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Il lockdown non ferma le intimidazioni: 1 ogni 19 ore agli amministratori locali

di Redazione GRS


 

Una media di 9 intimidazioni a settimana, una minaccia ogni 19 ore: sono 465 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza rivolti nel 2020 contro sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali, dipendenti della Pubblica Amministrazione, in calo del 17% rispetto al 2019 (559). Li ha censiti Avviso Pubblico attraverso il monitoraggio delle notizie di stampa locali e nazionali, delle interrogazioni parlamentari e raccogliendo le segnalazioni dei propri coordinamenti territoriali.

Il 57,5% del totale dei casi censiti (267) si è registrato nel Mezzogiorno, nel Centro-Nord si riscontra un aumento del 3,5% dell’incidenza sul totale dei casi rispetto al 2019.

Per il quarto anno consecutivo è la Campania a far registrare il maggior numero di intimidazioni a livello nazionale, con 85 casi censiti.

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Il rischio della nuova ondata dei “non vaccinati”

di Redazione GRS


 

Preoccupa la situazione dei contagi nel nord-est. Il cluster Covid nella zona termale padovana, si legge sull’Ansa, ha registrato negli ultimi 15 giorni un aumento dei casi, passando da una media di 80 unità di metà settembre alle 110 attuali, con una tendenza in aumento.

In Friuli “il focolaio localizzato dopo le manifestazioni dei giorni scorsi continua ad aumentare: dai 93 casi positivi di tre giorni fa, oggi siamo a quota 140; di questi, 5 persone hanno dovuto ricorrere al ricovero ospedaliero”. Lo rende noto il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi

«Siamo alla pandemia dei non vaccinati», ha detto il ministro della Salute Jens Spahn, commentando i 20 mila nuovi contagi tedeschi e i 194 morti delle ultime 24 ore.

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Cop26: bambini esposti alla catastrofe e le accuse di catastrofismo

di Redazione GRS


 

Prosegue la Cop26 a Glasgow e il clime tiene banco sui media insieme all’emergenza Covid. In Italia oggi ci sono alcune regioni in piena allerta arancione per il maltempo. Nel dibattito interviene l’Unicef che fornisce alcuni dati in una nuova analisi – intitolata “Making Climate and Environment Policies for & with Children and Young People”-che rivela che due terzi dei piani climatici dei paesi non affrontano i bisogni e le priorità dei bambini.

Ad agosto, l’UNICEF ha pubblicato l’Indice di Rischio Climatico per i Bambini che ha rivelato che il 99% dei 2,2 miliardi di bambini del mondo – praticamente tutti – sono esposti ad almeno una minaccia ambientale, tra cui ondate di calore, cicloni, inondazioni, siccità, malattie trasmesse da vettori, inquinamento atmosferico e avvelenamento da piombo.

C’è chi però vede in Greta e nel movimento, insieme a una parte della comunità scientifica e a qualche giornale, dei catastrofisti.

La generazione “James Bond” vuole disinnescare la bomba (climatica)

di Redazione GRS


 

Nonostante gli impegni al G20 e le parole di consapevolezza dei leader come Mario Draghi sui danni imminenti del cambiamento climatico, non pare per nulla convinta la diciottenne svedese Greta Thunberg, leader dell’ambientalismo e della Cop alternativa: «Là dentro fingono di prendere sul serio il nostro futuro. Là non c’è la vera leadership, siamo noi i leader». L’appello sul sito della ong Avaaz, intitolato «Tradimento», ha già raggiunto un milione e mezzo di firme.

In un’intervista a La Stampa lo scrittore americano Nathan Englander dice che “Si stanno fondendo crisi pandemica e crisi climatica”

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Il selfie sulla tomba del padre per un pugno di like

di Redazione GRS


 

I social e la rappresentazione della vita in tempo reale, un caso arriva dalla Florida. Una nota influencer di fitness celebre su TikTok, Jayne Rivera, è finita al centro della bufera dopo essersi scattata una foto davanti alla bara del padre, appena deceduto. Ma il selfie non è andato giù ai suoi fan, che, nel giro di pochi minuti, l’hanno ricoperta di insulti, chiamandola “vile” e “malata”.

Il funerale è andato in scena lunedì 25 ottobre. Presenti alla cerimonia, amici, familiari e anche qualche figura istituzionale, dato che l’uomo era un veterano di guerra. Tutti i presenti, però, sono rimasti increduli alla vista della figlia – abbigliata in modo succinto – che si scattava foto con il padre nella bara, esibendosi tra l’altro in pose provocanti.

A parlarne è anche Luciano Fontana sul Corriere della sera rispondendo a una lettera di un lettore.

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