La voce del presidente del Consiglio Mario Draghi nella giornata convulsa di ieri al Senato e di una crisi di governo che apre tante incognite per il Paese tra guerra e pandemia.
Oggi parliamo di incendi ma non delle fiamme che divampano nella politica, parliamo di incendi veri che stanno devastando l’Italia da Nord a Sud.
“Nel 2021, l’Italia è stato il Paese in area Ocse con il maggiore numero di incendi registrati: 1.422. Dopo la Turchia, il nostro è stato il secondo Paese per superficie bruciata: 159.537 ettari. Si tratta numericamente del numero più alto registrato nell’ultimo decennio”. È uno dei dati contenuti nel dossier “Il cambiamento climatico in Italia: l’impatto sulla salute umana e i processi di adattamento. Lo scenario italiano alla luce del documento Climate Change Is A Healt Crisis”, realizzato dall’istituto italiano per la salute mondiale (IIPH) insieme all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Secondo i dati disponibili alle 19 di ieri erano state 25 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento di Protezione civile. Ascoltiamo il capo dipartimento Fabrizio Curcio
Secondo Coldiretti per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. E poi c’è chi il dramma dei roghi lo vive da sempre come per la terra dei fuochi. Sono una trentina i sindaci del napoletano e del casertano che insieme ai i comitati civici e alla curia di aversa hanno depositato nelle mani della procuratrice capo del tribunale di napoli nord, un esposto-denuncia per chiedere indagini sugli incendi di rifiuti. ascoltiamo il vescovo di Caserta Angelo Spinillo ai microfoni della tgr.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale