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Un tetto anche per loro


Tutte le sedi italiane dell’Associazione Avvocato di strada hanno inviato ieri lettere al Ministero Interno, ai Prefetti, ai Presidenti di Regione e Sindaci per chiedere di non multare le persone senza dimora, che hanno diritto all’abitazione e alla salute. “Di fronte alla pandemia non siamo tutti uguali”, sottolinea Antonio Mumolo, presidente dell’Associazione.

Tra le mura di casa


“In questo periodo di emergenza, dobbiamo prestare particolare attenzione al problema della violenza domestica ai danni delle donne”. Lo ha dichiarato Evelyn Regner, presidente della Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere al Parlamento europeo, facendo esplicita richiesta agli Stati membri e all’Unione di rafforzare il sostegno alle vittime, che con le misure restrittive sono aumentate in alcuni Paesi almeno di un terzo. In crescita le violenze in Francia.

La disabilità dimenticata


Il governo sta facendo molto per mettere in campo le misure necessarie a salvare il Paese. Ma ci sono fasce di popolazione che attendono soluzioni. Il servizio di Paolo Andruccioli.

Il Cura Italia non cura tutti. Succede per esempio per le persone con disabilità. Ed è il presidente della Fish, la Federazione Italiana per il superamento dell’handicap, Vincenzo Falabella a lanciare l’allarme sull’emergenza Coronavirus. In particolare il Presidente si riferisce all’articolo 26 del decreto “Cura Italia” che prevede che le assenze dei lavoratori con grave disabilità o con patologie che comportano immunodepressione, o esiti da patologie oncologiche, fino a fine aprile, siano equiparate a ricovero ospedaliero. “Ma a oltre 15 giorni dall’entrata in vigore, quella disposizione è ancora inapplicata: i lavoratori con disabilità, le aziende, le amministrazioni, i medici sono stati abbandonati nel caos senza nessuna indicazione operativa se non un articolo di legge carico di ambiguità”.

Cancelli chiusi


Oltre 120 milioni di bambini e studenti sono fuori dalla scuola in Africa Occidentale e Centrale, perché quasi tutti i paesi hanno chiuso scuole e università per contenere il Covid-19, ma il numero è destinato ad aumentare man mano che il virus si diffonderà. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

Liberiamoli


Ci sono una sessantina di “piccoli galeotti” nelle carceri italiane insieme alle loro madri. Sarebbe proprio questo il momento giusto per farli uscire. Lo propone Luigi Manconi, secondo il quale servirebbe uno stanziamento di circa un milione di euro per collocarli nelle case famiglia, ma le risorse non ci sono. Ascoltiamolo. (sonoro)

Troppe diseguaglianze


Con la chiusura delle scuole aumentano le distanze e l’isolamento di bambini e ragazzi più vulnerabili. Tra gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado che partecipano al progetto Fuoriclasse di Save the Children, il 46% si è ritrovato a casa senza un pc o un tablet per la didattica a distanza e il 51% senza l’accesso a internet.

Salvavita per tutti


Gli esperti dell’Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani hanno diffuso un importante comunicato che si apre così: «La crisi legata al coronavirus non può essere risolta solo con misure di emergenza e di sanità pubblica; anche gli altri diritti umani devono essere affrontati. Tutti, infatti, senza eccezioni, hanno il diritto a interventi salvavita e questa responsabilità spetta ai Governi dei vari Paesi.

Oltre Eboli


Un welfare anche per la Calabria. La nuova giunta regionale era partita male. Al momento dell’investitura aveva fatto intendere di non voler procedere con l’applicazione della riforma. Poi la marcia indietro. Il servizio di Paolo Andruccioli.

Le associazioni del Terzo settore della Calabria e la Consulta delle autonomie locali hanno firmato un comunicato stampa congiunto in cui si dicono disposte a riprendere il dialogo con la Regione per applicare finalmente la riforma del Welfare. Un ruolo importante nella mediazione lo ha avuto don Giacomo Panizza, fondatore di “Progetto sud”, una comunità autogestita insieme a persone con disabilità che collabora con la Caritas. Gli abbiamo chiesto che cosa sta succedendo in Calabria. (sonoro)

Sostegni per junior


Sono già 20 mila le persone, tra minori, famiglie vulnerabili e docenti, raggiunti sinora in tutta Italia grazie al programma  “Non da soli” promosso da Save the Children. In considerevole aumento le famiglie in difficoltà economica, che non riescono a permettersi la spesa. Molti i bambini e adolescenti ancora esclusi dalla scuola per mancanza di strumentazione tecnologica. Ascoltiamo una breve presentazione del progetto. (sonoro)

Possiamo uscirne più forti


“Abbiamo superato ogni ostacolo rappresentato dalle difficoltà personali – scrivono da Special Olympics Italia, il movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale – ma anche dalle difficoltà di una società dura a comprendere che il valore di ognuno va oltre l’apparenza”. Nella campagna pubblicata sul proprio sito web: “Lo abbiamo fatto stando insieme, lottando, e anche ora che siamo lontani continueremo a lottare nell’unico modo che conosciamo, insieme, mantenendo alta l’attenzione sulle tematiche legate all’inclusione sociale, per ripartire, quanto prima, con nuove forze e nuove consapevolezze”.