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Il taglio della discordia


Associazioni in rivolta contro l’ipotesi del governo di mettere mano alle pensioni di reversibilità. Il servizio di Giuseppe Manzo. “Modifiche alle pensioni di reversibilità: non è una bufala. Nel Ddl, infatti, si parla di “razionalizzazione delle prestazioni di natura assistenziale, nonché di altre prestazioni anche di natura previdenziale”. Associazioni, sindacati e familiari di persone con disabilità sono sul piede di guerra. Quali sono i numeri?  I beneficiari di pensioni di reversibilità sono più di 3 milioni (3.052.482) e la spesa totale nel 2015 è stata pari ad oltre 24,1 miliardi di euro. Il presidente delle Acli Gianni Bottalico si chiede: “Il fatto poi che tale progetto sia contenuto nel provvedimento del governo per la lotta alla povertà, ne evidenzia ulteriormente l’incongruenza. Come pensiamo di poter efficacemente contrastare la povertà, se nel contempo si prospetta l’abolizione delle future pensioni di reversibilità?”. Da palazzo Chigi si attendono risposte.”

Cittadinanza generativa


È il titolo del Rapporto 2015 sulla lotta alla povertà promosso dalla Fondazione Zancan. Il dossier mette in luce numerose criticità come le disuguaglianze e la continua reciprocità tra indigenza economica ed educativa, che rischia di compromettere il futuro di molti bambini.

Tagliare il legame con la strada


Oltre cento senza dimora già in appartamento, così si aiutano gli homeless a superare i dormitori. È positivo il bilancio del network Housing first. Al Sud più forte la rete parentale, ma resta molto bassa la spesa sociale. Nessun finanziamento pubblico, la rete si regge esclusivamente sulla forza degli enti e dei volontari.

Sos salute


Aumenta la domanda di medicinali dagli enti caritativi che ogni giorno aiutano anziani, famiglie ed immigrati in difficoltà: dalle 818mila confezioni del 2014, alle 870mila dello scorso anno. Tanti stranieri ma aumentano anche gli italiani. Maggiori richieste dalla Lombardia.

L’isola che c’è


Dalla Sicilia una proposta dal basso contro la povertà. L’iniziativa è del Centro Pio La Torre e ha già raccolto oltre 15 mila firme. Il servizio di Giuseppe Manzo. “Povertà, in attesa di risposte. Con una lettera aperta al presidente della Sicilia, Rosario Crocetta, il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco, torna a chiedere, a nome del comitato “No Povertà” che l’Ars rispetti gli impegni presi nei mesi scorsi. Il testo, la scorsa estate, ha raccolto l’adesione di oltre quindicimila siciliani e, dal 13 novembre scorso, è stato depositato all’Ars. “Mi permetto – scrive Lo Monaco nella lettera – di esprimere la preoccupazione per il vostro disinteresse, mal dissimulato, per il vostro silenzio assordante, di fronte la tragedia che investe, secondo l’Istat, la maggioranza delle famiglie siciliane a rischio povertà”. Dal Sud si alza l’ennesimo grido sulla crisi sociale.”

 

Riforma Terzo Settore, si riparte?


Atteso da mesi, è finalmente arrivato l’atteso parere “non ostativo” della commissione Bilancio: i decreti delegati potranno prevedere nuove spese solo se le risorse necessarie sono già disponibili.

Home Farm


È il nome di una casa di riposo che è anche fattoria. Grazie ad un progetto dedicato al benessere degli anziani, ideato da uno studio di architetti. Gli ospiti che vi risiederanno potranno auto-prodursi cibo biologico. Punti di riferimento e di incontro saranno l’orto condiviso e il mercato ortofrutticolo.

Sbloccascuole


Con una lettera del premier Renzi a oltre 8 mila sindaci e amministratori, grazie all’aiuto di molte associazioni sul territorio, prende il via l’operazione prevista dalla Legge di Stabilità. In tutto saranno 480 milioni di euro liberati dai vincoli di bilancio per Comuni e Province per mettere in regola migliaia di istituti.

Un po’ di ossigeno


Da Fondazione Con Il Sud un fondo di 5 milioni di euro e garanzie per ulteriori 50 milioni per cooperative sociali, consorzi e organizzazioni non profit del Meridione che vantano crediti con la pubblica amministrazione.

Si può fare


L’aiuto reciproco, il mettere insieme, le tante forme di sostegno orizzontale e scambio: dal baratto, ai gruppi di acquisto, alla sharing economy. C’è voglia di comunità partendo dal territorio e dal bene comune da parte degli italiani secondo la rilevazione di Swg su come uscire dalla crisi.