Archivi categoria: Internazionale

World Food Programme: a rischio fame 45 milioni di persone nel mondo


Sul bordo dell’abisso. Secondo il World Food Programme, 45 milioni di persone nel mondo sono a rischio fame, 18 milioni in più rispetto al 2019. Il peggioramento si concentra soprattutto in Afghanistan, Etiopia, Haiti, Somalia, Angola, Kenya e Burundi e dipende da conflitti, cambiamenti climatici e dal Covid-19.

Cop26, Slow Food: “Finanziare le alternative all’agricoltura industriale”


 

 

Coltivare la transizione. Agroecologia e giustizia sociale: Slow Food chiede interventi concreti dalla Cop26 di Glasgow. Il servizio di Pierluigi Lantieri.

Il dato è considerevole, ma a volte rischia di passare sottotraccia: un terzo delle emissioni di CO2 proviene dal settore primario. La relazione tra agricoltura e ambiente, dunque, non può essere lasciata fuori dal dibattito in corso alla Cop26 di Glasgow.

Lo pensa anche Slow Food che commentando la conferenza sui cambiamenti climatici ha tracciato la strada. “Bisogna spingere perché si finanzino le alternative all’agricoltura industriale, quella che si fonda su monoculture, pesticidi e sfruttamento dei suoli”, sottolinea il vicepresidente Federico Varazi.

di Pierluigi Lantieri

Sos Etiopia: appello delle ong italiane al governo italiano


Sos Etiopia. Le reti delle Ong italiane Aoi, Cini e Link 2007 hanno rivolto al governo italiano un appello affinché promuova un’azione diplomatica insieme alla comunità internazionale per un immediato cessate il fuoco in Tigray e per permettere l’accesso agli aiuti umanitari.

Unicef: “La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini”


Non escludeteci. “La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini”: lo dice Unicef, che chiede ai governi di includere i giovani in tutti i negoziati e le decisioni sull’ambiente. Secondo una ricerca presentata dall’organizzazione in occasione del vertice di Glasgow, i bambini e i giovani continuano ad essere sotto-rappresentati nelle politiche e nelle decisioni.

Clima, Ciafani (Legambiente): “Dal G20 di Roma ci aspettavamo più risposte”


 

 

Così non basta: è il commento di Legambiente dopo l’accordo sul clima siglato al G20 di Roma. Il servizio è di Fabio Piccolino.

“Dal G20 di Roma ci aspettavamo più risposte e azioni concrete sul fronte della lotta alla crisi climatica”: sono le parole del presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.
Secondo l’organizzazione infatti mancano impegni concreti, a partire dalla finanza climatica, in grado di aprire la strada ad un accordo ambizioso alla COP 26 di Glasgow che si è aperta ieri e dove sarà fondamentale trovare un’intesa per ridurre le emissioni  e per aiutare i paesi più poveri all’azione climatica.

Amref al G20: cinque proposte per l’Africa


Cinque proposte per l’Africa. Sono quelle di Amref ai leader mondiali del G20 per contrastare gli effetti devastanti della pandemia nel continente e raggiungere il prima possibile la vaccinazione di oltre metà della popolazione. Il piano prevede tra le altre cose la condivisione di licenze, tecnologie e competenze e la fine delle scorte vaccinali dei Paesi ricchi.

Giovani, dalla Commissione Europea un sondaggio per incoraggiare la partecipazione


Scriviamo il futuro. La Commissione Europea chiede, attraverso un sondaggio, che i giovani propongano temi, attività e benefici che vogliono vedere realizzati. L’iniziativa, nata dopo la proposta di proclamare il 2022 Anno Europeo dei Giovani, mira a incoraggiare le persone con minori opportunità a diventare cittadini attivi e attori del cambiamento positivo.

Cop 26, Guterres (Onu): “Leader mondiali siano chiari con le loro azioni”


Decisioni cruciali. A pochi giorni dall’inizio della Cop 26 di Glasgow, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres invita i leader mondiali a prendere decisioni nette per evitare la catastrofe climatica.
Ascoltiamolo.

 

“Gli scienziati sono stati chiari e ora devono esserlo anche i leader mondiali con le loro azioni. Occorre decarbonizzare ogni settore, dall’energia ai trasporti all’agricoltura, per eliminare gradualmente il carbone dal 2030 e porre fine a tutti gli investimenti, eliminare i sussidi per i carburanti fossili e le industrie inquinanti e riconvertirli nella creazione di posti di lavoro green”.