Negli stati Uniti resta alta la tensione per gli ultimi fatti di cronaca. Il servizio di Fabio Piccolino.
Mancano quatto mesi alle elezioni presidenziali, ma gli Stati Uniti si trovano d nuovo di fronte all’emergenza razzismo. I fatti degli ultimi giorni, l’uccisione di tre afroamericani da parte delle forze dell’ordine e la rappresaglia contro i poliziotti bianchi, costata la vita a cinque agenti, sono la punta dell’iceberg di un problema radicato e sempre più lontano da una soluzione. I fatti di Ferguson di due anni fa hanno fatto scoprire al mondo un America fragile, dove ad emergere con prepotenza è l’emarginazione sociale, l’estrema povertà e le disuguaglianze. Temi, insieme a quello del controllo delle armi, con cui la la prossima amministrazione Usa non potrà fare a meno di confrontarsi e che il il primo presidente nero della storia non è riuscito a fronteggiare con efficacia.
No vuol dire no
Nel giorno in cui un tribunale di Colonia emette le prime condanne per le molestie della notte di capodanno, il parlamento tedesco approva all’unanimità la nuova legge contro le violenze sessuali. La norma interviene nei casi in cui la vittima non dà il proprio consenso e non è in grado di reagire agli abusi.
Mondo disumano
Sfruttamento, torture e uccisioni nei confronti di migranti e rifugiati in Libia. Tragiche le testimonianze raccolte da Amnesty International di circa 90 persone che hanno attraversato il Paese nordafricano.
No, grazie
Proteste in Marocco per l’arrivo di 2.500 tonnellate di rifiuti da smaltire provenienti dall’Italia. I cittadini hanno indirizzato una petizione al ministero dell’ambiente chiedendo che il Paese non diventi “il centro di raccolta della spazzatura internazionale”, e che venga quindi annullata l’autorizzazione a incenerire rifiuti industriali nei centri dello stato nord africano.
Dimenticati
L’Etiopia sta soffrendo la peggiore siccità degli ultimi cinque decenni. Più di 10 milioni di persone hanno urgente bisogno di aiuti alimentari, mentre 6 milioni sono i minori denutriti. Secondo la ong Sos Villaggio dei bambini, le Nazioni Unite stimano che circa 500mila di loro richiedano un trattamento urgente per grave malnutrizione.
“Le persone prima dei profitti”
240 ong internazionali scrivono agli eurodeputati per fermare il Ttip, il trattato di libero scambio tra Stati Uniti ed Europa. Il servizio di Giovanna Carnevale.
Ritirare il mandato negoziale per il trattato transatlantico, questa la richiesta lanciata dalla campagna stop TTIP Italia e a cui hanno aderito 240 ong internazionali. In una lettera indirizzata al presidente del consiglio europeo e ai capi di stato e di governo dell’Unione all’indomani della Brexit, si ribadisce la contrarietà alla stipulazione di un accordo dai dubbi vantaggi economici per l’Europa e in cui i diritti dei cittadini, lavoratori e consumatori, non sono considerati. Il mandato della Commissione a negoziare è “frutto di un’Europa che non esiste più”, ha dichiarato Monica di Sisto, portavoce della campagna stop TTIP. L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione, infatti, getta un’ombra sulla gestione europea dei trattati bilaterali, oltre a quella, presente sin dall’inizio, sulla trasparenza dei negoziati in corso. Non è accettabile, ha detto ancora di Sisto, che un’Europa così sfiduciata continui a conservare nelle proprie mani esclusive dossier delicati come il TTIP.
Fine di un tabù
Le persone transgender potranno arruolarsi nell’esercito americano. Lo ha dichiarato il segretario alla difesa Ashton Carter. Di recente è stata stabilita la parità tra uomini e donne nelle operazioni in prima linea ed è stato nominato il primo capo apertamente gay.
Secondo Carter, la missione dell’esercito è quella di “difendere il paese, e non è pensabile che ci siano barriere di questo tipo che impediscano alle persone di arruolarsi. Dobbiamo avere accesso al 100 per cento della popolazione degli Stati Uniti per essere in grado di reclutare tra loro il più altamente qualificato”. La misura è nel solco della linea lanciata dall’amministrazione Obama nel 2010 con la fine della regola del “Don’t ask don’t tell”, ovvero dell’obbligo di assoluto silenzio sulla propria omosessualità per i militari.
Pericolo imminente
Entro il 2030, senza interventi adeguati, 69 milioni di bambini con meno di cinque anni moriranno per cause prevedibili. Lo denuncia l’Unicef e il suo portavoce Andrea Iacomini. (sonoro)
Oltre le frontiere
L’Europa rischia di distruggere la sua politica estera sui diritti umani e di pregiudicare il diritto d’asilo. Lo denunciano 104 ong firmatarie di un appello contro il piano della Commissione Ue sull’immigrazione, in questi giorni all’esame di un vertice a Bruxelles.
Tortura di Stato
Sempre più Paesi nel mondo praticano violenze ai propri cittadini. E l’Italia ancora aspetta una legge per debellarla. Il servizio di Fabio Piccolino.
Si è celebrata ieri la Giornata internazionale contro la tortura, ancora oggi subita da migliaia di persone nel mondo. Secondo i dati di Amnesty International, casi isolati o regolari di tortura o altri maltrattamenti si sono registrati negli ultimi anni in 141 paesi, nonostante siano passati quasi trent’anni dall’entrata in vigore della Convenzione Onu contro i trattamenti crudeli, inumani o degradanti. Una legge specifica colpevolmente assente in Italia, nonostante i ripetuti appelli delle associazioni per i diritti umani e i richiami degli organi di controllo delle Nazioni Unite. Nel nostro paese, la giornata di ieri è stata l’occasione per ribadire la necessità di verità e giustizia per la vicenda di Giulio Regeni.