Archivio Giovanna Carnevale

Morte per (mancato) soccorso: le responsabilità europee

di Giovanna Carnevale


barcone-immigratiNel giorno dell’anniversario della strage del 18 aprile 2015 costata la vita a circa ottocento migranti, un barcone proveniente dall’Egitto e diretto in Italia si rovescia nel Mediterraneo con più di quattrocento persone a bordo.

Non è fatalità, sono tragedie che si potevano evitare, ma il cui peso è stato consapevolmente trascurato dalle strategie messe in campo dall’Unione europea. A dimostrarlo è un recente studio condotto da ricercatori dell’Università di Londra e York, intitolato “Death by (failure to) rescue”, ovvero “Morte per mancato soccorso”.

La ricerca rivela come la decisione presa nell’autunno 2014 di sostituire l’operazione Mare Nostrum con Triton abbia prodotto solo risultati disastrosi: se nei primi quattro mesi del 2014 le vittime in mare erano state diciassette, nello stesso periodo dell’anno successivo, il numero è salito a 1600.

La priorità dell’Ue nella gestione dei flussi migratori è passata dal prestare soccorso ai migranti in mare al disincentivare le partenze dai Paesi di origine, ma il fallimento, sotto gli occhi di tutti, è stato totale: i viaggi della speranza non sono diminuiti, e ad essere aumentati sono soltanto le morti.

Secondo i documenti esaminati dai ricercatori inglesi, sia il naufragio del 18 aprile 2015, sia quello di pochi giorni prima in cui morirono altri quattrocento migranti, potevano essere evitati se l’operazione Triton, che ha il mandato di non spingersi oltre le trenta miglia dalle coste europee, non avesse preso il posto di Mare Nostrum, un’operazione militare e umanitaria.

Da diversi mesi l’Italia chiedeva all’Europa di non essere lasciata sola nella gestione dei migranti, e l’analisi che alla fine venne fatta del problema migratorio fu che l’efficacia di Mare Nostrum nel salvare le vite in mare rappresentava un incentivo alle partenze. Meglio, quindi, decisero le autorità europee, frenare queste ultime direttamente e puntare al controllo delle coste dell’Europa.

Ma a non arrivare più sulle nostre coste, ora, sono i diritti umani, mentre il Mare Nostrum è diventato un cimitero di disperati.

Disuguaglianze tra minori, i dati Unicef. Italia agli ultimi posti tra i Paesi ricchi

di Giovanna Carnevale


shoes-505471__180Maglia nera per l’Italia per quanto riguarda le disuguaglianze tra i bambini. In base alla classifica stilata dall’Unicef, il nostro Paese si posiziona trentacinquesimo sui quarantuno dell’Unione europea e dell’Ocse per quanto riguarda le disparità di reddito.

Il rapporto dell’Unicef analizza il divario tra i minori in termini di reddito, istruzione, salute e soddisfazione nei confronti della vita, rilevando che la Danimarca è lo Stato (tra quelli Ue ed Ocse) dove le disuguaglianze tra i bambini che si trovano nella fascia più bassa della distribuzione del benessere e quelli nella fascia media sono più lievi, mentre Israele è all’ultimo posto.

Se in media l’Italia si posiziona trentacinquesima su quarantuno Paesi, risultati non molto diversi li ottiene per quanto riguarda i singoli parametri utilizzati nella classifica Unicef: nel divario sui risultati scolastici è ventiduesima su trentasette, ventottesima su trentacinque nell’ambito della salute e ventiduesima su trentacinque in termini di soddisfazione nei confronti della vita.

I dati del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, riferiti al 2013, evidenziano poi un netto peggioramento nel nostro Paese (di circa otto punti percentuali) rispetto al 2008, soprattutto per quanto attiene la salute: il 30,5% degli adolescenti italiani ha riferito di soffrire quotidianamente di uno o più disturbi.

