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La strage della Marmolada ci dice che per il clima il tempo è scaduto

di Redazione GRS


 

Il suono della valanga di ghiaccio alla Marmolada che ha travolto almeno 30 persone come un’onda anomala capace di spazzare via persone e cose.

Oggi parliamo di clima dopo quello che è accaduto ieri alla Marmolada. Sono 6 i morti, 9 i feriti e 15 dispersi per i quali si teme solo il peggio. Una strage sulla vetta dove ieri facevano 10 gradi e per cui gli esperti hanno una sola risposta: cambiamenti climatici. Secondo il  glaciologo Renato Colucci (Istituto di scienze polari del Cnr) in una nota “per quanto riguarda la dinamica della tragedia occorsa sulla Marmolada, possiamo ricordare che da settimane le temperature in quota sulle Alpi sono state molto al di sopra dei valori normali, mentre l’inverno socrso c’è stata poca neve, che ormai quasi non protegge più i bacini glaciali.

“Con il caldo globale i ghiacciai sono sempre più sottili e, quando cadono, vengono giù pezzi come grattacieli”. Reinhold Messner, il primo alpinista ad aver conquistato tutti gli ottomila, commenta così a Repubblica.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Europa, salute, ambiente: lo sport sociale protagonista

di Redazione GRS


 

Bentrovati all’ascolto del GrsWeek, in studio Elena Fiorani

Questa è l’Europa di cui c’è bisogno: coesione sociale, voglia di futuro, una vita quotidiana migliore. Il progetto Sportpertutti Uisp parte proprio da qui: visioni e pratiche capaci di generare salute, entusiasmo e socialità. Il progetto, che è stato presentato a Roma qualche giorno fa, si realizzerà in 15 regioni italiane con il coinvolgimento di 26 Comitati territoriali Uisp, insieme ad altri soggetti di cittadinanza attiva, università e rappresentanze sociali. Continua a leggere

Clima e siccità, “difendere il creato”: le mani nella terra di Slow Food

di Redazione GRS


 

Le parole di Papa Francesco durante l’Angelus in merito alla siccità e ai cambiamenti climatici: richiama alla responsabilità di chi prende decisioni perché l’ambientalismo non è una moda.

Oggi parliamo di cambiamenti climatici e di terra. L’ondata di caldo e l’assenza delle piogge per mesi ha portato la siccità con i tanti rischi sulla salute e sulla produzione agricola da Nord a Sud. Ieri nel Report FragilItalia di Ipsos e Legacoop si rilevano i cambiamenti nei consumi per gli italiani: rispetto ad un anno fa, gli italiani aumentano gli acquisti di prodotti made in Italy e a km. 0, riducono quelli di prodotti di marca ed etnici, adottano comportamenti consapevoli quando vanno a fare le spesa, attribuiscono crescente importanza a salubrità, naturalezza e basso impatto ambientale dei prodotti.

In questo scenario Slow Food Italia ha interrogato i suoi agricoltori e produttori partendo da alcune domande: qual è la nostra percezione del cambiamento climatico? E quella delle nuove generazioni? E qual è il punto di vista di chi, sul campo, ha a che fare ogni giorno con le conseguenze dei cambiamenti climatici? Ascoltiamo Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Sud e lavoro sociale: una 3 giorni per sciogliere il groviglio della complessità

di Redazione GRS


 

La voce di Fedez dal palco di LoveMi, il concerto realizzato a Milano per sostenere la Fondazione Tog: è importante sottolineare, tra il troppo parlare di gossip, come questo evento abbia coinvolto migliaia di giovani e giovanissimi, abbia parlato di solidarietà, di cura e di amore.

Oggi parliamo di Sud, complessità e terzo settore. A partire da questa giornata e fino al 2 luglio prossimi si tiene a Napoli E-VENTI DA SUD.  Sui grovigli della complessità, uno spazio aperto a tutti coloro che  coltivano l’idea di costruire percorsi che possano generare lessici e  relazioni in grado di interrogare le sfide in atto localmente e nei  contesti più ampi. Tre giorni per confrontarsi sui temi del Sud e del  Mediterraneo, sulla complessità dei processi in cui siamo immersi,  sulla tensione tra omogeneo e ibrido, tra chiusure e aperture, tra
cambiamento e conservazione, sulla comunicazione e l’informazione.

Si tratta di un appuntamento in continuità con due importanti eventi –  le Assemblee biennali realizzate dal CNCA – Coordinamento nazionale comunità di accoglienza nella città di Spello e il  percorso intrapreso con le realtà meridionali della Federazione – in  cui operatrici e operatori si ritrovano impegnati in momenti di  confronto e riflessione ad ampio respiro. Ascoltiamo Annalisa Pesci dell’esecutivo di Cnca.

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