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Centro Italia: 2 docufilm raccontano la comunità educante nelle zone del Sisma

di Redazione GRS


 

Oggi parliamo del Centro Italia, quello funestato dai terremoti e che prova a ripartire. E ne parliamo con la forza del cinema. Un grande cantiere educativo sull’Appennino italiano, una comunità educante che si muove lungo i borghi di quattro Regioni italiane che negli anni scorsi sono state flagellate da veri e propri sciami sismici, terremoti che si sono susseguiti e ripetuti portando distruzione e morte e, a lungo termine, spopolamento ed impoverimento educativo e culturale.

È su questo terreno che ha deciso di muoversi l’Impresa Sociale “Con i bambini” promuovendo progetti con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e di dare la possibilità ai bambini ed ai ragazzi di vivere un’importante esperienza formativa. Le iniziative sono state raccontate da due documentari, presentati questa mattina in anteprima nel corso della 52esima edizione di Giffoni Film Festival.

Si tratta di TERRE MUTATE di Alessandro Marinelli e di KINTSUGI di Lorenzo Scaraggi, entrambi prodotti da “Con i bambini” in collaborazione con IF Imparare Fare. Presente alle proiezioni, oltre ai due registi, il presidente di “Con i bambini”, Marco Rossi Doria. Ascoltiamo il trailer di Terre Mutate.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Non solo il salario: il lavoro per le nuove generazioni di cooperatori sociali

di Redazione GRS


 

Queste sono le voci dei soccorritori della SeaWatch che nel weekend hanno recuperato naufraghi nel Mediterraneo: gli sbarchi tornano a far notizia mentre è già partita la campagna elettorale.

Oggi parliamo di lavoro nella cooperazione sociale. In un momento di profondi cambiamenti all’interno dell’attuale mondo del lavoro e di trasformazioni, AICCON Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Nonprofit ha voluto indagare il rapporto tra i giovani cooperatori sociali under 35 e il tema del lavoro.

La ricerca ha approfondito in particolare tre dimensioni: a) il compenso economico unitamente al legame tra senso e motivazione del proprio ruolo; b) la funzione strategica della formazione; c) le prospettive inerenti il desiderio di carriera. Dallo Short Paper di AICCON “Il lavoro come opera” emerge come le nuove generazioni vedano il lavoro in quanto somma fra compenso e senso, due fattori rilevanti che si rafforzano vicendevolmente evidenziando l’unitarietà delle due dimensioni.

Tra gli aspetti più significativi della survey, si evidenzia che i giovani cooperatori mettono al primo posto un ambiente di lavoro sano e positivo che valorizza le relazioni tra colleghe e colleghi, seguito dalla possibilità di un’adeguata conciliazione dei tempi di vita/lavoro e dall’offerta di un compenso economico adeguato.

I dati raccolti evidenziano poi le forti motivazioni intrinseche che spingono i giovani a scegliere la cooperazione sociale come ambiente di lavoro, quali l’aspirazione al cambiamento e il forte desiderio di essere protagonisti della trasformazione sociale. Ascoltiamo Paolo Venturi di Aiccon.

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Tra crisi energetica ed elezioni politiche c’è chi alza la bandiera della pace

di Redazione GRS


 

 

Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Giuseppe Manzo.

Crisi energetica, tensioni finanziare, crisi alimentare e pandemia. A questo si aggiunge la crisi di governo e le elezioni fra 2 mesi. Quale spazio può trovare il tema della pace e l’attenzione sul conflitto in Ucraina? Ci provano ancora le associazioni e le reti in questo weekend tornando in piazza.

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Napoli, ancora terrore e sangue innocente nelle faide di camorra

di Redazione GRS


 

La voce del presidente Mattarella che annuncia ufficialmente lo scioglimento delle camere: si voterà il 25 settembre per un’estate italiana da campagna elettorale.

Oggi torniamo a Napoli per parlare ancora di camorra, faide e sangue. Nella periferia ovest della città dopo il barbaro omicidio di Andrea Covelli a Pianura, nonostante gli arresti contro i clan in guerra, una bomba carta contro un commerciante della zona. L’associazione antiracket dedicata alla memoria delle vittime innocenti Gigi e Paolo ha incontrato il prefetto chiedendo una presenza sul territorio.

Nell’estremo opposto, la periferia orientale, nel quartiere Ponticelli un operaio incensurato di 56 anni Antimo Imperatore è caduto sotto il piombo di un agguato destinato a un esponente del clan: ha solo la colpa di essersi trovato a fare dei lavori di manutenzione a casa di questo affiliato a uno dei gruppi criminali in lotta. Ieri Libera ha promosso una manifestazione per “non restare in silenzio” ed essere “complici”. Ascoltiamo il coordinatore regionale Mariano Di Palma.

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