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Summer Milan


Il Forum del Terzo settore del capoluogo lombardo ha scritto una lettera al sindaco Sala con alcune proposte su un modello di metropoli a misura di bambini e anziani. Il servizio di Paolo Andruccioli.

“Facciamo di Milano una summer city, a partire dai bambini e dagli adolescenti, con uno sguardo particolare ai minori con disabilità”. E’ quanto si legge nella lettera aperta al sindaco scritta dalle associazioni del Terzo Settore che immaginano il capoluogo lombardo capace di orientare gli adulti verso comportamenti responsabili per conciliare sicurezza e socialità. Un luogo fisico che premi l’utilizzo della bicicletta e che offra occasioni ai commercianti ed ai ristoratori per ampliare i loro orari di apertura . Insomma una città aperta che sappia parlare a tutto il Paese. Ovviamente gli enti e le associazioni che aderiscono al Forum si mettono a disposizione.

“Campania solidale”


È il nome del nuovo progetto che mette in rete nella regione i centri di servizio, il terzo settore e gli enti locali per aiutare le persone con disabilità e le loro famiglie. Lo ha annunciato il Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità. Oltre a Caritas, Croce rossa locale e Università Federico II di Napoli, anche i centri di servizio per il volontariato hanno aderito al progetto contribuendo a potenziare la collaborazione già esistente con il Garante. Il loro compito sarà quello di promuovere le attività delle organizzazioni coinvolte, in particolare servizi per l’integrazione e inclusione  sociale ma anche di assistenza leggera, supporto psicologico, consegna di farmaci e molto altro.

Manca qualcosa


“Pur apprezzando lo sforzo del governo sul decreto rilancio, manteniamo le nostre perplessità sugli aspetti del lavoro, della flessibilità, della protezione in particolare dei lavoratori con disabilità o con esiti da patologie oncologiche o, ancora, con problemi di immunodeficienza”. Lo dichiarano Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano, rispettivamente presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e Presidente della Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità. In particolare le associazioni nutrono forti preoccupazioni sull’articolo sulla sorveglianza sanitaria.

In aiuto degli ultimi


Siglato il protocollo di intesa tra Ministero della Salute, Società Italiana di Pediatria (SIP) e Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro. L’accordo riguarda interventi innovativi rivolti a bambini, adolescenti e ai loro nuclei di appartenenza, la cui condizione di vulnerabilità si è acuita a seguito dell’emergenza Covid, perché in condizione di povertà economica ed educativa e marginalizzazione sociale, nonché vittime o a rischio di abusi in ambito familiare.

Istruzioni di settembre


Avviare subito l’educazione a domicilio, sfruttare la riapertura delle scuole dopo l’estate per “recuperare” chi è rimasto fuori dalla didattica a distanza, censire gli spazi disponibili e aumentare l’organico”. Lo chiedono i presidenti dei consigli d’istituto dell’area metropolitana di Bologna che scrivono al governo: “Chiediamo che si sfruttino i primi 15/20 giorni di settembre per aiutare bambini e i ragazzi con fragilità. Un’attività da proseguire anche durante l’anno, garantendola con un organico potenziato”.

Meno di un metro


Nel Dpcm sulla riapertura dopo il lockdown ci sono deroghe per le persone con disabilità, a partire dalla distanza sociale. Ci spiega quali Paolo Andruccioli.

Uno dei passaggi importanti riguarda l’articolo 9 comma 2. Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico – si legge nel testo – con disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista. Per quanto riguarda la riapertura dei centri diurni e altri centri per disabili e deroghe all’obbligo di distanziamento quando non attuabile saranno le singole Regioni a decidere.

La musica si può fare solo insieme


Mozart14, l’associazione bolognese che promuove la musica anche come battaglia contro tutte le barriere, piange la morte del suo testimonial principale, Ezio Bosso. “Prima ancora di essere un grande musicista, era una splendida persona dotata di rara sensibilità e altruismo”. Inizia così il messaggio dell’associazione: “Ezio è stato per tutti noi un grande esempio di tenacia. Ha dimostrato a ognuno come guardare sempre al futuro.‘’. Per Bosso la bacchetta era magica, come disse in una intervista. (sonoro)

Un piano straordinario


“Per la prima volta dall’avvio della crisi, i diritti dei bambini sono considerati nel Decreto Rilancio che accoglie alcune delle nostre richieste”. Lo ha dichiarato Raffaella Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Per dare concretezza e operatività alle prime misure previste – ha spiegato – ribadiamo tuttavia l’importanza di definire un piano straordinario organico per l’infanzia e l’adolescenza”. In piena pandemia l’associazione ha continuato a fornire i propri servizi. (sonoro)

Su misura


A Montesilvano il servizio di trasporto urbano non sarà più un incubo per le persone con disabilità. TUA, l’azienda abruzzese di trasporto, si impegna con l’utenza debole ad attivare un servizio speciale attraverso chiamate con orari e tragitti predeterminati. Per ottenere questo risultato c’è voluto un incontro fra l’amministrazione comunale, l’azienda di trasporto e le associazioni di disabili.

Una messa per tutti


Governo e CEI, la Conferenza episcopale italiana, hanno raggiunto un accordo per riaprire le chiese al culto. Al punto 1.8 si dice che si deve favorire “per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente”. Questo passaggio ha lasciato molto perplessi i fedeli disabili che ora ne chiedono la modifica: non è con la discriminazione che si fa prevenzione.