Speciali

Ora l’unica vittoria è conoscere le verità nascoste di Matteo Messina Denaro


 

 

La voce del prestanome dei fratelli Graviano che a Massimo Giletti il 13 novembre prevedeva, in modo sinistro, l’arresto del capo della mafia Matteo Messina Denaro avvenuto ieri.

Oggi parliamo del fatto che ieri è rimbalzato in tutto il mondo: l’arresto del capo dei capi di Cosa Nostra, latitante da 30 anni, Matteo Messina Denaro. Dopo questi 3 decenni il capomafia è stato trovato a Palermo, in fila in una clinica per le terapie dovute a una patologia in corso come un qualsiasi persona anziana. Cappello di lana e occhiali, giubbotto di pelle imbottito, i video hanno immortalato l’uomo che custodisce informazioni e segreti della stagione stragista.

Sono arrivate tante reazioni come per un giorno di festa non solo dalle alte cariche dello Stato ma anche dalle associazioni antimafia e giornalisti impegnati in prima linea. E sarà davvero festa se questo boss capace di essere invisibile per 30 anni a casa sua tra coperture, appoggi e oscure alleanze possa raccontare ciò che sa. Ascoltiamo in merito il giornalista Aaron Pettinari, caporedattore di Antimafiaduemila.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

 

 

Un appello per i servizi di Salute mentale: mancano risorse e personale


 

Le parole dell’edizione straordinaria del Tg1 del 15 gennaio 1993: nel bel mezzo delle stragi di mafia i carabinieri del Ros arrestano il boss Totò Riina.

Oggi parliamo di salute mentale. È stata inviata una lettera appello da 91 direttori dei Dipartimenti di salute mentale alle più alte cariche dello Stato, tra cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Da una parte l’aumento del disagio mentale soprattutto tra gli adolescenti, dall’altra la carenza di personale e di risorse per fornire risposte adeguate e quelle prestazioni che dovrebbero essere garantite dai Livelli essenziali di assistenza. È, insomma, un “grido di allarme” quello dei firmatari dell’appello per denunciare una situazione drammatica, che si è aggravata con la pandemia e con le sempre più complesse problematiche sociali ed economiche.

“Siamo di fronte a una situazione di impoverimento delle risorse dei servizi pubblici per la salute mentale, che rientra nell’ambito di un impoverimento più generale della sanità – commenta Massimo Cozza, direttore del Dsm Asl Roma 2”. Ascoltiamo sulla questione il segretario di Psichiatria Democratica Salvatore Di Fede.

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La giusta attenzione per evitre allarmismi sulle nuove varianti Covid


 

 

Le voci al porto di Ancona dove ieri è sbarcata la nave Ong Geo Barents con 73 migranti a bordo: ha navigato per 3 giorni con il mare in tempesta prima di raggiungere il porto assegnato dalle autorità italiane.

Oggi torniamo a parlare di Covid, in particolare sulle varianti che dalla Cina e dagli Usa hanno alzato nuovi allarmi. In Italia la situazione Covid non desta particolari preoccupazioni, con gli indicatori ospedalieri stabili o in calo, e l’allarme per la diffusione di quella conosciuta come Kraken «non è un rischio per l’Italia» così come non lo è per l’Europa. In una lettera all’editor del Journal of Medical Virology un gruppo di scienziati italiani ridimensiona la «pessima deriva sensazionalistica» sui pericoli legati all’ultima variante finita nelle cronache di mezzo mondo. I dati parlano soltanto della sua capacità di diffondersi, osservata in recenti analisi.

Secondo la valutazione del rischio fatta dallo European centre for disease prevention and control (Ecdc) nelle ultime due settimane dell’anno scorso, la sottovariante Kraken è stata responsabile di meno del 2,5% dei contagi nel Vecchio Continente. La sua rapida corsa per gli autori dello studio non implica che diventi dominante in Europa.

Sulla situazione della pandemia nel nostro Paese ascoltiamo il virologo Fabrizio Pregliasco che ieri è intervenuto nella trasmissione Sud Reporter.

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Caro carburanti, le accise non si tagliano più: le richieste dei consumatori


 

 

Le parole di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela a Rainews dopo la notizia dell’apertura di un’inchiesta da parte del Vaticano sulla 15enne scomparsa il 22 giugno 1983. 

