Archivi categoria: Diritti

Sentenza primaria


Agli invalidi civili totali la legge non assicura “i mezzi necessari per vivere”: lo ha stabilito la Corte Costituzionale, secondo cui 285,66 euro mensili non sono sufficienti a soddisfare i bisogni primari della vita, violando il diritto al mantenimento che la Carta garantisce agli inabili attraverso l’Articolo 38. La sentenza prende spunto da una questione di legittimità sollevata dalla Corte d’appello di Torino, relativa a una persona affetta da tetraplegia spastica neonatale.

La Consulta ha affermato che il cosiddetto “incremento al vecchio milione di lire” (pari a 516,46 euro) da tempo riconosciuto, per vari trattamenti pensionistici, debba essere assicurato anche agli invalidi civili totali senza attendere il raggiungimento del sessantesimo anno di età.

Il virus ci fa uscire pazzi


Sono ormai molte le ricerche scientifiche sugli effetti dell’isolamento sulla salute mentale.  Secondo ‘Open Evidence’ – che ha condotto uno studio su tre paesi europei – in Italia il 41% della popolazione è a rischio a causa di vari fattori di vulnerabilità socio-economica (tale percentuale sale al 42% nel Regno Unito e al 46% in Spagna). Mentre uno Studio condotto dall’Università dell’Aquila in collaborazione con l’ateneo di Roma Tor Vergata rivela come, su un campione di 18mila persone, il 37% degli intervistati presenti sintomi da stress post traumatico, il 20% ansia severa, il 7% insonnia.

L’inclusione scolastica secondo Colao


Nel piano elaborato dagli esperti incaricati dal governo per la ripartenza dell’Italia c’è una parte dedicata in particolare agli studenti disabili. Ecco le proposte. Il servizio è di Paolo Andruccioli.

Il documento Colao parte dalla constatazione che “la chiusura delle scuole ha penalizzato fortemente i 250.000 studenti con disabilità che le frequentano”. Nei fatti la didattica a distanza ne “ha limitato l’accesso”, senza la capacità di trovare soluzioni alternative. Si propongono dunque sette azioni specifiche: la definizione di standard minimi obbligatori per quanto riguarda la strumentazione elettronica per la formazione a distanza; la fornitura gratuita di strumenti informatici (devices e banda-larga) per le famiglie sprovviste; una serie di interventi nella riapertura del prossimo anno scolastico su trasporti, dispositivi di protezione individuale, arricchimenti dei piani personalizzati, frequenza in presenza e accompagnamento educativo a domicilio.

Richieste e obiettivi


Inclusione lavorativa e scolastica, abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, e innalzamento delle pensioni. “Abbiamo affrontato anche l’argomento dei finanziamenti per il caregiver familiare, per il progetto di vita indipendente e per il “dopo di noi”. Lo hanno fatto sapere Nazaro Pagano, presidente della FAND e Vincenzo Falabella presidente FISH onlus, dopo l’incontro con il governo nell’ambito degli Stati Generali dell’Economia. Fondamentale l’obiettivo dell’inclusione, a partire dalla scuola, come spiega Pagano. (sonoro)

Agli italiani piace pubblico


In base ad un’indagine INAPP (l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) il Servizio Sanitario Nazionale è giudicato più che positivamente da 6 italiani su 10, ma per metterlo in sicurezza, dopo l’esplosione del Covid, bisogna rilanciare i servizi territoriali, vero anello debole di questi mesi e perno delle cure primarie. Per far questo, sia con il Cura Italia che con il decreto Rilancio il governo ha messo in campo risorse che puntano anche al riequilibrio tra l’offerta nei diversi sistemi locali.

Rotaie di libertà


Nei mesi scorsi, più di 60.000 persone hanno sottoscritto la petizione dal titolo “Train travel for all” (Viaggi in treno per tutti), lanciata dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, per chiedere una migliore assistenza per chi viaggia e la cancellazione dell’obbligo di prenotazione con quarantotto ore di preavviso dei servizi di assistenza. I promotori hanno inviato le firme all’europarlamentare Bogusław Liberadzki, che dovrà negoziare le riforme relative ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario.

