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Ci scusiamo per il disagio


Ecco le dieci linee ferroviarie peggiori d’Italia. Legambiente presenta Pendolaria, obiettivo: migliorare il trasporto pubblico su ferro. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

Come ogni anno Legambiente presenta la campagna sullo stato di salute delle nostre ferrovie dedicata ai treni regionali e locali, alla mobilità urbana ed ai circa 3 i milioni i pendolari che ogni giorno viaggiano tra disagi, sovraffollamento, inadeguatezza dei servizi. Ne emerge un’Italia a due velocità: da un lato il successo crescente dell’alta velocità, dall’altro la scarsità di risorse a disposizione per il servizio regionale. Manca nel nostro Paese una strategia di potenziamento complessivo del sistema ferroviario. L’obiettivo della campagna è quindi far capire quanto sia urgente migliorare il trasporto pubblico su ferro e farlo diventare una priorità per il Governo. Solo così si potrà tenere fede all’impegno di migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni di CO2, come previsto dall’Accordo di Parigi, per città meno inquinate e più vivibili.

Al gelo


Raccolte di coperte e sacchi a pelo, promozione dell’accoglienza diffusa, nuove unità di strada e un’attenzione anche agli anziani soli nelle zone più rigide del Paese. Entrano in azione i piani antifreddo nelle città italiane e le Misericordie potenziano gli interventi su tutto il territorio per dare conforto a chi è costretto a vivere sotto le stelle.

Tutta un’altra storia


Si è svolta a Reggio Emilia la seconda tappa della manifestazione. La città, punto di riferimento per l’educazione dei ragazzi, è stata scelta come esempio virtuoso di un sistema di gestione delle scuole d’infanzia particolarmente innovativo e come modello di contrasto alla la povertà educativa.

L’azzardo secondo le mafie


Presentano a Roma il dossier sulla ludopatia promosso dal Coordinamento nazionale comunità di accoglienza. Un report che fotografa la drammatica situazione del fenomeno legato alla criminalità organizzata. Come sottolinea ai nostri microfoni Don Armando Zappolini, portavoce della Campagna Mettiamoci in gioco. (sonoro)

Il digiuno dei diritti


Parte oggi la due giorni di sciopero della fame di associazioni, reti e ong per chiedere al Senato il via libera allo ius soli e lo ius culturae. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

Due giorni di sciopero della fame per molte associazioni perche venga approvata,
prima che siano sciolte le Camere, la legge di riforma della cittadinanza, che introduce ius soli e ius culturae. La legge, dopo avere avuto il via libera alla Camera nel 2015, è ora ferma al Senato. I tempi per approvarla ci sarebbero ancora se questa fosse davvero la volontà politica del governo e della maggioranza che lo sostiene, secondo le associazioni che hanno dato vita, in questi mesi, a decine di mobilitazioni in tutta Italia. ci sono migliaia di ragazze e ragazzi di origine straniera, nati o cresciuti in Italia, e cittadini italiani di fatto, che aspettano l’approvazione della legge per poterlo diventare anche di diritto

Il Paese dei rancori


È l’Italia secondo l’ultimo rapporto del Censis. In particolare pesa nel nostro Paese l’avversità nei confronti dell’immigrazione, specie nei ceti più bassi, e la sfiducia verso una ripresa economica che tarda ad arrivare.

Non c’è pace senza disarmo


È il titolo dell’incontro pubblico organizzato oggi dall’Arci. Sarà un’occasione di conoscenza e approfondimento della situazione nelle aree di conflitto, oltre che di confronto con esponenti del movimento pacifista.

#unaparolapernemo


È il nome della campagna per donare la propria voce a chi l’ha persa. È promossa dal Centro Clinico NeMO e tutti possono contribuire registrando una parola, attraverso un’app e regalarla alle persone a cui la malattia ha tolto la possibilità di comunicare con la propria.

Qua la mano


Firmato il protocollo d’intesa tra ministero delle Politiche Sociali, Anci, Agenzia del demanio e Agenzia dei Beni confiscati alle mafie. Obiettivo: destinare al non profit beni pubblici inutilizzati o sottratti alla criminalità organizzata. È una delle iniziative previste dal Codice del Terzo settore.

Promossi e bocciati


Arrivano i fondi alle Regioni più virtuose per gli interventi di edilizia scolastica. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

Le Regioni avranno presto a disposizione un miliardo e 58 milioni di euro per interventi di edilizia scolastica e messa in sicurezza antisismica delle scuole per il triennio 2017-2019. In testa la Campania con quasi 150 milioni, a seguire Emilia Romagna e Calabria. Fanalino di coda sono la Liguria con circa 20 milioni, la Sardegna con 19 e il Molise con quasi 17. Le risorse, ripartite tra le Regioni, saranno assegnate direttamente agli Enti Locali per interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico, nonché per la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici. Un passaggio importante che risponde anche ai richiami che su questi temi studenti ed associazioni dei Cittadini hanno ripetutamente avanzato alle istituzioni.