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“Niente su di noi senza di noi”: il nuovo governo e la disabilità

di Redazione GRS


Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Katia Caravello.
Giovedì ha prestato giuramento il secondo Governo Conte. Le trattative tra le forze politiche che lo sostengono hanno portato alla stesura di un programma in 29 punti. Uno dei temi toccati più volte, direttamente o indirettamente, nel documento è quello della disabilità.
In questo campo, però,  la vera novità positiva introdotta dall’Esecutivo Giallo-Rosso riguarda un elemento procedurale, che tutti gli interessati   auspicano diventi una prassi, ossia l’audizione dei rappresentanti delle associazioni di e per persone con disabilità già in fase di consultazione, quindi prima ancora  della nascita formale del Goverrno.
Sentiamo in merito Vincenzo Falabella, Presidente della Fish-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap

 

[sonoro]

 

All’incontro conGiuseppe Conte erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni afferenti alla FAND, la Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con disabilità. Ascoltiamo il Presidente Nazionale Nazareno Pagano

 

[sonoro]

 

Entrambe le Federazioni hanno consegnato al professor Conte  un documento con le  richieste   avanzate dal movimento delle persone con disabilità. Nella scheda di Francesca Spanò una sintesi  dei contenuti.

Nel corso dell’incontro del 2 settembre, FAND e FISH hanno presentato le proprie richieste al Premier Conte, attraverso due specifici documenti. Ecco alcuni dei punti principali sui quali hanno puntato le due federazioni, a partire dall’aumento graduale delle pensioni di invalidità, ancora ferme a 285 euro al mese e dallo sviluppo di buona occupazione e di modelli occupazionali (con l’utilizzo di innovazioni metodologiche e tecnologiche) adeguati alle specifiche disabilitá. Inoltre Fand e Fish chiedono di adattare sistemi didattici e formativi adatti alle specificità delle persone con disabilità; sostegno per il Caregiver familiare che sceglie di prendersi cura del proprio congiunto con disabilità; diritto all’autodeterminazion e alle pari opportunotá. E ancora migliorare la mobilità ed il trasporto, semplificare le procedure amministrative, ed i servizi pubblici e privati,  contrasto deciso all’impoverimento derivante dalla disabilità;
Al di là delle specifiche esigenze  illustrate al Presidente incaricato, FAND e FISH hanno espresso la propria  convinzione che si raggiungerebbero risultati migliori se la regia degli interventi in tema di disabilità fosse ricondotta direttamente alla Presidenza del Consiglio, evitando la frammentazione politica e amministrativa a cui si è assistito sin qui.

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Amazzonia in fiamme, un crimine contro l’umanità

di Redazione GRS


Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino

 

Oltre quattromila incendi che hanno mandato in fumo il 17% della Foresta Amazzonica: è la situazione, estremamente preoccupante, che da alcune settimane ha colpito il “polmone verde” del pianeta.
I roghi, di origine dolosa, sono gli strumenti di una deforestazione forzata che mira a modificare in maniera permanente la geografia dell’area.

 

Ma qual è l’obiettivo di queste azioni? E come si è arrivati a questa situazione?
Lo abbiamo chiesto alla giornalista di Avvenire Lucia Capuzzi che ha recentemente visitato l’Amazzonia.

 

[sonoro Capuzzi]

 

Ad essere determinante in questo contesto è la posizione del presidente brasiliano Bolsonaro, che ha di fatto incentivato la deforestazione, depotenziando le leggi che la puniscono e delegittimando le preoccupazioni ambientaliste.

 

Ascoltiamo ancora Lucia Capuzzi

 

[sonoro Capuzzi]

 

I danni per l’ambiente sono incalcolabili, così come quelli delle popolazioni che vivono all’interno della foresta.
Ai nostri microfoni Isabella Pratesi, Direttore Consrvazione di WWF Italia.

 

[sonoro Pratesi]

 

C’è bisogno di impegni e politiche nuove da parte dei governi ma anche dell’impegno di tutti a  modificare alcune abitudini, anche alimentari. Ascoltiamo Stefano Raimondi, Ufficio Aree protette e biodiversità di Legambiente

 

[sonoro Raimondi]

 

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Migranti dalla terra al mare: allarme nel deserto

di Redazione GRS


 

Bentornati all’ascolto del grs week. In studio Giuseppe Manzo

 

Le migrazioni, il movimento di esseri umani verso una condizione migliore. Prima di arrivare su un barcone uomini, donne e bambini percorrono terra per chilometri. Un pezzo di questa terra calpestata dai piedi della speranza è il deserto del Niger. In particolare la regione di Agadez, è da secoli un’importante rotta migratoria su suolo africano. Negli ultimi anni, alle persone dirette verso nord si sono aggiunte migliaia di persone dirette a sud, perché espulsi dall’Algeria o di ritorno dalla Libia. Qui migliaia di migranti, rifugiati, richiedenti asilo, commercianti o lavoratori stagionali sono bloccati senza acqua né cibo. Ascoltiamo Francesco Segoni di Medici Senza Frontiere

 

Audio Msf

 

Dalla terra si passa al mare. Quel Mediterraneo su cui navigano umani in cerca di porti aperti e dentro cui giacciono decine di migliaia di morti che non sono riusciti ad arrivare sulla sponda opposta. Contro chi chiude queste sponde è la Ong italiana Mediterranea che ha ingaggiato la sfida monitorando le acque e salvando centinaia di persone. Ascoltiamo l’armatore Alessandro Metz

 

Audio Metz

 

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