Vita indipendente


I percorsi di autonomia e vita indipendente delle persone con disabilità sono uno dei settori sui quali la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) è impegnata da sempre, anche con la promozione di specifici spazi di confronto. Si inserirà in questo ambito anche il seminario in rete in programma per oggi, centrato sulla vita indipendente e rivolto, in questo caso, ai componenti del Gruppo Giovani dell’associazione, «spazio di informazione e confronto per i giovani con disabilità neuromuscolare che vogliano sperimentarsi in percorsi verso l’autonomia».

Immuni è davvero per tutti?


La domanda è circolata in questi giorni a proposito della effettiva accessibilità della app per il tracciamento del contagio da coronavirus. Si cerca la soluzione tecnica per le persone ipovedenti. Il servizio di Paolo Andruccioli.

Nei giorni scorsi si è sviluppato un dibattito tra esperti. Ad un articolo molto positivo nei confronti della app Immuni lanciata dal governo scritto dall’esperta di questione tecnologiche, Stefania Leone, ha fatto seguito un commento di un altro esperto, Sabato De Rosa che ha parlato invece di “diverse criticità per le persone ipovedenti”.

La app non disporrebbe infatti della possibilità di ridimensionamento dei caratteri, nonché della possibilità di ruotare lo schermo. La replica di Leone. “Non ho effettuato un test relativo all’ipovisione, che va fatto con uno strumento differente dallo screen reader, quindi con ausili per l’ingrandimento dei caratteri, che consentono di modificare colori e font”. La app, seppure davvero facile e accessibile, si può dunque migliorare a beneficio delle persone con particolari disabilità.

Bollette meno care


Un aiuto destinato alle famiglie in difficoltà e/o numerose, per riconoscere loro uno sconto sulle bollette di luce, gas e acqua: è il bonus sociale, un vero e proprio sconto sulla spesa per l’energia elettrica, il gas e l’acqua ai nuclei in condizione di disagio economico e anche per chi ha familiari con problemi fisici particolari. Il bonus è previsto per famiglie con reddito Isee non superiore a 8.265 euro o per nuclei numerosi con Isee non superiore a 20.000 euro e per gravi condizioni di salute (disagio fisico dovuto a casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature mediche alimentate con l’energia elettrica indispensabili per il mantenimento in vita).

Ma secondo le associazioni dei consumatori solo una parte degli aventi diritto beneficia effettivamente della misura. “Secondo le nostre indagini – spiega l’Unione nazionale dei consumatori – ogni anno vi accede un numero di famiglie di molto inferiore rispetto a quelli che ne avrebbero diritto”. Per averne diritto, infatti, il sistema attualmente in vigore si basa, da una parte, sulle informazioni che vengono fornite dal cittadino con l’istanza di accesso al bonus (o con la richiesta di rinnovo, ove prevista) e, dall’altra parte, su informazioni che sono nella disponibilità dei Comuni, delle singole imprese di distribuzione e dei venditori di energia elettrica e di gas e, per il bonus sociale idrico, dei gestori del servizio, per quanto di rispettiva competenza.

Il bonus sociale sulle bollette ha una durata di dodici mesi e ogni anno va rinnovato, per verificare la sussistenza dei requisiti patrimoniali. Passati i dodici mesi, dunque, occorre presentare una richiesta di rinnovo: in prossimità della scadenza, il sistema invia un’apposita comunicazione per ricordare la data utile per il rinnovo a tutti i clienti che ricevono il bonus. Una volta che i moduli sono stati presentati, si può controllare la propria pratica on-line (consultare www.bonusenergia.anci.it ), chiamando il numero verde 800.166.654 dello sportello per il consumatore di Energia e ambiente o rivolgendosi all’ente al quale è stata presentata la richiesta, l’importo del bonus viene direttamente scontato un po’ alla volta nelle bollette di tutto l’anno.

di Pierluigi Lantieri

 

Tutto un mondo in una serie


Prenderà il via il prossimo 15 giugno “AllRights?” (“Tutti i diritti?”), a cura del Centro Studi DIVI (Diritti e Vita Indipendente) dell’Università di Torino e del Cepim Asti, su ideazione e realizzazione di Alessandro Salvatore. «Le persone con disabilità hanno gli stessi diritti degli altri?»: è questa la domanda di partenza dell’iniziativa, sulla quale si interrogano alcuni addetti ai lavori, guardando in particolare all’attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità in Italia, tra nuove pratiche e vecchi paradigmi culturali tuttora resistenti.