cio apriva ufficialmente ad un rinvio rimandando la decisione a fine aprile. Un mese di tempo per valutare l’andamento della pandemia e confrontarsi con i vari organi sportivi. In realtà sono bastati soltanto due giorni per lo storico annuncio, comunicato martedì 24 marzo dal primo ministro giapponese Shinzo Abe: “ho proposto di rinviare di un anno i Giochi e il presidente Bach è d’accordo al 100%”. A determinare un cambio di passo così repentino, oltre alla volontà del Paese ospitante, sono state le federazioni sportive di Stati Uniti, Canada e Australia che avevano già manifestato l’intenzione di non prendere parte alla spedizione olimpica per tutelare la salute dei propri atleti e di tutti gli operatori coinvolti.
La decisione è tra quelle che capita di prendere una volta nella vita. Mai prima d’ora le Olimpiadi erano state rinviate in tempo di pace. In tre occasioni, invece, sono state annullate a causa delle bombe dei due conflitti mondiali: Berlino 1916, Tokyo 1940 e Londra 1944. Lo stesso vale per le Paralimpiadi, ideate ufficialmente in Italia come terapia per pazienti midollari e svolte per la prima volta a Roma 1960. Quella del 2021 sarà la 16esima edizione, seconda volta per la città di Tokyo dopo la manifestazione del 1964. La paralimpiade giapponese vedrà la partecipazione di 4.400 atleti che gareggeranno in 537 eventi medaglia. Tra le atlete che parteciperanno alla prima edizione dei Giochi “dispari” della storia c’è anche Martina Caironi, campionessa paralimpica sui 100 metri e il salto il lungo, specialità di cui detiene i record del mondo, portabandiera nella precedente edizione di Rio de Janeiro. La podista nativa di Alzano Lombardo, comune della provincia di Bergamo drammaticamente colpito dal virus, commenta con serenità il rinvio al 2021 delle Paralimpiadi: “Era una decisione già nell’aria, ci aspettavamo che andasse così – dice – Ma cerco di vederla positivamente, come se avessi avuto un “extratime” alla Super Mario Bros che potrebbe consentirmi di raggiungere la forma migliore: ora sarei arrivata un po’ a filo, avendo potuto iniziare ad allenarmi tardi. Chiaramente il fisico deve tenere botta”. Sotto questo punto di vista una deroga, concessa a lei e ad altri atleti di interesse nazionale, le permette 3 volte a settimana di uscire e andare al campo di atletica: “Ma stiamo ben distanti”. Gli allenamenti continuano a casa: “Tanto corpo libero, ma ho anche un bilanciere e i pesi – spiega – Il mio allenatore mi ha preparato un circuito che faccio 2 volte a settimana: addominali, esercizi per le gambe e per tenere il tono muscolare del moncone”. Ma l’autoisolamento stimola la riflessione, e Caironi non si tira indietro, lei che è spesso stata in prima fila per l’accoglienza e l’integrazione: “Forse capiremo che siamo tutti vulnerabili e quindi tutti uguali – è il suo auspicio – Forse miglioreranno le relazioni interpersonali, inizieremo ad apprezzare quello che abbiamo e a “empatizzare” di più con i migranti: noi italiani ci siamo trovati dalla parte dei discriminati, ma non si sceglie mai dove si nasce”.

di Pierluigi Lantieri

Mens sana in corpore sano


La Federazione nuoto della Sardegna apre uno sportello di psicologia dello sport, rivolto a dirigenti, tecnici, atleti agonisti e non, che hanno dovuto interrompere gli allenamenti. Le finalità sono varie: dal sostegno emotivo all’alleviamento del disagio.  Alla base la valorizzazione dell’amicizia e della diversità insieme al divertimento che aiuta a fare squadra.

Allo sportello possono accedere anche le federazioni che intendano lavorare e progettare interventi di carattere sociale, educativo, riabilitativo e rieducativo attraverso lo sport. Grazie all’aiuto specialistico, il fruitore può scoprire le proprie risorse psicosociali o recuperare capacità decisionali e di azione nelle situazioni di vita quotidiana”. Provando a mettersi nei panni di un’atleta è facile comprendere come la mancanza di allenamento uniforme e costante comporta delle dinamiche mentali, da salvaguardare in vista di quei momenti migliori che faranno il paio con la parola normalità. Ma il calvario è ancora lungo da percorrere e nel suo piccolo anche la FIN Sardegna non vuol lasciare i suoi tesserati in preda allo sconforto e alle inevitabili crisi di smarrimento che la pandemia sta scatenando

Ritorno alla vita


In Cina si è svolta la prima gara dopo l’era coronavirus, la Panda Mini-marathon. Mascherine obbligatorie e controllo temperatura prima del via e all’arrivo per i mille partecipanti. I podisti sono partiti a scaglioni di 2 minuti, per evitare assembramenti.  La competizione si svolge di norma sulla distanza della maratona ma quest’anno è stata ridotta, si tratta comunque di un segnale positivo.

La Cina va avanti e dà segnali di ripresa. Si è svolta la prima manifestazione dell’era COVID-19, la Chengdu Panda (Mini) Marathon. Normalmente, questa competizione si svolge sulla distanza maratona e vede oltre 20mila partecipanti. Quest’anno la distanza è stata ridotta e i partecipanti sono stati soltanto mille, probabilmente perché molti hanno ancora paura del contagio ed altri non sono riusciti ad allenarsi.
Non sono mancate le perplessità di tanti che hanno commentato con severità questa manifestazione, nonostante si tratti di un’area a bassissimo rischio COVID-19 e, più in generale, le autorità stiano tentando di ripristinare completamente la vita normale delle persone rafforzando, invece, le misure per prevenire il contagio di ritorno.