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Il Terzo settore fuori dalle logiche di mercato


A chiederlo è il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza nel giorno in cui la Riforma del non profit entra nel vivo dei lavori parlamentari. Ai nostri microfoni il presidente di Cnca, Don Armando Zappolini.

Altro che ripresa


Nel giorno in cui il ministro Poletti annuncia un milione di nuovi posti di lavoro, torna a salire la disoccupazione in Italia. A febbraio il tasso dei senza impiego è cresciuto al 12,7% con un aumento di 23mila unità rispetto al mese precedente. Anche i giovani in fila davanti agli uffici di collocamento sono aumentati di 1,3 punti percentuali.

Con meno diritti


Straniero, maschio, 43 anni: è con queste caratteristiche che una persona rischia più di altre di essere discriminata sul lavoro. È quanto emerge da una ricerca dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. Su 252 casi segnalati nel 2014, il 53% riguardava cittadini romeni e marocchini.

Senza tutele


In Veneto solo promesse per oltre mille studenti con disabilità sensoriali e 570 lavoratori a loro adibiti. È ancora in alto mare il destino del servizio Socio-assistenziale-educativo. Fino a ieri rientrava nei compiti delle Province, ora si attende la legge regionale di riordino che ne garantisca la continuità.

Ghetto economy


Questa sera a Roma, al Teatro centrale Preneste, si parlerà di sfruttamento alimentare: un viaggio dai banconi dei supermercati al fango dei campi. Dove vengono sfruttati i lavoratori da caporali e multinazionali senza scrupoli. Ai nostri microfoni Danilo Chirico, presidente dell’associazione Da Sud che organizza l’evento.

Strage aereo, il low cost tra sicurezza e condizioni di lavoro


new-germanwings-airbus_300dpiIl disastro del volo Germanwings caduto in Provenza apre il dibattito sulla sicurezza delle compagnie low cost.

 

In aereo, si vola sempre più sicuri, sebbene le notizie delle ultime ore non siano rassicuranti: lo dicono, però, i dati della Iata (International air tran port association), pubblicati nelle scorse settimane nell’ultimo report annuale. Precisamente, nel 2014 i morti in incidenti aerei sono stati 641, a cui vanno aggiunti e però le 298 vittime dell’abbattimento dell’aereo Malaysia Airlines in Ucraina (che però non è considerato un incidente aereo e le cui vittime, di conseguenza, non entrano nel conteggio).

 

In ogni caso, meno della metà rispetto al 2013, quando i morti in aereo erano stati 2.010: numeri comunque bassi, se si pensa che, nello stesso 2013, le vittime di incidenti stradali erano state oltre 3.300. Le tecnologie sempre più raffinate garantiscono quindi una sicurezza sempre crescente ai passeggeri e ai piloti a cui si affidano. Negli ultimi cinque anni – sempre secondo la Iata – la media è stata di 517 morti l’anno. In calo anche il numero degli incidenti: 12 nel 2014, contro i 16 dell’anno precedente, con una media di 19 incidenti l’anno nell’ultimo quinquennio.

 

Ad emergere con particolare evidenza è il progressivo peggioramento delle condizioni lavorative dei piloti, sia dal punto di vista finanziario, sia dal punto di vista della sicurezza: propria e dei passeggeri. Raphael Engel e Laurent Negre, autori del servizi, riportano alcuni dati significativi: mentre negli Stati Uniti, a seguito di tragici incidenti aerei, il turno massimo lavorativo è stato fissato in nove ore e per le lunghe tratte è prevista la presenza di tre piloti, gli stessi accorgimenti non si sono ancora presi in Europa, dove il turno può arrivare regolarmente fino a 8 ore consecutive e, anche sulle tratte più lunghe, è sufficiente la presenza di due piloti. Con evidenti conseguenze sul livello di sicurezza, tanto dell’equipaggio quanto dei passeggeri a bordo.

 

Non solo: come denuncia il titolo dell’inchiesta, “Pay to fly”, i giovani piloti, ancora in formazione, spesso pagano per poter volare: affinché la loro licenza non perda validità, infatti, in attesa di esser assunti hanno l’obbligo di volare un certo numero di ore e sono disposti ad offrirsi come “copiloti volontari”, o addirittura a “comparsi un posto in cabina”. Ma sono soprattutto le condizioni di sicurezza sul lavoro che maggiormente destano preoccupazione: un pilota racconta di “un turno durato quattro giorni, in cui ho dormito complessivamente dieci ore”, mentre altri due ricordano il volo del capodanno 2013, quando hanno totalizzato complessivamente 50 ore di volo in 5 giorni. Tutto previsto, d’altra parte, dalle nuove “Flight time limitations”, approvate nell’ottobre 2013 dall’Agenzia europea sulla sicurezza aerea, sebbene la Commissione Trasporti appositamente istituita dal Parlamento Europeo abbia espresso il proprio parere tecnico sulle nuove norme, rigettandolo in quando potrebbero diminuire i livelli di sicurezza che i cittadini si aspettano. Ma “l’aviazione è un business mozzafiato – commenta uno dei piloti intervistati da Engel e Negre – E le pressioni finanziarie portano molti a volare oltre i limiti”.

 

(fonte: Redattore Sociale)

Milano in strada


Le storie dei senza dimora raccolte dal centro diurno La Ronda. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Avanti, con prudenza


Cooperative sociali, una su quattro chiede finanziamenti in banca per investire, ma un terzo di loro non prevedono di investire nei prossimi mesi. Sono alcuni dei risultati dell’Osservatorio finanza e terzo settore di Ubi Banca.

Reis, ci siamo?


Il Reddito di inclusione sociale come ricetta per combattere l’indigenza. L’incontro tra il governo e l’Alleanza contro la povertà ha accelerato lo studio di questo strumento fortemente voluto da oltre trenta associazioni e organizzazioni di terzo settore.

Piccoli segnali di fiducia


Sono quelli emersi dalla ricerca “La composizione sociale dopo la crisi” realizzata dal Censis. Ma quale antidoto può essere più efficace per curare le patologie sociali? Lo abbiamo chiesto a Francesco Maietta, curatore della ricerca.