Estonia, Lettonia, Irlanda e Polonia riportano un trend positivo sul rendimento scolastico, essendo riusciti a ridurre nel tempo il numero di bambini privi di  competenze.

Il rapporto dell’Unicef dimostra come essere cittadini di un Paese “ricco” rispetto a quelli sottosviluppati o in via di sviluppo, non vuol dire automaticamente vivere in una società dove il benessere è ugualmente distribuito. Gli Stati Uniti e il Giappone, ad esempio, che rappresentano due degli Stati più ricchi del mondo, si posizionano in basso nella classifica per distribuzione di reddito. Rispetto al 2002, però, gli Stati Uniti sono gli unici, insieme alla Spagna, ad essere migliorati in tutti e quattro gli indicatori.

 

MuoviBo

di Giovanna Carnevale


Presentata oggi a Bologna la nuova app per scoprire la città camminando, grazie ai suoi 12 km di percorsi e 120 punti di interesse. È un navigatore che funziona con una velocità di passo preimpostata che permette di usare il centro storico come una palestra personale.

Pagine in cammino

di Giovanna Carnevale


Fino al 22 marzo, si terrà a Milazzo la IV edizione della settimana itinerante del libro promossa dal Cesv Messina. In quest’edizione sono state coinvolte le scuole del territorio che hanno partecipato al concorso il Libro siamo noi.

Lo stato del mondo

di Giovanna Carnevale


È la Norvegia il Paese in cui i diritti sono di casa, mentre alla Repubblica Centrafricana spetta la maglia nera. È la classifica promossa dall’ong WeWorld che analizza il concetto di progresso di una nazione attraverso i meri indicatori economici, analizzando le condizioni di vita dei soggetti più a rischio di esclusione.

Tutti per uno

di Giovanna Carnevale


Sono oltre ottanta soggetti della società civile che hanno aderito alla neonata Alleanza per lo sviluppo sostenibile per rispondere agli obiettivi prefissati dall’Onu. Tra questi: crescita economica, lotta alla povertà, buona occupazione, consumo responsabile e contenimento del cambiamento climatico. Ai nostri microfoni il portavoce dell’Asvis, Enrico Giovannini. (sonoro)

E ora accoglienza

di Giovanna Carnevale


Oxfam, Acli, Arci, Asgi, Caritas, Centro Astalli, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Medu e Senza Confine scrivono al presidente del Consiglio di Renzi, in vista del vertice europeo di oggi e domani a Bruxelles. Le associazioni continuano a chiedere l’apertura delle frontiere e aiuti concreti per chi fugge da guerre e persecuzioni.

Una legge per non dimenticare

di Giovanna Carnevale


Il sì del Senato: il 3 ottobre sarà la Giornata della memoria in ricordo di tutte le vittime dell’immigrazione. Il servizio di Anna Ventrella.

Il provvedimento ora è legge. La Giornata in memoria delle vittime dell”immigrazione sarà celebrata in tutta Italia in coincidenza dell’anniversario della tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, quando a causa del naufragio di una imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti persero la vita 368 persone e circa 20 furono dispersi. “Momento di profonda riflessione” secondo L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati,“l’approvazione di tale legge arriva in un momento storico senza precedenti per il Mediterraneo e l’Europa intera”, ed è soprattutto un riconoscimento importante per il dolore di tutti i familiari delle vittime, oltre che per il lavoro fatto in questi anni dalle organizzazioni e dalle istituzioni coinvolte in prima linea

Calcio camminato

di Giovanna Carnevale


Ieri a Firenze la presentazione nazionale da parte dell’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti. Il servizio di Elena Fiorani.

“Chiamatelo calcio camminato o walking football, ma la sostanza non cambia: siamo di fronte ad un nuovo modo di vivere e interpretare il “gioco più bello del mondo”, che l’Uisp sta lanciando in Italia. Ascoltiamo che ne pensa il giornalista Gianni Mura. (sonoro)