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Liceo Montale: il caso che non esiste. Napoli: intesa Consolato ucraino-terzo settore

di Redazione GRS


 

Gli slogan degli attivisti a difesa di Julian Assange nel giorno che la giustizia britannica dà l’ok per l’estradizione negli Stati Uniti: ora l’ultima parola spetta al governo.

Torniamo sul caso di cronaca del liceo Montale. Ieri l’ufficio scolastico regionale ha stabilito che per la dirigente scolastica “non c’è stata nessuna violazione del codice disciplinare” dopo che la presunta relazione con uno studente maggiorenne non costituiva alcun reato.

Quello che resta sul campo è la gogna mediatica e social per una donna e una professionista sotto il processo di un becero tribunale senza legge e senza etica, molto frequente: quello della diffamazione, delle maldicenze e dei pettegolezzi a cui certa informazione dà la dignità di fatti senza alcuna verifica. Non è un caso che il Papa spesso torna su questo veleno delle relazioni umane e sociali, l’ultima volta lo ha ricordato prima della quaresima. Ascoltiamo

Ora parliamo di Ucraina e di emergenza profughi. La Campania è la regione italiana che ospita il maggior numero di cittadini ucraini. Napoli la città dove la comunità è maggiormente rappresentata. Dopo l’invasione russa in Ucraina è diventata anche una delle città dove sta approdando il maggior numero di profughi. Per questo motivo ieri Cisl di Napoli, Inas Cisl di Napoli, Anolf Napoli, Confcooperative Federsolidarietà Campania, Let’s do It! Italy hanno siglato un protocollo con il Consolato ucraino a Napoli. Ascoltiamo Khalid Saady di Anolf Napoli

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Cibo per l’inclusione: intervista a Abderrahmane Amajou di Slow Food

di Admin GRS


 

A Torino e Agrigento 60 minori stranieri non accompagnati partecipano al percorso di inclusione sociale, lavorativa e abitativa di Slow Food Italia previsto dal progetto Youth & Food – Il cibo veicolo di inclusione, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Ne parliamo con il referente del progetto Abderrahmane Amajou

Covid, il dramma di Shanghai. Umbria: un progetto di rigenerazione urbana e rurale

di Redazione GRS


 

Le grida dalle case dove sono rinchiusi gli abitanti di Shangai in lockdown contro la variante Omicron, stremati dalla chiusura forzata ci ricordano che il Covid esiste ancora.

Oggi parliamo di aree interne e più precisamente andiamo in Umbria. “Rigenerare le città attraverso il partenariato pubblico – privato”. Questo è l’ambizioso progetto presentato durante l’incontro “Rigenerazione Urbana e Rurale”, promosso da Legacoop Umbria.

Partendo da esperienze consolidate in altre regioni come quella dello spazio eventi di Dumbo Bologna e le Manifatture Tabacchi di Firenze, senza tralasciare alcune realtà umbre come “La Casa Bianca di Spoleto” o il progetto “Oasi aree Urbane”, si è ragionato sul come affrontare in Umbria questa tipologia di coprogettazione che porti uno sviluppo sostenibile nelle nostre comunità locali. Ascoltiamo la presidente della cooperativa sociale Il Cerchio Serenella Banconi.

L’aspetto fondamentale della partnership è il modificarsi del tradizionale rapporto di committenza tra il decisore (pubblico) e l’esecutore (privato) in favore di processi decisionali legati alle reali esigenze dei territori. Questo cambio di visione comporta la ridefinizione dei ruoli valorizzando il ruolo attivo e propositivo del terzo settore. Ascoltiamo l’assessora regionale Paola Agabiti Urbani.

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La via crucis delle morti bianche. La pensione per gli ucraini che hanno lavorato in Italia

di Redazione GRS


 

Oggi parliamo di morti bianche con il nostro aggiornamento settimanale con l’Osservatorio indipendente di Bologna. Al 16 aprile 2022 ci sono stati dall’inizio dell’anno 343 lavoratori morti sul lavoro: di questi 178 hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere. Il venerdì santo è stato un bagno di sangue: la via crucis dei lavoratori deceduti in servizio ha visto sei morti di cui uno di questi aveva solo 16 anni, un altro 23, due sono stranieri.

Ora, sempre in tema lavoro, approfondiamo la questione delle pensioni per gli ucraini che hanno lavorato in Italia e ora sono stati costretti a rientrare a causa della guerra: potranno continuare a godere della pensione come ha stabilito il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che ha accolto una delle proposte Acli, presentate ufficialmente lo scorso 17 marzo alla Camera dei Deputati. Ascoltiamo il vicepresidente nazionale Antonio Russo.

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Guerra e accoglienza: uno sguardo sul presente

di Fabio Piccolino


 

Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino.

Secondo i dati delle Nazioni Unite, dallo scoppio del conflitto in Ucraina, le persone in fuga dal Paese sono circa 4 milioni: numeri enormi che oltre a dare la stima dell’atrocità della guerra e delle conseguenze dirette sulla vita delle persone, devono per forza di cose misurarsi sulla questione delle misure di accoglienza. Continua a leggere

Tg nazionali e i temi della Diversity: l’immobilismo oltre il Covid

di Redazione GRS


 

Le voci di dottoresse e volontarie Unicef in un ospedale pediatrico realizzato in un rifugio anti bombe in Ucraina.

Oggi parliamo di tv e diversità. Nel 2021 l’emergenza Covid-19 non monopolizza più l’agenda dei principali Tg nazionali, riducendo la sua incidenza sul totale notizie dal 46% del 2020 al 25%. Lo rivela il Diversity Media Report 2022, la ricerca annuale sulla rappresentazione delle diversità nei media italiani di informazione e intrattenimento, condotta da Diversity in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia e con il Comitato Scientifico di Diversity proveniente dalle maggiori università italiane.

L’analisi è dedicata all’informazione televisiva italiana ed è condotta sulle 42.572 notizie andate in onda nelle edizioni prime time dei 7 principali Tg italiani dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, sulla copertura mediatica di 5 diversity: Disabilità, Età e generazioni, Etnie, Genere e identità di genere, Orientamento sessuale e affettivo.

Ne emerge un aumento del 6% dell’attenzione per questi temi e nell’anno scorso segna dunque “una parziale normalizzazione dell’agenda dei Tg nazionali”, dopo un anno segnato dal monopolio dell’emergenza sanitaria.

Più che la quantità delle notizie, commentano gli osservatori, “è la loro tipologia a mostrare un certo immobilismo dell’informazione nella tv italiana: – proseguono – i criteri di notiziabilità che dominano l’informazione sulle diversity continuano ad essere l’agenda politica e le bad news. La “Disabilità” riguarda circa una notizia su cinque riguarda atleti e atlete paralimpiche (21,5%), che hanno appunto ottenuto ampia visibilità in occasione delle Paralimpiadi.

Abbiamo chiesto un commento su questi al professore Andrea Volterrani, Sociologo dei processi culturali e della comunicazione all’Univrsità di Roma Tor Vergata e coordinatore del Master in comunicazione sociale.

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