Oggi parliamo del caro-carburanti dopo l’intervento video su Twitter da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nei distributori si registrano andamenti discordanti dei prezzi. Alcuni, infatti, forse anche per effetto dell’annuncio di controlli della GdF, hanno deciso di ridimensionare un poco l’aumento eccessivo dei prezzi che avevano praticato dopo l’abolizione dello sconto sulle accise, decisa improvvidamente e unilateralmente dal Governo, altri, invece, proseguono imperterriti ad applicarli al di sopra del livello tollerabile.

Secondo i dati riportati da Quotidiano Energia, la benzina si attesta mediamente a 1,82 euro al litro per il self, il diesel a 1,877. Stando alle segnalazioni ricevute, non mancano, soprattutto lungo la rete autostradale, distributori che applicano per la benzina prezzi al di sopra di 1,95 euro al litro e di 2,30 euro al litro per il diesel.

Secondo i dati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, tenendo conto sia dell’andamento delle quotazioni dei prodotti petroliferi, sia dell’andamento del cambio Euro/Dollaro, la benzina oggi dovrebbe costare almeno 8 centesimi di meno al litro e il gasolio ben 19 centesimi in meno.

L’impatto per le famiglie è imponente di fronte al già generale carovita e il ministro Urso ha convocato le associazioni: ascoltiamo Fabrizio Ghidini, responsabile Energia di Federconsumatori.

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Salvare vite in mare. Intervista a Federica Giannotta di Terre des Hommes


 

Terre des Hommes esprime preoccupazione per l’impatto che il recente Decreto 2/1/2023 n.1 recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori sta già avendo sulle operazioni di salvataggio, con particolare riferimento alla condizione dei minori non accompagnati e, più in generale di persone che presentano una condizione fisica o psichica di estrema fragilità.

Ne abbiamo parlato con Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e programmi Italia di Terre des Hommes,

Dissenso e repressione: il “sorvegliato speciale” dovrebbe essere solo il clima


 

 

Gli spari dei terroristi che il 7 gennaio 2015 fecero irruzione nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo: 20 morti, 12 erano giornalisti e disegnatori. Otto anni dopo una nuova fatwa che arriva dall’Iran.

Oggi parliamo di diritti e repressione anche per il nostro Paese. In questi giorni tiene banco il caso di Simone Ficicchia, attivista di Ultima Generazione che si batte contro la crisi climatica ed è protagonista di azioni eclatanti come quella della vernice rossa sulla parete del Senato a Roma. Il pm di Milano ha rinviato di 30 giorni la richiesta della Questura di Pavia per una “sorveglianza speciale” nei confronti del giovane.

Contro questa ipotesi si è scagliato anche il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury che su Domani giornale scrive: “Non è un mafioso, sebbene quelle misure siano previste dal Decreto legislativo 159 del 2011, che ha proprio questo titolo: Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Non è il capo di un’impresa criminale: caso mai è, suo malgrado, un esponente di un’impresa criminalizzata”.

Ieri davanti al tribunale di Milano la mamma di Ficicchia ha parlato ai giornalisti dopo l’udienza, ascoltiamo lei e anche le parole di Simone.

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No nel nome di Ciro: cosa c’entra con il calcio lo scontro in autostrada


 

I rumori del caos sull’A1 all’altezza di Badia del Pino dove domenica scorsa gruppi di napoletani e romani si scontrati a suon di spranghe, cinghie e coltelli.

Oggi parliamo della violenza, dose ormai cronica della nostra quotidianità. C’è quella che si sprigiona intorno a una bandiera su cui alzare vessilli di guerra intorno a una maglia di calcio. Ma davvero c’entra il calcio in quello che è accaduto? Poco o nulla.

