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La salute è la prima cosa. Ma per i poveri e per il Sud aumenterà incidenza tumorale
5 Febbraio 2020
Dalla primavera al gelo in 24 ore. Sui binari della stazione spunta il Vesuvio bianco di neve. Nella settimana di Sanremo è difficile avere attenzione su altri temi ma come diceva il grande Troisi “la salute è la prima cosa”
Ieri nella Giornata mondiale dell cancro, L’organizzazione mondiale sanità denuncia che “il mondo vedrà un aumento del 60% dei casi di tumore nei prossimi 20 anni”. La crescita maggiore di nuovi casi, stimata dell’81%, si verificherà nei paesi a basso e medio reddito, dove i tassi di sopravvivenza sono i più bassi.
Anche in Italia esiste un gap tra Nord e Sud sulla prevenzione. Ad esempio degli screening sul tumore della mammella è al 100% in Lombardia, dove l’adesione delle donne fra 50 e 69 anni è del 60% – afferma il presidente degli oncologi Giordano Beretta – accade che in alcune zone del sud con l’attivazione al 20% aderisca solo il 20% delle donne. Nel primo caso – nota Beretta – su 100 donne sono comunque 60 quelle protette. Nel secondo caso sono solo 4″. Quando c’è l’amore c’è tutto no? No ch’ella è ‘a salute.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
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Il commento di Emilio Viafora, presidente nazionale di Federconsumatori.