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Chi spreca paga


Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, commenta positivamente il reato alimentare, da poco approvato in Francia, contro chi sciupa cibo. E invita il nostro paese a seguire l’esempio. Ascoltiamo le sue parole.

Basta corruzione


Lo scandalo di Mafia Capitale ha portato a galla tutte le relazioni criminali tra politica e malaffare. Il mondo del terzo settore chiede al Campidoglio un cambio di passo radicale per debellare una situazione non più accettabile. Roberto Montà, presidente di Avviso Pubblico. “E’ evidente che c’è una struttura amministrativa che presenta complicità, lacune e collusioni che vanno in qualche modo colmate e lì c’è bisogno di un lavoro intensivo sulla formazione, sulla rotazione del personale dirigenziale. Stiamo parlando di 27mila dipendenti. Noi abbiamo chiesto al sindaco Marino di impegnarsi su questo fronte mettendoci a disposizione per dargli una mano.”

Le periferie al centro


È il tema della ventunesima edizione della Carovana antimafie appena partita da Reggio Calabria. Nei prossimi mesi attraverserà l’Italia per raccogliere testimonianze e raccontare i disagi sociali, le inquietudini, ma soprattutto le buone pratiche. Ai nostri microfoni il portavoce dell’iniziativa, Alessandro Cobianchi. “Noi vogliamo mettere insieme l’attività di denuncia che altre volte abbiamo realizzato in molte tappe, però il problema non è soltanto quello di raccontarle.  La sfida naturalmente è ambiziosa perché noi abbiamo come obiettivo quello di costruire davvero una società alternativa alle mafie. La società alternativa alle mafie passa attraverso un’applicazione quotidiana delle cose che facciamo.”

Illuminiamo la legalità


Oggi pomeriggio a Roma una fiaccolata contro la corruzione. Iniziativa promossa da diverse associazioni dopo i nuovi scandali venuti a galla dall’inchiesta su Mafia Capitale. Appuntamento alle ore 17.30 in piazza Santi Apostoli.

Migrazione e disabilità


Presentata oggi a Roma la ricerca promossa dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap. Il servizio è di Anna Monterubbianesi. Essere migranti ed essere persone con disabilità. Una doppia condizione e il rischio di una doppia discriminazione per un fenomeno ancora sommerso che sfugge alle statistiche, alle istituzioni e spesso anche alle organizzazioni della società civile. La Fish con la ricerca Migranti con disabilità: conoscere il fenomeno per tutelare i diritti vuole portare alla luce il tema, tracciarne i contorni ed evidenziarne le dimensioni e le caratteristiche per poter così individuare quali competenze ed obblighi spettano alle istituzioni, e soprattutto quali diritti fondamentali devono essere garantiti alle persone con disabilità migrate nel nostro paese, a partire da un primo riconoscimento dello status di persona con disabilità, al diritto allo studio, alla tutela della salute.

Tutti in cattedra


Nasce a Trento la prima Scuola Italiana dei Beni Comuni. Lo scopo è quello di formare le professionalità che servono per gestirli in maniera economicamente sostenibile, con particolare riferimento al recupero degli edifici e spazi abbandonati presenti in gran numero in tutto il Paese. Ai nostri microfoni Gregorio Arena, presidente di Labsus e responsabile del progetto.

Mai più deleghe in bianco


Sullo scandalo di Mafia Capitale il portavoce del Forum nazionale del terzo settore, Pietro Barbieri prova a guardare al futuro affinché episodi come questi vengano prevenuti all’origine. “Il mondo della solidarietà – dice – non deve farsi tentare da operazioni criminali”.

Punta sulla tua vita e non sul gioco d’azzardo


Punta sulla tua vita e non sul gioco d’azzardo. È il titolo della tavola rotonda promossa a Milano dalla Casa delle Associazioni e del Volontariato. Un’occasione per fare il punto su una del piaghe più dilaganti del nostro tempo. A soffrirne di più sono le fasce più deboli della popolazione e sempre più giovani e anziani.

Non solo rifiuti


Il riuso delle materie riparte dal mercato romano di Trionfale, il più grande d’Europa, che lancia la sfida per superare la crisi e tutelare l’ambiente. Ai nostri microfoni Silvia Cavaniglia, responsabile del progetto. “Ho ideato questo progetto sia per aiutare le istituzioni nel recupero della materia sia perché i mercati sono punti ricettivi delle persone; piano piano si può ricreare economia con un progetto come questo, proprio perché l’economia mondiale parte dall’agricoltura. Quindi se i mercati falliscono falliamo anche noi. Se i mercati si riprendono e ricominciano a lavorare, sicuramente ne avremo tutti quanti un vantaggio economico non indifferente.”

Cura di legalità


Il 90% dei beni in via di confisca arriva a giudizio definitivo ma ci impiega troppo tempo, in media 5-7 anni, col serio rischio di abbandono. Per questo Libera propone l’assegnazione provvisoria ad enti o associazioni per non farli rovinare.