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Palermo chiama Italia


Oggi sono 25 anni dalla strage di Capaci. Tante le iniziative che ricordano il giudice Falcone, sua moglie, gli uomini della scorta e tutte le vittime della mafia. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

In tutta Italia cortei e raduni nelle piazze delle legalità, con spazi dedicati ad approfondimenti e testimonianze: le commemorazioni del 25esimo anniversario delle stragi di Capaci e di via d’Amelio si terranno a Roma, Milano, Teramo, Foggia, Bari, Trieste, Gorizia, Napoli e Vibo Valentia. Due cortei animeranno invece le strade di Palermo, attraversando i principali luoghi della memoria della città. Protagonisti dell’iniziativa Palermo chiama Italia, organizzata dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell’Istruzione, sono i giovani: circa 70.000 le studentesse e gli studenti che sfileranno oggi pomeriggio nel capoluogo siciliano. In mille sono partiti ieri da Civitavecchia a bordo della Nave della legalità insieme al presidente del Senato Pietro Grasso, la ministra dell’istruzione Valeria Fedeli e il procuratore antimafia Franco Roberti.

Insieme per il pane


In aumento il numero di cittadini, sia italiani che stranieri, che a Milano si rivolgono all’associazione Pane Quotidiano per ricevere cibo e beni di prima necessità. Per far fronte alla forte domanda della popolazione più debole, la onlus ha lanciato l’iniziativa che prevede l’ampliamento della sala mensa e la creazione di un nuovo deposito merci.

 

(Foto: Repubblica Milano)

Via libera


Approvata dal consiglio del Lazio la norma che istituisce il servizio civile regionale. Il provvedimento mira a sostenere e ampliare la rete oggi costituita da 316 enti, prevedendo un Fondo di oltre 200mila euro nel 2017 e quasi 400mila per i due anni successivi.

Massima trasparenza


Dopo l’arresto dei vertici della Misericordia che gestisce l’accoglienza migranti nell’Isola di Capo Rizzuto, la Confederazione nazionale conferma la totale fiducia nell’autorità giudiziaria e ribadisce il suo impegno verso i più deboli. “La vicenda sia un monito per tutti”, ha commentato il Cnca: doveroso, adesso, prendere le distanze e contrastare le attività di chi specula sulla pelle dei più deboli.

Vince la legalità


Bilancio positivo a due anni dall’approvazione della legge sugli ecoreati. Secondo il rapporto di Legambiente, la nuova norma ha consentito di sequestrare 133 beni per un valore di circa 15 milioni di euro e di sanzionare 574 reati.

 

Entrando nello specifico dei dati sull’azione repressiva svolta nel 2016 dalle forze di polizia, sul fronte dei delitti contestati, sono 143 i casi di inquinamento ambientale, 13 quelli di disastro ambientale, 6 quelli di impedimento di controllo, 5 i delitti colposi contro l’ambiente, 3 quelli di omessa bonifica e 3 i casi di aggravanti per morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale.

La Campania è la prima regione per il numero (70) di ecoreati contestati. La Sardegna è la regione con il maggior numero di denunciati (126), mentre l’Abruzzo per il numero più alto di aziende coinvolte (16). Il maggior numero di arresti è stato compiuto in Puglia (14), il numero più alto di sequestri in Calabria (43).

Volontari per forza


Fa discutere la proposta del ministro della Difesa Pinotti per un servizio civile obbligatorio. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Si riaccende il dibattito sul servizio civile obbligatorio per formare i giovani dopo le dichiarazioni del ministro Roberta Pinotti, favorevole a una riflessione sul caso. La proposta è stata accolta positivamente dal Forum nazionale del Servizio Civile, che vede oggi la necessità di educare le nuove generazioni ai doveri di cittadinanza. Al contrario, nessun entusiasmo è stato espresso dalla Cnesc , la conferenza degli enti, secondo la quale l’ampliamento delle opportunità di crescita individuale e sociale deve avvenire con il servizio civile universale, già approvato, su base volontaria. “Se ci sono minacce che spingono al ritorno alla leva obbligatoria, civile e militare”, ha affermato la Cnesc, “sarebbe bene conoscerle e discuterne”.

Bisogna fare meglio


Approvati dal Consiglio dei ministri i decreti attuativi della riforma del Terzo settore. Diverse le criticità nei testi riscontrate dal Forum, dall’impresa sociale alla fiscalità che limita la libertà di associazione. La portavoce Claudia Fiaschi chiede al Parlamento di valutare una proroga dei termini.

 

Comunicato del Forum Nazionale del Terzo Settore:

Il Consiglio dei Ministri ha appena approvato i decreti attuativi della legge  di riforma del Terzo settore e questi saranno inviati alle Camere per i necessari pareri prima della loro adozione definitiva.

Grazie alla modalità di lavoro introdotta con l’accordo di collaborazione tra Forum e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 27 aprile,  sono stati fatti importanti passi avanti nella stesura dei testi. Poche settimane di lavoro efficace, ma insufficienti ad affrontare in modo compiuto una materia estremamente complessa.

“Ci sono stati sicuramente dei miglioramenti”, ha dichiarato la portavoce del Forum Claudia Fiaschi, “ma i decreti scontano tempi troppo stretti per un’utile discussione su tutte le previsioni della delega. Per questo abbiamo sostenuto la necessità  di una proroga. Ciò che è stato votato oggi in Consiglio dei Ministri ci soddisfa solo in parte e avvertiamo la necessità, sulla base dell’accordo del 27 aprile, di una ripresa immediata del confronto istituzionale per trovare soluzioni alle criticità che permangono”.

Di queste, nei decreti approvati, almeno tre preoccupano in modo particolare.

Le modifiche introdotte all’ultimo minuto sul dlgs “impresa sociale” mettono a rischio la sopravvivenza della cooperazione sociale, la più importante esperienza di economia sociale e civile su base democratica e partecipativa del nostro Paese.

E’ necessario un supplemento di lavoro sulla fiscalità, a partire dall’applicazione della  l.398/91, per superare, in alcuni casi, appesantimenti del carico fiscale soprattutto per l’associazionismo.

Le previsioni che dovranno regolare la vita delle organizzazioni tendono a limitare oltre il necessario le libertà e le autonomie statutarie che sono alla base dell’iniziativa associativa e incrementano il carico burocratico sulle associazioni.

Nei prossimi giorni l’analisi dettagliata delle nuove norme consentirà di esprimere un parere più compiuto su tutte le tematiche toccate dai decreti.

Chiediamo al Parlamento di valutare l’opportunità di una proroga che potrebbe permettere una migliore scrittura della legge.

Confermiamo la nostra disponibilità  a lavorare fin da ora con il Parlamento e il Governo per il miglioramento di norme così essenziali per lo sviluppo del Terzo settore, componente fondamentale della società e dell’economia nazionale.

Dove sorride la cicogna


Il Trentino Alto Adige si conferma anche quest’anno il territorio migliore dove diventare mamme, seguita da Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte. I dati nella seconda edizione del Mother’s Index di Save the children che sottolineano la maglia nera per tutto il Meridione.

Verde speranza


In vista del vertice del G7 a Taormina, nove organizzazioni cattoliche da tutto il mondo, tra cui cinque italiane, si uniscono nell’impegno a disinvestire nelle industrie del gas, carbone e petrolio. Per gli ordini religiosi, si tratta del più ampio annuncio congiunto a combattere i combustibili fossili mai realizzato finora.

 

I diversi soggetti che si uniscono nell’annuncio – compresi ordini religiosi e diocesi dal Regno Unito, Stati Uniti e Italia – hanno rilasciato la dichiarazione di disinvestimento in vista dei negoziati internazionali di questo mese sulle misure di attuazione dell’accordo di Parigi sul clima. Combustibili fossili come carbone, petrolio e gas sono la causa principale delle emissioni di gas a effetto serra che stanno cambiando il clima e aggravando la situazione di povertà in cui versano le comunità più povere del mondo. A livello mondiale, il 2016 è stato l’anno più caldo sinoraregistrato, un triste record attribuito precedentemente anche al  2015 e il 2014.

L’annuncio è anche significativo per il numero e la varietà delle istituzioni cattoliche coinvolte, compresi i Gesuiti e i Francescani, che si ancora una volta per far fronte comune sul disinvestimento, tema che sta guadagnando un crescente supporto a tutti i livelli della Chiesa Cattolica. La notizia del disinvestimento giunge dopo la conferenza “Laudato Si‘ e investimenti cattolici” del Gennaio 2017 –  cui hanno partecipato il cardinale Turkson, Prefetto del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale nonché intimo consigliere dell Papa sui temi ambientali, e l’ex capo negoziatore ONU sul clima Christiana Figueres – centrata proprio sul tema dell’investimento alla luce dei principi della Laudato Si’.

In fumo


A sei giorni dall’incendio di Pomezia, restano le preoccupazioni dei cittadini per gli effetti della nube tossica, dopo la scoperta di tracce d’amianto. Ai nostri microfoni Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. (sonoro)