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Covid, Nord e Sud: cosa avrebbe detto il grande Massimo Troisi

di Redazione GRS


 

Sono questi i tempi in cui è facile chiedersi cosa avrebbe detto o pensato quel personaggio che non c’è più. Uno di questi è Massimo Troisi che moriva il 4 giugno 1994, a soli 41 anni e troppo presto per quello che avrebbe potuto dire e dare a Napoli e al Paese.

Come in questi mesi di lockdown e polemiche tra Nord e Sud avrebbe saputo liquidare in una battuta le isterie di un certo leghismo che “in fondo ascolta Peppino Di Capri”. Oppure avrebbe dato il suo sguardo su ciò che attraversa l’animo umano e le sue miserie in un momento di grande incertezza, paura, disorientamento.

Avrebbe parlato con Dio chiedendo perché poi alla fine tocca sempre ai poveri subire tutto questo. E a lui il ricordo va con le bellissime parole di Roberto Benigni che gli dedicò una poesia nel decennale della sua morte (ascolta cliccando sul player in alto).

Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Il futuro degli eventi culturali? Inizia dalla sostenibilità

di Clara Capponi


 

Bentornati all’ascolto del Grs Week da Clara Capponi

Il mondo della cultura, della musica e degli eventi live è stato il primo a scontrarsi con l’emergenza legata al Coronavirus e a rimanere a tutt’oggi in una fase di sospensione. L’espressione oggi più usata da chi è attivo e opera nel settore è  ripartire con proposte concrete. Così lavoratori, imprenditori, professionisti della musica e dello spettacolo hanno messo in piedi un coordinamento, “LaMusicaCheGira”, per promuovere una riforma definitiva del settore. Tra le istanze del documento programmatico un punto è dedicato alla sostenibilità degli eventi e dei festival, ne parliamo con Emiliano Colasanti tra i promotori del network Continua a leggere