Contro la povertà
Caritas e Conferenza episcopale italiane chiedono al governo priorità per le famiglie in condizioni di disagio. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Nella legge di Bilancio “sostenere le famiglie e le persone in difficoltà economica deve essere una indiscutibile priorità per chiunque abbia a cuore il benessere del nostro Paese, soprattutto in un momento di crisi energetica e di galoppante inflazione”, Questa la priorità che Caritas italiana e l’Ufficio nazionale per i problemi sociali e lavoro della Cei chiedono al governo proponendosi come interlocutori per avviare un percorso condiviso con tutti gli attori in campo.
Resilienti e digitali: sono 14 le cooperative italiane che “pesano” nella classifica delle più grandi cooperative al mondo
Resilienti e digitali
Sono quattordici le cooperative italiane che “pesano” nella classifica delle più grandi cooperative al mondo, con un valore complessivo della produzione di 66,82 miliardi di dollari, più del 3% del fatturato globale. Questo è uno dei dati del World monitor di Alleanza internazionale delle cooperative con il supporto di Euricse. Il rapporto è stato presentato il 1° dicembre 2022 in occasione della nuova edizione del World Cooperative Monitor, durante un seminario in collaborazione con ICETT (un think thank composto da grandi cooperative e gruppi cooperativi impegnati con ICA nello studio e nell’approfondimento di varie tematiche legate al mondo cooperativo).
Tra le cooperative italiane citate: Conad, Coop Italia, Reale Mutua, Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, Cattolica Assicurazioni. Sostanzialmente invariati rispetto alla precedente edizione sono i migliori piazzamenti di Conad, che occupa il 26° posto, e di Coop Italia, che segue al 29° posto. Si registra poi l’ingresso in classifica di Manutencoop al 293° posto.
Guardando ai singoli settori, abbiamo Coopservice, terza, F.A.I. Service, sesta, CNS, ottava e CIR Food S.C, nona. Nel commercio troviamo Conad e Coop Italia rispettivamente settima e ottava, mentre tra le industrie il gruppo SACMI – Società Anonima Cooperativa Meccanici Imola – è all’ottavo posto. Nel settore finanziario il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea è al nono posto.
Sul fronte internazionale, il fatturato complessivo delle 300 più grandi organizzazioni cooperative ha toccato nel 2020 2.171 miliardi di dollari: il settore assicurazioni (101 imprese) rappresenta la fetta più consistente, poi seguono quello agricolo (100 imprese), e quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio (59 imprese).
Sono lievi le variazioni, rispetto allo scorso anno, nelle prime posizioni in tutti i settori. Guardando ai vertici della Top 300 (la classifica delle 300 cooperative più grandi al mondo) il podio vede al primo posto la francese Groupe Crédit Agricole, seguita dalle tedesche REWE group e Cooperative Financial Network Germany – BVR, rispettivamente al secondo e terzo posto. La maggioranza delle organizzazioni in classifica si trovano nei Paesi industrializzati: gli Stati Uniti sono presenti con 71 imprese, la Francia con 42, la Germania con 31 e il Giappone con 22.
Il Report 2022 dedica un capitolo specifico al tema della digitalizzazione, evidenziando in che modo i grandi gruppi cooperativi hanno saputo adattarsi ai cambiamenti derivanti dall’uso degli strumenti digitali, per consolidare e rafforzare i principi dell’identità cooperativa, come la partecipazione e il coinvolgimento dei soci. In relazione al focus di quest’anno, tra gli esempi viene citato il progetto “Cooperazione Digitale”, promosso dall’Alleanza delle Cooperative Italiane con il supporto di Google.org, la divisione filantropica di Google, con l’obiettivo di mettere nelle condizioni di cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale tutte le imprese cooperative e non profit, dando priorità a quelle vulnerabili.
di Pierluigi Lantieri
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Rifiuti, Cittadinanzattiva: nel 2022 ogni famiglia paga in media una tassa di 314 euro
Rifiuti d’oro
Cittadinanzattiva pubblica i dati su prezzi e tariffe dei servizi ambientali. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
È di 314 euro la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2022 da una famiglia nel nostro Paese. È al Sud che si registra la spesa più elevata, con la Campania in testa a livello regionale (414€, e un leggero decremento dello 0,6% rispetto all’anno precedente) e ben otto capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania. Sono 63 i capoluoghi in cui si registrano aumenti della tariffa, soltanto 27 quelli in diminuzione. È questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva.