Archivi categoria: Diritti

Carceri, l’emergenza nel penitenziario di Poggioreale


Inferno di sbarre. Il caldo fa emergere nuove emergenze nelle carceri, a Napoli nel penitenziario di Poggioreale blitz del Garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello: ci sono celle con 15 persone ristrette e in tutto il padiglione Roma 188 reclusi con porte blindate.

Fuori le mura: progetto di reinserimento per i detenuti a Catania


Fuori le mura: al via a Catania i tirocini retribuiti per il reinserimento socio-lavorativo di quattro donne e undici uomini detenuti nel carcere etneo, che saranno impegnati nella raccolta, il riuso e il riciclo dei rifiuti. Il progetto, sostenuto da Fondazione con il Sud, proseguirà nei prossimi mesi nelle altre province siciliane.

Donna, disabilità, discriminazione: oggi il seminario di Aism


Donna, disabilità, discriminazione: nuovo appuntamento con i digital talk organizzati da Aism sulla lotta agli stereotipi. Il seminario in programma oggi affronta il tema del linguaggio e di come la disabilità viene raccontata dai media.

Minori, domani a Montecitorio il presidio “Sui bambini non si PASsa”


 

 

Sui bambini non si PASsa. Domani a piazza Montecitorio a Roma il presidio per rimettere al centro l’ascolto dei minori. Il servizio è di Fabio Piccolino

Immediata sospensione dei procedimenti di allontanamento di minori che si rifanno al censurato costrutto dell’alienazione parentale. È quello che chiedono le associazioni che domani alle 15 si riuniranno in piazza Montecitorio.

La controversa teoria psicologica della PAS o sindrome della madre malevola è disconosciuta da tutta la comunità medico-scientifica, ma trova ancora applicazione presso i Tribunali civili e minorili con conseguenze pesantissime sui più piccoli, determinando provvedimenti di allontanamento forzoso dei minori dalle madri.

Anziani, l’allarme della Società italiana di gerontologia e geriatria


In occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza del maltrattamento agli anziani, oggi 15 giugno, la Società italiana di gerontologia e geriatria ha lanciato l’allarme: un anziano su cinque ha subito abusi nei mesi della pandemia. Lo studio pubblicato sull’American Journal of Geriatric Psychiatry dimostra un aumento generale dell’84% dei maltrattamenti in casa o nelle Rsa – Residenze Sanitarie Assistite, con picchi di incremento che vanno dal +114% delle truffe finanziarie al +237% dei maltrattamenti fisici. Difatti le vittime sono state costrette a passare ancora più tempo con i loro aggressori e a dipendere di più dagli altri per le cure quotidiane.
Tra le violenze più frequenti si registrano abbandono, negligenza, dispetti, truffe finanziarie, maltrattamenti psicologici e fisici, soprattutto fra le mura domestiche per mano di familiari o badanti.

I geriatri sottolineano “che durante la pandemia molti fattori di rischio si sono esacerbati: la precarietà economica, gli ambienti domestici sovraffollati, l’accesso limitato a servizi e supporto esterni hanno reso più difficili le condizioni di vita degli anziani a casa mentre nelle Residenze sanitarie assistenziali la riduzione del personale a causa di malattia o quarantena, le condizioni di lavoro stressanti e la sospensione delle visite dei familiari hanno acuito l’isolamento dei residenti e aumentato il rischio di abbandono”. “Il maltrattamento agli anziani si deve e si può prevenire – aggiunge Anna Castaldo, membro consiglio direttivo Sigg – In casa e anche nelle residenze assistenziali  la persona fragile viene spesso vissuta come un peso e posta nelle condizioni di non disturbare. I cambiamenti fisici e emotivi a volte attribuiti alla progressione di malattia possono essere in realtà dovuti ad abusi, negligenze, sfruttamento. Riconoscere questi casi è importante per la prevenzione del rischio e il trattamento del problema”.

Per contrastare gli abusi e condividere una nuova coscienza dei diritti e delle responsabilità, la SIGG propone perciò un Manifesto per la prevenzione e la consapevolezza dei maltrattamenti sugli anziani. Questi i sei punti anti-violenza: Non arrabbiarti se non ricordo; Non urlare, mi spaventi; Sono fragile e ho bisogno di cura, come un fiore; Lo so che è difficile starmi accanto ma tu sei importante per me; Non alzare le mani, non posso difendermi; Ascoltami, ho ancora delle storie da raccontare.

di Pierluigi Lantieri

 

Media, il Covid toglie spazio ai diritti nell’agenda dei tg


Per nulla mediatici. Il Covid ha impattato sull’agenda dei telegiornali italiani durante il 2020, concentrando su di sé quasi la metà dell’informazione a scapito delle news che riguardando disabilità o i diritti della comunità Lgbt. Sono i risultati elaborati dall’osservatorio di Pavia specializzato nell’analisi dei media, presentati durante la sesta edizione dei ‘Diversity Media Awards’.

Univers@bility: una piazza virtuale, aperta e solidale


Rete sociale. Una piazza virtuale, aperta e solidale che mette in rete, on-line e off-line, le varie realtà che si occupano di disabilità. Si chiama Univers@bility il progetto voluto da Vannini Editoria Scientifica con il sostegno di Anffas Nazionale per offrire una visione universalistica, inclusiva e attiva delle disabilità.

“Tutti al mare”: in Salento la spiaggia inclusiva per persone con disabilità


 

 

Io Posso. In Salento il primo accesso attrezzato al mare per persone affette da SLA e altre patologie motorie. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Dal 2015 ad oggi La Terrazza “Tutti al mare” di San Foca di Melendugno, in provincia di Lecce, ha accolto oltre settecento persone affette da SLA , patologie neuromotorie e altre gravi disabilità motorie.

Un luogo che l’associazione “Io posso” ha voluto per far ritrovare a chiunque, in acqua, quella leggerezza che alcune malattie tolgono inesorabilmente. Anche quest’anno i servizi saranno garantiti gratuitamente fino al 15 settembre, grazie all’accordo con gli atleti delle Fiamme Oro Salvamento e gli agenti della Questura di Lecce.

Sostenibilità ambientale, l’invito di Slow Food


Invertiamo la rotta. Secondo l’ultimo rapporto della FAO, la produzione ittica è in costante aumento, così come il consumo di pesce per scopi alimentari. Per questo Slow Food invita alla gestione delle risorse in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, salvaguardando gli ecosistemi marini e non considerandoli come un contenitore di risorse infinite.