Dietro questi vessilli si nascondono altri fenomeni sociali e urbani che da decenni si racchiude nel termine ultras. Un film capolavoro di Ricky Tognazzi nel 1991 provò a raccontare questo spaccato d’Italia, paradossalmente ultime forme di organizzazioni radicali ed estremiste presenti nel Paese e pronte allo scontro. Ascoltiamo la voce di Claudio Amendola, protagonista in quel film

Su quell’asfalto che doveva condurre a Milano e a Genova tifosi della Roma e del Napoli si sarebbe consumato un vero e proprio regolamento di conti, organizzato e preparato secondo le testimonianze audio diffuse anche sui social: 8 anni dopo, secondo qualcuno, bisognava vendicare Ciro Esposito che il 3 maggio 2014 fu ucciso dal capo ultrà romanista Daniele De Santis. A tutto ciò ha replicato la mamma di Ciro, Antonella Leardi, impegnata con la sua associazione Ciro Vive contro la violenza, parlando all’agenzia Alanews.

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I 15 anni dell’Osservatorio di Bologna: una Piramide di Cheope di morti sul lavoro


 

 

Le parole di Gianluca Vialli prima della finale degli Europei vinti dall’Italia nel 2021: oggi i funerali a Londra del centravanti che dal 2018 lottava contro un cancro.

Torniamo con la prima puntata del nuovo anno, il quarto di questa rubrica su cui proviamo a capire di più dei fatti dell’attualità nel nostro Paese e nel mondo. L’anno si apre con alcune tragiche conferme. La guerra in Ucraina continua tra le bombe e le vittime. La pandemia da Covid 19 si spegne e si riaccende con i nuovi allarmi che arrivano dalla Cina.

La crisi economica e sociale con l’inflazione e il carovita che strozza soprattutto le fasce popolari, a partire dal caro bollette e dal I gennaio l’impennata dei prezzi dei carburanti oggetto ora dei controlli della Guardia di Finanza per i pericoli di una nuova speculazione in atto. Il nostro focus, oggi, va su un’altra questione: i morti sul lavoro.

Al 31 dicembre 2022 si sono chiusi i quindici anni di monitoraggio Osservatorio di Bologna dell’artista Carlo Soricelli che ha aperto il suo blog il 1° gennaio 2008 per ricordare i sette lavoratori della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. In un messaggio a inizio anno Soricelli riepiloga le cifre drammatiche: sono morti complessivamente oltre 19000 lavoratori, un’intera cittadina che scomparsa, quasi la metà delle vittime è caduta sui luoghi di lavoro, oltre 9450.

L’Osservatorio registra sui luoghi di lavoro l’8% in più di morti rispetto al 2021. Nell’annunciare la chiusura del monitoraggio Soricelli annuncia di voler dedicare un piccolo mausoleo ai morti sul lavoro: una Piramide di Cheope in scala ridotta per ricordare con le loro fotografie centinaia di lavoratori e lavoratrici morti. Ascoltiamo

Napoli, bomba contro dirigente Sos Impresa: parla il presidente Luigi Cuomo


 

 

A Napoli l’intimidazione criminale e camorrista spara i suoi primi inquietanti fuochi. E lo fa in due quartieri della città. Nel rione Sanità, come raccontato ieri nel nostro notiziario, vandalizzato il quadro di Massimo Troisi al vicolo della cultura dove l’associazione Opportunity ha recuperato beni confiscati e acceso la luce in una strada buia. Altro episodio ancora più inquietante è la bomba che la sera del 31 dicembre ha distrutto l’auto di Anna Ferrara a Ponticelli, dirigente di Sos Impresa Antiusura e antiracket.

Ai nostri microfoni ascoltiamo il presidente nazionale di Sos Impresa Antiracket e Antiusura Luigi Cuomo.

Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

 

 

Manovra e non-profit: una questione di “cecità politica”. Intervista a Vanessa Pallucchi, Forum terzo settore


 

 

“Il terzo settore è stato il grande assente da questa Manovra”: lo sottolinea ai nostri microfoni la portavoce del Forum Vanessa Pallucchi. Il giudizio non può che essere negativo soprattutto sul caro-bollette, perché nessuna risposta è arrivata alle difficoltà che sta vivendo il non-profit. I molteplici appelli a Governo e Parlamento sono rimasti inascoltati, con il rischio di mettere a repentaglio i servizi a sostegno dei cittadini più fragili. Perché ancora una volta manca un riconoscimento alle attività del Terzo settore? Da dove si può ripartire in vista del nuovo anno?

L’intervista a Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale Terzo settore.