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Via Francisca per tutti


Si partirà dal confine con la Svizzera e, in otto tappe, si arriverà a Pavia. Sono i 135 chilometri del tratto italiano della Via Francisca del Lucomagno, ora percorribili a piedi, bicicletta, handbike o anche carrozzina. Il tracciato adatto alle special bike è stato individuato dall’associazione Free Wheels Onlus, che ha scelto tratti asfaltati poco trafficati e con le pendenze più dolci.

Il presidente Pietro Scidurlo, ha una lunga esperienza di handbike. Ascoltiamolo (SONORO SCIDURLO)

Plusvalore di un’idea


Si svolgerà online martedì 30 giugno il seminario di chiusura del progetto “PLUS: Per un lavoro utile e sociale”, promosso dall’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. “Con questo progetto – commenta il presidente nazionale Uildm Marco Rasconi – ci impegniamo su un fronte da sempre essenziale per le nostre azioni: l’avviamento di percorsi per il raggiungimento dell’autonomia delle persone con disabilità attraverso l’inclusione lavorativa.

Sentenza primaria


Agli invalidi civili totali la legge non assicura “i mezzi necessari per vivere”: lo ha stabilito la Corte Costituzionale, secondo cui 285,66 euro mensili non sono sufficienti a soddisfare i bisogni primari della vita, violando il diritto al mantenimento che la Carta garantisce agli inabili attraverso l’Articolo 38. La sentenza prende spunto da una questione di legittimità sollevata dalla Corte d’appello di Torino, relativa a una persona affetta da tetraplegia spastica neonatale.

La Consulta ha affermato che il cosiddetto “incremento al vecchio milione di lire” (pari a 516,46 euro) da tempo riconosciuto, per vari trattamenti pensionistici, debba essere assicurato anche agli invalidi civili totali senza attendere il raggiungimento del sessantesimo anno di età.

Il virus ci fa uscire pazzi


Sono ormai molte le ricerche scientifiche sugli effetti dell’isolamento sulla salute mentale.  Secondo ‘Open Evidence’ – che ha condotto uno studio su tre paesi europei – in Italia il 41% della popolazione è a rischio a causa di vari fattori di vulnerabilità socio-economica (tale percentuale sale al 42% nel Regno Unito e al 46% in Spagna). Mentre uno Studio condotto dall’Università dell’Aquila in collaborazione con l’ateneo di Roma Tor Vergata rivela come, su un campione di 18mila persone, il 37% degli intervistati presenti sintomi da stress post traumatico, il 20% ansia severa, il 7% insonnia.

L’inclusione scolastica secondo Colao


Nel piano elaborato dagli esperti incaricati dal governo per la ripartenza dell’Italia c’è una parte dedicata in particolare agli studenti disabili. Ecco le proposte. Il servizio è di Paolo Andruccioli.

Il documento Colao parte dalla constatazione che “la chiusura delle scuole ha penalizzato fortemente i 250.000 studenti con disabilità che le frequentano”. Nei fatti la didattica a distanza ne “ha limitato l’accesso”, senza la capacità di trovare soluzioni alternative. Si propongono dunque sette azioni specifiche: la definizione di standard minimi obbligatori per quanto riguarda la strumentazione elettronica per la formazione a distanza; la fornitura gratuita di strumenti informatici (devices e banda-larga) per le famiglie sprovviste; una serie di interventi nella riapertura del prossimo anno scolastico su trasporti, dispositivi di protezione individuale, arricchimenti dei piani personalizzati, frequenza in presenza e accompagnamento educativo a domicilio.

Richieste e obiettivi


Inclusione lavorativa e scolastica, abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, e innalzamento delle pensioni. “Abbiamo affrontato anche l’argomento dei finanziamenti per il caregiver familiare, per il progetto di vita indipendente e per il “dopo di noi”. Lo hanno fatto sapere Nazaro Pagano, presidente della FAND e Vincenzo Falabella presidente FISH onlus, dopo l’incontro con il governo nell’ambito degli Stati Generali dell’Economia. Fondamentale l’obiettivo dell’inclusione, a partire dalla scuola, come spiega Pagano. (sonoro)

Agli italiani piace pubblico


In base ad un’indagine INAPP (l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) il Servizio Sanitario Nazionale è giudicato più che positivamente da 6 italiani su 10, ma per metterlo in sicurezza, dopo l’esplosione del Covid, bisogna rilanciare i servizi territoriali, vero anello debole di questi mesi e perno delle cure primarie. Per far questo, sia con il Cura Italia che con il decreto Rilancio il governo ha messo in campo risorse che puntano anche al riequilibrio tra l’offerta nei diversi sistemi locali.

Rotaie di libertà


Nei mesi scorsi, più di 60.000 persone hanno sottoscritto la petizione dal titolo “Train travel for all” (Viaggi in treno per tutti), lanciata dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, per chiedere una migliore assistenza per chi viaggia e la cancellazione dell’obbligo di prenotazione con quarantotto ore di preavviso dei servizi di assistenza. I promotori hanno inviato le firme all’europarlamentare Bogusław Liberadzki, che dovrà negoziare le riforme relative ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario.

Vita indipendente


I percorsi di autonomia e vita indipendente delle persone con disabilità sono uno dei settori sui quali la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) è impegnata da sempre, anche con la promozione di specifici spazi di confronto. Si inserirà in questo ambito anche il seminario in rete in programma per oggi, centrato sulla vita indipendente e rivolto, in questo caso, ai componenti del Gruppo Giovani dell’associazione, «spazio di informazione e confronto per i giovani con disabilità neuromuscolare che vogliano sperimentarsi in percorsi verso l’autonomia».

Immuni è davvero per tutti?


La domanda è circolata in questi giorni a proposito della effettiva accessibilità della app per il tracciamento del contagio da coronavirus. Si cerca la soluzione tecnica per le persone ipovedenti. Il servizio di Paolo Andruccioli.

Nei giorni scorsi si è sviluppato un dibattito tra esperti. Ad un articolo molto positivo nei confronti della app Immuni lanciata dal governo scritto dall’esperta di questione tecnologiche, Stefania Leone, ha fatto seguito un commento di un altro esperto, Sabato De Rosa che ha parlato invece di “diverse criticità per le persone ipovedenti”.

La app non disporrebbe infatti della possibilità di ridimensionamento dei caratteri, nonché della possibilità di ruotare lo schermo. La replica di Leone. “Non ho effettuato un test relativo all’ipovisione, che va fatto con uno strumento differente dallo screen reader, quindi con ausili per l’ingrandimento dei caratteri, che consentono di modificare colori e font”. La app, seppure davvero facile e accessibile, si può dunque migliorare a beneficio delle persone con particolari disabilità.