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Piccola impresa meridionale


Al Sud, rispetto alle regioni settentrionali, aumentano le cooperative. E migliora anche il rapporto tra numero di coop e popolazione residente, con una diffusione capillare sul territorio. Anche qui il Mezzogiorno si pone in una posizione interessante: infatti il rapporto medio nazionale cresce dall’1,49 del 2010 all’1,79% del 2013.

Un Paese di poveri


Secondo l’ultimo rapporto dell’Inps sono 15 milioni le persone che vivono in condizione di disagio sociale. Continua la perdita di posti di lavoro e la mancanza della ripresa sta aumentando i tassi di indigenza anche per quei gruppi solitamente poco esposti a tale rischio.

Nella terra di nessuno


Migranti sfruttati nei campi, tra i caporali anche amici e parenti. Il rapporto della Caritas nel servizio di Giovanna Carnevale. “Lasciare il Paese d’origine per guadagnarsi da vivere contraendo già un debito e legarsi indissolubilmente al lavoro dei campi, sfruttati dai propri connazionali. E’ questa la situazione, in sette casi su dieci, dei lavoratori migranti, provenienti dall’Africa e che forniscono manodopera a basso costo sia al Sud che al Nord Italia. In base a quanto rivelato dal rapporto 2015 del Progetto Presidio della Caritas italiana, tra i caporali che lucrano sul lavoro degli immigrati ci sono anche amici e parenti. I profili sono vari, e vanno da colui che riceve qualche benefit in cambio del trasporto giornaliero al caporale amministratore delegato, che ha un guadagno extra per ogni segmento della filiera del raccolto. Nei casi esaminati dal rapporto, due lavoratori su tre vivono in baraccopoli e, almeno per quanto riguarda i migranti provenienti dalla Tunisia, il guadagno è in media tra i 20 e i 25 euro al giorno.”

No alla povertà


In Sicilia c’è tempo fino al 20 luglio per sottoscrivere il disegno di legge di iniziativa popolare contro l’indigenza. Il testo è stato presentato da Libera, Caritas e numerose altre associazioni. La proposta ha come obiettivo un’integrazione economica per le famiglie al di sotto della soglia di sussistenza.

Una buona occasione


Si chiama Ubo dal nome del progetto di lotta allo spreco lanciato lo scorso anno da Piemonte e Val D’Aosta. Consigli per la cottura, la conservazione e il “recupero” di oltre 500 prodotti. La dispersione alimentare costa agli italiani circa 13 miliardi l’anno.

Come se nulla fosse


L’Anagrafe dell’Edilizia scolastica, prevista da una legge del 1996, ancora non è stata realizzata. Il ministero dell’istruzione l’aveva promessa entro il 22 aprile, poi il 30 giugno. Di fronte all’ennesimo rinvio Cittadinanzattiva ha depositato un ricorso per chiedere l’ottemperanza del Miur rispetto a quanto gli imponeva la sentenza esecutiva del Tar del Lazio dello scorso anno.

Gioco pericoloso


Forte del silenzio dei maggiori mass media nazionali, il governo ha approvato la legge delega sull’azzardo. Per l’economista Luigino Bruni si tratta di “una vergogna di Stato”. “E’ una storia molto triste per chi come noi è dalla parte dei poveri e delle famiglie in difficoltà; magari è molto allegra per le multinazionali dell’azzardo e per il governo che continua a fare cassa. C’è un patto scellerato tra un governo totalmente irresponsabile, questo e gli altri, che pensa di far soldi sulle persone disperate. Questa è una tale pazzia immorale, incivile, antieconomica che noi di SlotMob da anni stiamo denunciando.”

Quale futuro?


Gli assistenti sociali in allarme: “Lo stato non investe più, risorse calate dell’80%”. Il servizio di Giovanna Carnevale. “Negli ultimi sette anni, le risorse per le politiche sociali sono diminuite di circa l’80%. Se infatti nel 2007 il fondo che consente agli enti locali di gestire i servizi per anziani, minori, disabili e famiglie in difficoltà disponeva di oltre un miliardo e mezzo di euro, nel 2014 il finanziamento è sceso a soli trecento milioni, nonostante un lieve rialzo nel 2012. A denunciare la drastica riduzione degli investimenti dello Stato nelle politiche di sostegno ai soggetti deboli sono più di mille assistenti sociali, riuniti all’Università “La Bicocca” di Milano per delineare il futuro della professione. Dall’incontro emergerà un manifesto da portare all’attenzione di governo, Parlamento e Regioni per chiedere un aumento dei finanziamenti ai servizi sociali che, come sottolineato nel corso del dibattito, si rivelano ancor più fondamentali in una società che, a seguito della crisi economica, si allontana sempre di più dai principi di uguaglianza e giustizia sociale.”

Legalità sotto terra


Ventuno reati al giorno contro la filiera agroalimentare. È uno dei dati inseriti nel rapporto Ecomafia 2015 presentato oggi a Roma da Legambiente. Rossella Muroni, direttrice dell’associazione. “Nel nostro paese nel 2014 sono stati quasi 8 mila i reati commessi contro la filiera agroalimentare, quasi ventuno reati al giorno, con un business di 4,3 miliardi di euro. La criminalità cresce nelle pieghe di un’agricoltura non difesa e non valorizzata, quindi è anche una questione di legalità. Poi c’è bisogno di educazione all’alimentazione: bisogna che gli italiani, soprattutto i giovani, imparino a scegliere.”

Terra amara


Sfruttamento di manodopera migrante, criminalità organizzata e sistema di caporalato. Il rapporto #FilieraSporca risale la catena delle arance raccolte in Sicilia e Calabria, dai braccianti sottopagati fino alle multinazionali della distribuzione. Al cuore del processo, un ceto di intermediari che accumula ricchezza a danno dei piccoli agricoltori.